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Recensione di Riccardo Corsini su foto di Aldo Feroce

 
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MessaggioInviato: Dom Mag 18, 2008 8:02 am    Oggetto: Recensione di Riccardo Corsini su foto di Aldo Feroce Rispondi citando

La foto di Aldo Feroce:





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La recensione di Riccardo Corsini:


Una recensione può essere secca, riferita alla fotografia scelta, oppure più ampia, riferita anche al fotografo, molto più difficile, bisogna conoscere bene la persona e quello che fotografa, di solito è la seconda opzione che scelgo, mi piace di più, se conosco la persona, il compito si facilita, se non la conosco, e non è difficile, visto che il sito cresce a vista d’occhio, cerco di carpire l’anima, dalle fotografie che posta, anche questa operazione non facile, diciamo che ci provo.
Nel caso di Aldo Feroce, sono a metà strada, un po’ lo conosco, poco, pochissimo, un po’ lo scruto da tempo, attraverso le sue immagini.
Intanto, prima di continuare, gli faccio i miei complimenti, per avermi fatto cambiare idea sulla foto di “nudo”, mi spiego, non avevo mai preso in considerazione le fotografie di nudo, per un difetto mio personale, conoscevo una combriccola, che andava in studio a fare foto a modelle nude, solo per il piacere di fotografare una donna nuda, ora, so perfettamente che la fotografia di glamur, è una tipologia molto professionale, destinata ai professionisti, a livello amatoriale, l’avevo sempre messa da parte, Aldo è riuscito, in parte, a farmi cambiare idea, alcuni suoi scatti di nudo, sono semplicemente favolosi, e non si fermano al nudo, a un seno scoperto, hanno un loro filone logico, e un senso, alcune addirittura un piccolo racconto, quasi fossero una street, tant’è vero, che nei suoi cavalli da battaglia, ci sono fotografie di nudo.
Ho incontrato Aldo a Lucca un po’ di tempo fa, insieme ad un altro amico, e abbiamo passato una bellissima domenica mattina, parlando di fotografia, l’impressione è stata ottima da subito, una persona che si pone verso il suo hobby nel giusto modo, non facendone una malattia, ma un passatempo, una fuga dalla realtà quotidiana, dal lavoro ,altrimenti si corre il rischio di perdersi, non è il caso di Aldo, il suo approccio alla fotografia è di quelli giusti, e il riscontro fotografico è evidente, non è certo un novellino, mastica tecnica e composizione, da fotografo navigato, e non gli manca certo fantasia, e creatività, doti indispensabili, per ottenere buoni risultati in questo campo, la tecnica si impara, la creatività, no.
L’immagine che ho preso in esame, è una fotografia molto forte, per l’argomento che tratta, per questo devo ringraziare Giacomo Saviozzi, il suo libro mi ha permesso di venire a conoscenza di alcune verità, che ignoravo, in materia di manicomi, io ero fermo ai malati di mente, rinchiusi, non è così, il campo è molto più vasto, e sconcertante, per questo apprezzo ancor di più questa fotografia, e colgo l’occasione per fare una piccola parentesi, sulla lettura di una fotografia, per poter leggere a fondo certi immagini, bisogna conoscere bene la materia, o almeno saperne un po’, altrimenti si rischia di fermarsi alla mera lettura canonica, soggetto, composizione, sfondo, significato……..Già, è proprio quando si arriva al significato, che la conoscenza di un’argomento entra in ballo………………
Fotograficamente la foto di Aldo è impeccabile, composizione, soggetto principale, e secondari, sono tutti al suo posto, la foto si legge molto bene, senza equivoci, la luce con cui è stata scritta è di prima qualità, ed è fondamentale nella lettura dell’immagine, come sempre.
Siamo di fronte ad una stanza di un manicomio, ormai, e per fortuna, abbandonato, ma la nostra immaginazione deve andare ai giorni in cui, questa stanza, o cella se preferite, era abitata, già, abitata da chi? Aver scoperto, che in manicomio finivano persone del tutto normali, solo perché dissidenti politici, o peggio ancora, per predarli dei loro beni, visto che la legge prevedeva, una volta internati, la normale successione agli eredi, come se una persona fosse morta, ecc. ecc.
Provate ad immaginare di essere seduti, su quella sedia, ad essere delle persone normali, sane di mente, li’, sedute, con la grata a dirti giorno dopo giorno, che non uscirai mai più da quel posto, finchè morte non vi separi, quasi fosse la tua sposa, ed il sole, che si prende gioco della tua persona, e ti proietta l’ombra di quella maledetta grata, sul pavimento, quasi a dirti, è inutile che abbassi gli occhi e sogni, la grata è li, allora non ti resta che attaccarti a quella stupenda luce, che entra proprio da quella grata, l’unico appiglio che ti rimane, prima di impazzire come gli altri, quella luce, bianca, che ti avvolge, e ti regala l’unica speranza a cui ti puoi aggrappare, una dolce morte, e la speranza che la vita non finisca su questo pianeta.
E’ una fotografia molto forte, a mio modesto avviso, forse mi lascio anche troppo trascinare, ma non credo di essere molto lontano, ai pensieri che sono passati nelle menti, di coloro, che si sono visti sbattuti, in un luogo del genere, per politica, o peggio ancora , per essere rapinati di una casa, o di qualche milione di lire, purtroppo esistono anche queste persone, a volte si mascherano dietro, “Io sono modesto” “Io non ho ambizioni” e poi alla prima occasione sono disposti a vendere la propria madre per pochi denari, questo è il mondo, non l’ho inventato io, l’ho trovato bello e confezionato, così com’è, diffidate dei modesti, e non ambiziosi………………..
Aldo ci ha proposto una splendida immagine sotto il profilo tecnico/fotografico, ricca di un contenuto infinito, dove ognuno di noi può spaziare, nei più disperati dei pensieri, una fotografia che fa pensare, riflettere, fatta da un grande fotoamatore, un’immagine che sarebbe bene rimanesse nella nostri menti, nei momenti più bui della nostra esistenza, forse, pensando a questa immagine, a quello che significa, i nostri momenti bui, potrebbero diventare grigi, sarebbe già qualcosa.
Io non sono religioso, ma credo che, pensando ai tanti poveracci che sono passati da queste “stanze”, almeno chi è religioso, un minuto di preghiera, valga la pena, personalmente, un pensiero molto grande per queste innocenti persone, morte in povertà, spogliate di tutto, ma soprattutto spogliate della cosa più importante, l’identità, e la dignità.
Grazie Aldo, per averci riportato indietro nel tempo, senza storia, non c’è neppure futuro!
Complimenti Aldo……………………

