Grazie dei passaggi. Questa è una foto che non mi convinceva, per l'eccessiva luce creata dal flash utilizzato per bilanciare il bagliore esterno. Vorrei un parere in merito.
Gio.
Non amo il flash, crea ombre dure che alterano la scena ripresa. Qui però, forse anche per un attento lavoro di post, tutto appare equilibrato, a parte qualche piccolo alone nero attorno al camino.
Ma in una foto la tecnica non è tutto; in questa, ciò che mi ha attratto è la sua capacità di raccontare di esseri umani, di gente vissuta e morta senza, forse, lasciare altra traccia che queste quattro mura, in cui si è svolta e conclusa la sua esistenza. Quanti inverni attorno a quel camino, quante generazioni a raccontarsi della giornata trascorsa, del tempo, del raccolto, o ad ascoltare le favole della nonna...
E quel crocifisso ancora lì, appeso... quante volte lo sguardo si sarà posato su di esso, per chiedergli le cose più disparate? Per chiedergli la pioggia o il bel tempo, per un conforto dopo il fragore di un tuono, o per un familiare ammalato, o per altre mille cose che punteggiano l'esistenza umana?
La fotografia è anche questo e quando ci riesce va ammirata e conservata gelosamente.
Un saluto
Ciao Fausto, che bella la tua lettura di questa mia proposta. Hai centrato; questa casa diroccata appartiene ad un borgo medioevale abitato fino a pochi decenni fa, poi abbandonato. Abitato da gente semplice che non aveva più la necessità d'abitare in un luogo quasi inacessibile. arroccato su uno spuntone di roccia.
Cordialmente Gio.
vincenzo
Un lavoro per eseguito!
ciao,
saro
Gio.
Ma in una foto la tecnica non è tutto; in questa, ciò che mi ha attratto è la sua capacità di raccontare di esseri umani, di gente vissuta e morta senza, forse, lasciare altra traccia che queste quattro mura, in cui si è svolta e conclusa la sua esistenza. Quanti inverni attorno a quel camino, quante generazioni a raccontarsi della giornata trascorsa, del tempo, del raccolto, o ad ascoltare le favole della nonna...
E quel crocifisso ancora lì, appeso... quante volte lo sguardo si sarà posato su di esso, per chiedergli le cose più disparate? Per chiedergli la pioggia o il bel tempo, per un conforto dopo il fragore di un tuono, o per un familiare ammalato, o per altre mille cose che punteggiano l'esistenza umana?
La fotografia è anche questo e quando ci riesce va ammirata e conservata gelosamente.
Un saluto
Cordialmente Gio.