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raffaele rossiello · Inviato: Mer Ott 22, 2025 3:10 am Oggetto:

Ragazzi, c'è una bellissima immagine AI di Massimo Callegari ed una altrettanto interessante ritratto del mago AI Lodovico Ludoni. Immagini incredibili ma in un portale di fotografia devo per punti ed in sequenza:
- cogliere l'interesse per una foto/immagine nella home
- aprirla per ingrandirla
- cosa che non facevo prima (i dati tecnici dello scatto sono per me secondari alla composizione e soprattutto al soggetto ripreso) leggo l'album di destinazione
- guardo bene l'immagine e mi rendo conto che non so cosa guardare ed ovviamente dire perchè essendo una costruzione non sono richiamati i fondamentali della fotografia che a fatica conosco figuriamoci quelli AI.

A voi accade la stessa cosa?

Marco Furio Perini · Inviato: Gio Ott 23, 2025 8:34 am Oggetto:

Posso solo risponderti (almeno per ora) che i dati tecnici anche a me interessano poco, non li guardo praticamente mai a meno che i commenti non richiamino l'attenzione proprio su quelli.
Riguardo al quarto punto ("...e mi rendo conto che non so cosa guardare...) non riesco a capire cosa intendevi dire.

Gabriele Pardini · Registrato: 25/06/13 08:18 Messaggi: 405

"Terzo fattore, ma ce ne sarebbero molti altri, nello specifico limitando la discussione alla fotografia, sarebbe la credibilità del risultato. Ho postato una foto su FB e mi è stato chiesto se fosse una creazione di AI!! questo indica che tutto diventa discutibile ovvero non è il risultato ma proprio l'impianto fotografia che perde credibilità in quanto immagini di ottimo livello possono essere scambiate come foto reali mentre sono frutto di ottime istruzioni inserite in un software.
D'altro canto sono per l'utilizzo della AI, per dare sfogo all'immaginazione e alla creatività, per il momento non ho ancora affrontato l'argomento anche a me piace sentire il rumore dello scatto, basterà auspicare un sano utilizzo e onestà professionale e intellettuale indicandone sempre la provenienza."

...in queste parole di Raffaele c'è racchiuso il mio pensiero.
Fino a ieri sera ho utilizzato software di editing senza plugin AI, purtroppo o per fortuna sono passato a Mirrorless Full Frame dopo oltre 10 anni di Reflex APSC e ahimè dovrò sostituire i miei vecchi software e ora praticamente tutti fanno (spero la scelta sia lasciata all'autore) uso dell'AI e non ne sono assolutamente contento.

Riguardo la difficoltà di lettura arriva istantaneamente quando sono davanti a una bellissima foto con l'immediato dubbio della costruzione dell'immagine.

Attualmente tutto questo progresso mi sta allontanando dalla condivisione delle immagini ma non dalla fotografia che continuo ad amare e odiare a seconda dei risultati ottenuti sul campo ...

Un saluto a tutti, Gabriele.
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Lodovico Ludoni · Registrato: 18/03/08 21:29 Messaggi: 134 Residenza: Roma

Sono molto sincero... sono poco d'accordo con le vostre considerazioni. Io ho 64 anni e provengo dall'analogico, sia in fase di scatto... che di lunga ventura in camera oscura (dove ho ho anche stampato il colore cibachrome).
Io credo che abbiamo molti preconcetti sulla presunta validità delle immagini scattate da un device meccanico e o elettronico.
Certo, in questo nuovo campo quasi tutto deve ancora avvenire.... Chissà!
Per il momento credo che mi fermerò nel proporre altre mie creazioni in AI.
Forse occorre ancora del tempo....
Però qualche foto "normale" continuerò a scattarla! Very Happy

Un grande abbraccio a tutti.
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Lodovico Ludoni

Angelo Luppi · Registrato: 23/08/15 07:13 Messaggi: 233

Molto interessante questa discussione; riprendo alcune considerazioni già esposte in galleria sotto una foto AI.

Alla fine, comunque, queste foto in AI, coesisteranno nel tempo con quelle tradizionali, (magari con diverse tipologie e finalità a quelle che già conosciamo..).Tuttavia, in un contesto di ricerca ed espressività nelle/delle immagini la cosa 'giusta' è sapere esattamente di che tipo di immagine si sta parlando. In realtà il 'figurativo' degli uomini primitivi non era di certo quello degli uomini del medioevo oppure quello della nostra contemporaneità tecnologica.

In conclusione (a mio avviso) ora vale l'osservare/creare senza 'anatemi', ma con attenzione a quello che accade nel settore fotografico, rendendo comprensibili le tipologie di fotografie che si pubblicano, con le scelte personali ovviamente libere. La discussione sulla A.I. è comunque aperta in campo 'gnoseologico, filosofico, tecnologico' con diffuso e anche giustificato timore che le si permetta infine di oltrepassare il dominio dell'uomo sulle sue stesse azioni. Molto interessante che se ne discuta anche in questo contesto, direi come momento di interesse alle novità ed alle loro conseguenze. Sulla "rete", comunque, con la richiesta Fotografia e Intelligenza Artificiale si trovano interessanti e contrastanti contributi ..

Da dove partire, allora, nell'osservare e capire una fotografia .?.
Io credo dalla domanda: cosa mi dice questa immagine ...

Gabriele Pardini · Registrato: 25/06/13 08:18 Messaggi: 405

Ciao a tutti,
non vorrei essere frainteso, non sono contro l'AI nella fotografia a prescindere,
come non sono contro a tutti i progressi digitali ed elettronici che aiutano l'utente nel fare buone foto. Faccio però una netta distinzione tra fare uso di accessori, opzioni e settaggi che aiutano il fotografo nel perseguire lo scatto cercato e la possibilità di lasciare ad un algoritmo la creazione dell'idea dell'autore nonostante gli imput siano dell'autore stesso. In conclusione non mi piacciono le immagini completamente generate dall'AI in quanto non entrano in gioco le variabili impreviste che si trovano sul campo e che lasciano quelle imperfezioni che talvolta rendono ancora più preziosa un'immagine, tutto qua.

Un caro saluto a tutti,

Gabriele
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raffaele rossiello · Inviato: Ven Ott 31, 2025 7:11 am Oggetto:

raffaele rossiello · Inviato: Ven Ott 31, 2025 7:19 am Oggetto:

Quoto sostanzialmente quanto espresso da Gabriele anche se ritengo che l'immagine generata con AI abbia, nel suo produttore/generatore (non so come chiamare l'artista), buona dose se non identica quantità di immaginazione del fotografo ovvero, il fotografo sfrutta, oltre all'immaginazione anche ciò che lo circonda, chi genera immagini ha immagazzinato idee secondo quanto lo circonda e istruisce con immaginazione e fantasia ciò che un algoritmo genererà per lui.
Io ci trovo un filo conduttore.

E' la presentazione che mi lascia perplesso.