Riccardo Corsini
A.G. Elav89
Un ringraziamento va anche a Giacomo Saviozzi, per aver portato alla luce un argomento a molti sconosciuto, almeno a me!
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aldo feroce



Registrato: 20/12/07 07:30
Messaggi: 792
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MessaggioInviato: Dom Mag 18, 2008 10:49 am    Oggetto: Rispondi citando

Una sorpresa Riccardo che bel regalo mi fai!
uno spazio quello di cui ti occupi che tira molto,gratifica molto l'utente ,te ne sono infinitamente grato.
ormai sono circa 3 anni che un gruppo di persone si conosce attraverso il web,molti di loro non si conoscono affatto ,altri appena.
la visibilita' data dalle foto che ognuno di noi posta ,dai confronti a volte piu' animati,dalle beghe dei vari forum,alle belle e piacevoli sorpree di conoscersi e gurdarsi negli occhi.
Ci sono state occasioni sparute in cui con alcuni ci si è appena visti o incontrati,di ritrovarsi anche nelle cose quotidiane sebbene non ci si conosca a fondo.
ognuno di noi non tralascia quello che è la priorita' della nostra giornata,la foto,la comunita' deve occupare uno spazioma fate attenzione e mi rivolgo a tutti,non andate a stravolgere i vostri equilibri.
la fotografia ,la comunity non vi deve risucchiare come un bisogno unico e primario,altrimenti sono guai.
la sete di visibilita' che ognuno di noi ha ,deve essere equiparata ad un semplice gioco o meglio passione.
In questi 3 anni la mia vita è cambiata notevolmente,la fotografia ha ripreso un interesse importante ,il confronto fatto attraverso il web,le così tante informazioni che arrivano e viaggiano in velocita' supersonica mi tengono sempre attivo e ricettivo.
ringrazio personalmente le persone che quotidianamente e assai frequentemente ho contatti e che hanno cambiato il mio asse di interessi.
a quelle persone devo molto.
la loro sintesi ,la loro concretezza e pulizia mentale hanno "rispolverato" in me interessi primari un po' seppelliti.
Come voi avete potuto notare,chi mi ha conosciuto prima ,le mie foto qui su questo spazio partono quasi tutte da adesso,da qui ho voluto riniziare a partire,da qui voglio continuare.
tutto fa parte di un processo,quello precedente anche ha una sua importanza.
L'immobilismo è la causa peggiore che un artista(chiamiamolo così) possa concedersi
il nudo?
certo che sentire te ed anche altri sembra veramente che io abbia fatto qualcosa di speciale!
forse lo è per me,forse lo è per la donna che amo ,anzi per le donne che amo...ritrovarsi alcune belle fotografie.
ho provato a fare alcune cose in diversi work ,sapendo che cambia notevolmente l'interesse ma non è da disprezzare.
Si è vero che il mio interesse fotografico spazia un po'......sicuramente è frutto anche del segno zodiacale (acquario) .
insomma ,bella sorpresa ,grazie di cuore
Aldo
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Michele Sorrentino TDM



