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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Dom Mar 11, 2012 6:23 pm Oggetto: Presenze di Saro Di Bartolo |
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Che foto, e quanti consensi; a tanti è venuto spontaneo scrivere qualcosa che esprimesse l’apprezzamento. Mi sono domandato il perché; perché questa foto ha suscitato interesse e consensi. Allora sono andato alla ricerca dei perché leggendo con attenzione i commenti, ma sono rimasto deluso; vi erano le testimonianze delle emozioni provate ma non dell’analisi del perché quelle emozioni erano state indotte.
La foto di Saro.
Penso che guardare un’opera d’arte, leggendo o sentendo la critica fatta da un appassionato, te la faccia apprezzare di più; ne gusti le sfumature, leggi i significati allegorici o i racconti contenuti nelle immagini. Un’immagine spesso contiene tanto che a volerlo dire con uno scritto servirebbero pagine e pagine.
Certo non sono un esperto, ma solo un principiante, ma mi piace, nel mio piccolo, analizzare una foto alla ricerca del significato e dei motivi che mi hanno emozionato ed indotto a giudicarla bella o molto bella. In questa ricerca è utile prendere appunti, scrivere e descrivere l’immagine. Nell’atto di scrivere, per potenziali terzi lettori, si è più obiettivi e più profondi nell’analisi. Quindi ogni tanto metto in ordine gli appunti presi per una foto e ve li propongo in questo spazio.
Parto dal linguaggio che ha utilizzato Saro: composizione prospettica e assenza di colore (B&N).
Per la rappresentazione in B&N è stata una scelta che ha eliminato la possibilità che i colori potessero in qualche modo distogliere l’attenzione dal fulcro del racconto. In questo modo la lettura è stata concentrata sulla composizione.
La foto si basa sul costrutto prospettico, il cui fuoco è costituito dalla coppia seduta al tavolino. Essa è anche posta nella mezzeria del fotogramma decentrata a sx, questa posizione dona stabilità alla foto. Da questa posizione centrale partono i raggi prospettici. Anche gli sguardi dei due protagonisti, seduti al tavolino, sono divergenti e seguono la prospettiva. I ballerini sono posizionati sui bordi, a sx ed a dx del fuoco prospettico. Questa struttura ha donato alla composizione una tridimensionalità eccezionale. La posizione decentrata del tavolino, con la coppia di anziani, è anche in zona aurea; è il primo punto ad attrarre l’osservatore. Da questo punto lo sguardo parte per esplorare l’immagine facendosi guidare dagli sguardi dei due protagonisti. La struttura compositiva è ben equilibrata, i pesi sono distribuiti su due aree. Il mezzo fotogramma a sx contiene ballerina e tavolino, mentre quello dx gli altri tre ballerini. A rafforzare il senso tridimensionale la direzione della luce, anch’essa radiale, parte da un grosso applique alla parete sopra la coppia al tavolino. A rompere lo staticismo e la stabilità compositiva, vi è il mosso dei ballerini, in questo modo è stata creata una certa sensazione di movimento, ma cosa più importante ha donato alle figure un’aria evanescente e fantastica che ha connotato il significato della foto. Si ha la sensazione che i ballerini siano sospesi, sono dei fantasmi evanescenti materializzati agli occhi della coppia, che li guarda con attenzione. Lei ha l’aria attenta ma ostenta superiorità, forse ai suoi tempi sapeva fare di più. Lui invece sembra immerso nei ricordi che la vista di quei ballerini gli evocano. Bene sono giunto alla fine, ma prima di chiudere devo muovere una piccola critica. Il bagliore che avvolge l’applique è eccessivo, crea una sorta di doppia prospettiva che, all’inizio della visione, disorienta, poi la mente corregge l’attenzione e la foto viene pienamente goduta. Una luce meno invadente avrebbe eliminato, nell’osservatore, questo piccolo tentennamento iniziale.
Complimenti Saro.
Presenze di Saro Di Bartolo. Per aprire il post clicca qui:
Giovanni.
L'ultima modifica di Giovanni Pandolfi il Lun Ott 28, 2013 5:56 pm, modificato 1 volta |
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Saro Di Bartolo SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 14/12/09 13:50 Messaggi: 1142 Residenza: RIMINI
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Inviato: Lun Mar 12, 2012 6:47 pm Oggetto: Re: Presenze di Saro Di Bartolo |
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Ho letto più volte la tua profonda e puntualissima analisi caro Giovanni e vi ho riconosciuto pensieri e riflessioni,
espresse o solo abbozzate, che mi appartengono.
Voglio dirti subito e con estrema onestà che ciò che mi ha impedito fino ad ora di risponderti e lo sbigottimento,
credo che sia il termine più appropriato,
davanti alla tua sorprendente abilità di analizzare ogni aspetto legato alla questa mia fotografia,
un'immagine alla quale, come potrai intuire, tengo moltissimo.
Un compito il tuo che hai portato a compimento senza nulla trascurare ed entrando in ogni dettaglio,
con competenza notevole ed una proprietà di linguaggio non indifferente.
Un risultato non certo del caso, ma, più che evidente, di uno studio serio ed approfondito.
Attenzione però, qui non si parla di capacità di recensione legate solamente ad una ricerca riguardante la mia singola immagine,
bensì di un lungo lavoro da te svolto, un percorso considerevole, uno studio approfondito molto a monte.
