Grazie Luca....era più che altro un modo per dare un tributo ad un grande, Faber, una di quelle persone che ho da sempre nell'anima, come cantautore, come poeta e come persona, ha dato tanto non solo alla canzone itlaiana, ma sopratutto a quel modo di pensare che guardava a tutte le fragilità a tutte le debolezze e le ingiustizie di questa cosidetta società civile.
Per FAUSTO: non ho nemmeno pensato per un attimo che qualcuno potesse credere che fosse una foto reale di Faber.....pur vivendo a genova da 23 anni ed avendo incontrato tante volte Fabrizio, non era questo il mio intento, ma bensì intensificarer il concetto che la poesia sta im mezzo a noi.....non credo potesse dire altro...per quanto riguarda il mosso controllato sono scelte al momento dello scatto, scegliere 1/8 di secondo o un secondo intero sta poi a capire quale fosse il messaggio intenzionale, il mio era quello di far vedere la fugacità della vita, intesa in senso lato e ci sta il discorso tecnico, se vogliamo possiamo stare a parlare per ore, e ti ringrazio per i consigli di come avresti fatto tu la foto, in effetti nel tuo modo sarebbe stata tecnicamente perfetta, ma non era quello che cercavo, in una street foto esiste la casualità che poi andiamo a cercare, ma non sempre la situazione di quel momento può essere perfetta, allora ci si adatta, semplicemente.....nelle foto è evidente la scritta della mostra di Faber che è ancora aperta a genova...anche per questo non potevano apparire foto reali....grazie dei tuoi consigli, cercherò di metterli in pratica per i prossimi scatti, evitando il più possibile foto di foto.
Carlo, forse hai frainteso le mie parole. Non intendevo dire che tu hai tentato di far passare per tua una foto d'altri, la cosa non mi è passata nemmeno lontanamente per la testa; quello che ho detto è che la seconda immagine, così come postata, non ha nulla che possa essere oggetto di un commento a te diretto. Non vedo nessuna scritta della mostra e le persone a destra difficilmente possono essere identificabili come esterne al poster. Sono d'accordo e condivido la voglia di mantenere vivo il ricordo di Fabrizio, ma in tal senso bastava allargare l'angolo di campo e riprendere con chiarezza un muro con attaccati i due manifesti. Sul piano tecnico prendo atto del tuo punto di vista.
Ciao
Scusami Fausto, avevo interpretato male le tue parole, ma ero tranquillissimo anche in quel caso,,,,,un saluto e grazie per le tue parole.
Calro :-o :-o :-o
Mi spiego: spesso vedo esporre immagini che solo in un secondo tempo apprendo che in effetti sono "foto di foto". Ora, se lo scopo delle nostre chiacchierate è quello di commentare in senso critico delle immagini, è chiaro che di queste immagini dobbiamo detenere la paternità .
In questa tua seconda ciò non si evince affatto, tant'è vero che in un primo momento ho pensato con invidia: - che fortuna ha avuto ad incontrare "il mito" - (si, perché De André, per la mia generazione, è stato qualcosa di grande, penso che in parte anche il modo di vedere la realtà sia stato influenzato molto dalla sua visione del mondo).
Nella prima, al contrario, è evidente in modo chiaro il tuo intervento su una situazione urbana dove sono esposti i due manifesti.
Venendo agli aspetti tecnici (ovviamente parlo della prima) avrei evitato il taglio della parte alta, in modo da dare completezza alle cornici, e poi avrei ridotto il mosso per dare maggiore leggibilità alle sagome dei passanti.
Ciao
Calro :-o :-o :-o