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[angelo trapani]

Una grande perdita per la fotografia. Oggi, 17 aprile 2024, ci lascia il Maestro Giuseppe Leone. Ho avuto il piacere di conoscerlo e il privilegio di fotografare insieme a lui uno spaccato della nostra Sicilia. Lascia un vuoto incolmabile.

Aveva 88 anni e durante la sua lunga carriera ha pubblicato oltre 50 volumi con vari editori come Sellerio, ERI, Electa, Bompiani, e realizzato mostre in Italia e all'estero.
In oc­ca­sio­ne dei fu­ne­ra­li di Giu­sep­pe Leo­ne, a Ra­gu­sa – la sua ter­ra, tan­to ama­ta e pro­ta­go­ni­sta di scat­ti dal va­lo­re ine­sti­ma­bi­le – sarà lut­to cit­ta­di­no.



Le origini

Co­min­cia così, a 14 anni en­tra per la pri­ma vol­ta in una ca­me­ra oscu­ra. Quel­l’an­no, il 1952, scat­ta già una del­le sue fo­to­gra­fie più fa­mo­se: il tre­no con la lo­co­mo­ti­va a va­po­re che tran­si­ta sul pon­te sul tor­ren­te San Leo­nar­do con Ra­gu­sa Ibla sul­lo sfon­do. A 21 anni, ac­qui­sta­ta la pri­ma mac­chi­na fo­to­gra­fi­ca a sof­fiet­to apre il suo stu­dio de­di­ca­to so­prat­tut­to alla foto dei ma­tri­mo­ni, ma, al tem­po stes­so, con­ti­nua un la­vo­ro per­so­na­le di te­sti­mo­nian­za, di sca­vo, di in­da­gi­ne, al li­mi­te del­la vi­vi­se­zio­ne, del pae­sag­gio si­ci­lia­no che da al­lo­ra non si è più in­ter­rot­to fino ad oggi, dopo qua­si 70 anni. L’e­spe­rien­za di fo­to­gra­fo di ma­tri­mo­ni svi­lup­pa in lui una ca­pa­ci­tà di sca­vo an­tro­po­lo­gi­co che lo gui­da an­che in una ri­cer­ca di co­stu­me che fa del­la sua ope­ra un uni­cum nel pa­no­ra­ma dei gran­di fo­to­gra­fi ita­lia­ni a ca­val­lo tra No­ve­cen­to e XXI se­co­lo. Dal­l’i­ni­zio de­gli anni Set­tan­ta in poi, le sue fo­to­gra­fie si ac­com­pa­gna­no ai te­sti dei più im­por­tan­ti in­tel­let­tua­li e scrit­to­ri si­ci­lia­ni.

Sal­va­to­re Bat­ta­glia

Di lui scrisse Gasualdo Bufalino

"Esiste fra il fotografo e la succube realtà che lo circonda un rapporto di belligeranza non molto dissimile da quello che contrappone il cacciatore alla preda: così come la mano dell’uno si prolunga nel fucile, l’occhio dell’altro s’incorpora nell’apparecchio e se ne fa arma alla cultura d’un frammento irripetibile di spazio-tempo. Un ladro di luce, dunque, il fotografo: un rapinatore di eventi, che fulmina l’attimo e lo imprigiona in un breve rettangolo di cartone per consegnarlo all’eternità. Ciò vale per ogni fotografo. Vale specialmente per un fotografo siciliano al quale la terra natìa offre una dovizia d’immagini quale raramente la storia, la cronaca, l’arte, il paesaggio sciorinano dinnanzi ad un obiettivo curioso. Giuseppe Leone è un narratore della Sicilia, dei suoi momenti, delle sue feste, dei costumi e della vita tutta, per immagini fotografiche. Come da viaggiatore incantato: forse l’ultimo in giro per l’Isola”.

Un narratore che si è accompagnato a Sciascia, a Bufalino e a Consolo e ha rivelato alla letteratura, la Sicilia più vera, quella degli uomini come quella della pietra vissuta e del paesaggio.

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Giuseppe Leone, Vallata San Leonardo, sullo sfondo Ragusa Ibla, 1956










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La strada è quel teatro naturale dove ogni giorno va in scena la vita; palcoscenico di quella commedia dove tutti noi diventiamo attori... a volte protagonisti

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[Marco Furio Perini]

Non lo conoscevo, ma queste 5 foto in b/n che hai messo qui sono stupende.

[Paolo Olivari]

Ciao Angelo

Grazie per avermi fatto conoscere questo grande fotografo Siciliano. Un vero Maestro della storia fotografica della sua terra.

Paolo
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Paolo

[Antonio Perrone Torkio]

Quando se ne va un grande autore non lo fa per sempre, rimangono le proprie opere... buon viaggio Giuseppe
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Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com

[angelo trapani]

Giuseppe era un fotografo di innegabile capacità artistica e narrativa, mediata in modo molto potente attraverso le sue immagini. Purtroppo, pur essendo dello stesso calibro artistico, di Maestri come Ferdinando Scianna o Enzo Sellerio, non ha goduto della stessa notorietà.

Vi lascio il link ad un'interessante intervista realizzata alcuni anni fa da Ryuichi Watanabe per New Old Camera. ▶ Giuseppe Leone racconta la sua fotografia
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[ivana triossi]

meravigliosi scatti...

[Sandro Sardoz]

Grandiose queste fotografie che vedo qui...

[Angelo Luppi]

In effetti vedo anch'io fotografie di grande valore.

[gpaolini]

be 88 anni è un bel traguardo Non lo conoscevo ma questi scatti sono fantastici RIP.

[marco diquattro]

Grazie Angelo di questo ricordo di Giuseppe Leone, il post mi era sfuggito. Sono d'accordo con te, non ha avuto la notorietà che meritava. La foto del treno sul ponte , se non ricordo male , era in in copertina di un Fotoit ( rivista della FIAF) diversi anni fa. Piccola nota di campanile, le mie origini sono Ragusane, mio padre era nato a Ragusa Ibla , e questo forse me lo fa apprezzare ancora di più riconoscendo alcune atmosfere e paesaggi.
un caro saluto