Registrato: 30/10/07 17:29
Messaggi: 366
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MessaggioInviato: Dom Mag 18, 2008 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grande Aldone, ti meriti assolutamente questo riconoscimento...!
Di te, oltre le foto, ho sempre apprezzato il tuo sapersi confrontare con educazione ma soprattutto con equilibrio, che spesso sul web si perde, non sò perchè......
ma tu no ; non perdi mai le staffe e sei uno dei pochi da cui si può imparare semplicemente guardando il tuo sito, le tue foto, le tue magie.....
_________________
www.michelesorrentino.it

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Tino Veneziano
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MessaggioInviato: Dom Mag 18, 2008 4:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dopo aver letto con attenzione la recensione di Riccardo e la risposta di Aldo ho sentito l'esigenza di ringraziare entrambi.
Riccardo, per la sua capacità di "leggere" uno scatto e quel che rappresenta, il suo vedere oltre sino l'allungarsi delle ombre di quella sedia e ciò che emotivamente ha potuto significare per quelle umanità lì rinchiuse e condannate dalla cattiveria dell'uomo.
C'è in fondo un saper raccontare che è arte e trovarsi a leggere un Riccardo che racconta un Aldo che racconta una storia è una esperienza strana, bella, evocativa, e per certi versi struggente, colma di umana comprensione per chi, mai conosciuto ha sofferto e sopportato inciviltà e oppressione.
Potente è l'immagine, forte è l'impatto che produce nella mente, audacemente può infliggere nel cuore ferite che debbono essere ricordate e non voltare le pagine dell'indifferenza, in fondo a pensarci bene, il nostro essere, il nostro pensare non è fatto da quel che ricordiamo e dal quel che non vogliamo ricordare?
Poi c'è il non sapere, ma quello è un altro problema, e lì servono i Saviozzi.

Aldo Feroce, beh che dire, sono diventato amico di Aldo pian pianino, una simpatia che è cresciuta non solo per la comune passione fotografica, in fondo debbo a lui se ho continuato a frequentare i siti fotografici, avrei smesso da tempo dopo le amare delusioni di cui neanche voglio parlare ma di cui molti sono a conoscenza...
mi ha preso per mano, ha colto nella mia passione un qualcosa in più e mi ha cominciato a dare consigli, in fondo il mio cavallo di battaglia, Il Silenzio degli Innocenti, lo si deve a lui, io l'averi scartato, era troppo confuso, troppo corrotto tra rumore e imperfezioni tecniche..
Però quel che attrae di Aldo è il suo equilibrio tra vita e fotografia, personalmente mi ha sempre attratto il suo modo di vedere, anche il suo modo di presentare il nudo, che per me è alieno come composizione, mi è sempre sembrato "normale", delicato, mai volgare, mai sopra le righe, sempre affascinante sempre vellutato come se la luce disegnasse o scolpisse il soggetto, insomma mai esibito, come se la modella fosse sempre a suo agio come se fosse normalmente vestita del suo nudo...
questo non è facile, questo non si ottiene per caso o fatalità, ci vuole occhio, sensibilità, scelta e sentimento, in poche parole ci vuole Arte.
ecco, forse sono parole un po confuse ma sono quelle che sentivo di scrivere, quindi con estremo piacere continuerò a leggere ciò che scrive Riccardo e ad osservare ciò che produce Aldo, facendo il "tifo" per ambedue perchè mi danno molto e chissà se a forza di frequentarli un giorno potrò scrivere e fotografare almeno un po come loro.
ciao
Tino Very Happy
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