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Inviato: Dom Feb 10, 2008 10:21 am Oggetto: Recensione di Riccardo Corsini su foto di Maxgioc |
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La foto di Maxgioc:
Recensione di Riccardo
Il bianco e nero, è di quelli che amo di più, un W/B deciso, croccante, forse con una scala tonale ridotta, nei medi toni, il bianco e il nero sono ben visibili, ma è un W/B bellissimo, si entra nel campo del personale, lo so, alcuni puristi della scala tonale, potrebbero storcere il naso, non io....................
Altro punto, o neo se vogliamo, per i puristi della geometria, la linea della strada, a sinistra, non coincide perfettamente con l'angolo del fotogramma, riprendo delle parole non mie, ma che condivido, "In un tempo in cui tutti sono alla ricerca della perfezione geometrica, io preferisco i contenuti", conosco molte persone che avrebbero da ridire molto su quell'angolino, mi domando, se è giusto.................., secondo me no, in un'immagine, che vuol dire qualcosa, che cerca di comunicare..............
Si trattasse di una geometria pura, bhe, allora il discorso sarebbe diverso, ma visto che io ho trovato una lettura a questa fotografia, molto interessante, quel piccolo neo va in soffitta.
Faccio una divagazione, tanto per fare quattro chiacchere, qualche mese fa, c'è stata una mostra a Lucca, di un grande fotografo, uno dei più grandi Italiani, Scianna, e tra l'altro uno tra quelli che ammiro di più, bene, mi piacerebbe portare tanti puristi a vederla, oppure consiglio loro di andarci, nelle immagini presentate, ci sono decine e decine di difetti, tra cui anche caviglie tagliate, ma quello che comunicano, quelle immagini, è straordinario, ci sono andato 2 volte, la prima non mi è bastata, e vi assicuro, che specialmente la seconda, io quei difetti, non li ho più visti, tanto sono stato rapito, dai racconti che scaturivano da quelle immagini.......................
Questa immagine mi ha colpito, per il vuoto che si vede dall'icona, un vuoto che mi ha portato ad aprirla, per capire, cosa c'era dietro , solo dopo averla aperta, ho notato che l'ombra che intravedevo dall'icona, non erano altro che le gambe di una donna, posizionate molto a margine, fuori anche dal punto aureo, a delimitare ancor di più la strada vuota, una posizione molto moderna, che accetto, specialmente andando a leggere la fotografia....................
Leggere una fotografia, non è mai semplice, bisognerebbe conoscere l'autore, ed in questo caso non lo conosco, oppure vedere un piccolo portfolio sul tema, niente da fare, qui si tratta di dare un'interpetrazione a un solo scatto, e naturalmente, la lettura che vado a dare di questa immagine, è la mia lettura, molto personale, e basata, sulla mia conoscenza fotografica.
L'immagine, la leggo dal basso verso l'alto, è li' che sta il fuoco, corre sul lato basso del fotogramma, mettendo in evidenza la bella pavimentazione, 2 linee, partano dai 2 vertici bassi, e si dirigono verso destra, a formare una curva, e il tutto si sfuoca, man mano che seguiamo le linee, tutto si va facendo meno nitido e chiaro, come nella vita, facciamo molte curve, sono proiettate nel futuro, e difficilmente sono chiare, difficilmente siamo certi se è la curva giusta, si curviamo, perchè dobbiamo, per mille motivi, ma è una curva sfuocata, dove non sappiamo cosa ci aspetta, solo quando cominciamo a curvare, vediamo bene a fuoco, e facciamo i nostri "saldi" per capire se abbiamo preso la decisione giusta, la figura umana, una donna, è ben rappresentata, non sento la mancanza di una figura intera, le gambe sono più che sufficenti, a rappresentare l'umanità, e chi meglio di una donna lo può fare, colei che porta in grembo il segreto della vita, è posizionata molto a margine, quasi fuori dalle scena, come ad osservare la "curva", per cercare di capire, prima di incamminarsi in un sentiero sfuocato, ma solo entrando, saprà............, inutile cercare di trattenere il proprio destino, l'ombra sembra mantenere un contatto, con la linea del "fuoco", ma il destino di tutti noi, è quello, prima o poi, di intrapendere una curva, e poi un'altra ancora, e ancora e ancora..................................
Si, tutto sommato avrei intitolato questa fotografia "La curva", la mia è una lettura dettata dai simboli, che l'autore ha messo dentro il fotogramma, attenendomi a quelli, ho dato spazio alla mia fantasia, mi rendo perfettamente conto, che ognuno di noi, ognuno che guarderà questa immagine, avrà certamente, una visione diversa, le variabili in un'immagine sono infinite, la mia lettura, come spesso mi accade, nelle foto di street, tende a collegarsi alla vita, perchè è il mio modo di fotografare, di comunicare attraverso un'immagine, emozioni ed impressioni.
Secondo me, Max, in questo scatto, ha mandato un bel segnale, che io ho ricevuto sulle coordinate sopra espresse, all'inizio mi ha lasciato un po' spiazzato, mi mancava il soggetto, poi ho capito, il soggetto è la strada, quella strada che percorriamo tutti i giorni, dal momento che siamo venuti al mondo, perchè le strade, non sono solo fatte di asfalto, a volte, spesso, sono fatte di scelte, di sentimenti, di "curve", di dolori e gioie!
Questo genere di immagini, sono tra quelle che preferisco, senza togliere nulla a qualsiasi forma di arte fotografica, Max mi ha regalato un piccolo spaccato di vita, che ho apprezzato molto, come lo ha interpetrato..................
Riccardo Corsini
A.G. Elav89 |
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