E' evidente che le tue parole nascono da e ruotano attorno ad un pacchetto di conoscenze e competenze sull'arte fotografica
da te acquisite in anni di paziente approfondimento,
un periodo durante il quale hai certamente rivolto il tuo interesse verso i grandi autori, i maestri classici.
Grazie infinite caro Giovanni ed un saluto!
saro _________________ Saro Di Bartolo |
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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Lun Mar 12, 2012 7:43 pm Oggetto: |
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Ciao Saro, mi fa piacere che hai apprezzato questa mia ricerca dei perché questa tua foto è tanto super. Credo, anzi sono convinto, che negli artisti le capacità espressive, la grammatica e la sintassi con cui scrivono un’immagine, ha una forza comunicativa molto forte ed universale. Essa è semplice e complessa allo stesso tempo. È correttamente leggibile sia dai principianti che dai fotografi più esperti, ogn’uno riesce a leggere l’immagine, sente che il linguaggio è alla sua portata, come se fosse stata creata per lui. Penso che questa tua foto abbia proprio questa forza espressiva, e sono convinto che tu hai questa capacità artistica.
Per gli studi, hai ragione, ma sono solo un autodidatta ancora impacciato che sta scoprendo l’affascinante mondo dell’arte della comunicazione visiva per immagini.
Cordialmente Giovanni. |
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Susanna Bertoni
Registrato: 31/01/10 06:51 Messaggi: 2249 Residenza: Livorno
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pulvirenti lucia SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 19/03/09 18:29 Messaggi: 537 Residenza: gravina di catania
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Inviato: Mar Mar 13, 2012 5:51 am Oggetto: |
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La lettura di Giovanni cosi precisa e puntuale e' come se avesse sciolto i nodi della consapevolezza, come se fosse riuscito a tradurre in parole semplici le emozioni scaturite dalla visione di quest'immagine e alle quali spesso non riusciamo a dare spiegazioni! Grazie Giovanni sono perle preziose le tue parole! _________________ pulvirenti lucia |
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Nicola Lodigiani SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 01/02/10 08:35 Messaggi: 914 Residenza: Piacenza
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Inviato: Mar Mar 13, 2012 10:22 am Oggetto: |
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concordo con Giovanni quasi su tutto, una cosa che dice e che ho sentito altre 1000 volte proprio non mi va giù: perchè i colori dovrebbero distrarre o distogliere l'attenzione dalla foto? Premetto che non niente in contrario con il b&n anzi ancora oggi scatto in b&n a pellicola e sviluppo e stampo in casa le foto b&n.
La vita è a colori, per me tutto quello che è a colori è la normalità, il b&n è "un'anomalia" ed in quanto tale trovo che un po' di subbuglio mi da sempre...... per esempio, visto che Giovanni parla di appunti, (io non scrivo mai appunti perchè nel mio mondo disordinato non verrebbero mai più ritrovati comunque) non ti è mai successo di chiederti in una foto b&n di che colore è l'abito di un soggetto, oppure il colore di un fiore, di un'automobile ecc? Intendo quando il colore può essere un fattore importante........ per esempio in una foto in cui un uomo dona un mazzo di fiori ad una donna e nella immagine questa azione è il fulcro della foto, la domanda a me sorge spontanea........ o ancora, la sensualità trasmessa in un ritratto, una bella bocca con rossetto, mi chiedo immediatamente se il rossetto è rosso oppure viola....... e credo che converrete con me che in entrambi gli esempi che ho portato c'è una bella differenza interpretativa nelle immagini. E' una cosa a cui pensavo proprio qualche tempo fa leggendo un commento qui sopra ad un ritratto in b&n, poi il tempo è tiranno, non sono riuscito tradurre immediatamente l'idea in uno scritto e la cosa è passata. Il tuo commento Giovanni casca giusto a fagiolo, spero solo che si capisca chiaramente cosa intendevo dire in caso contrario vi chiedo cortesemente di chiedere spiegazioni, non vorrei esere frainteso.
Nicola _________________ Nicola
Dopo tutto oggi è il domani che ci preoccupava ieri. |
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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Mar Mar 13, 2012 11:33 am Oggetto: |
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Ciao Nicola, la penso proprio come te scrivi e descrivi il colore in un’immagine. Ma devi ammettere che il colore ha regole diverse nella rappresentazione visiva per immagini. Gli accostamenti cromati, le saturazioni e le gradazioni hanno e danno sensazioni emozionali a seconda degli accostamenti ed i loro pesi (parlo di pesi visivi) nell’immagine. Eliminare il colore significa, ed a questo volevo alludere, semplicemente togliere la componente emozionale ad essi collegata e lasciare unicamente quella legata alle forme. Penso che anche tu sei dell’avviso che una rappresentazione grafica sia costituita da due elementi base; forme e colori. Se eliminiamo i colori restano le forme. Le forme con i loro significati ed il grafismo compositivo del fotografo. Molte volte eliminare il colore è una scelta obbligata, gli accostamenti cromatici sono improponibili, altre volte è la componente visiva della conversione che appaga e rende emozionale la rappresentazione in B&N. Insomma è una scelta artistica dell’autore che ho voluto tradurre, non conoscendo i motivi della scelta, in linguaggio comunicativo. Tanti affermano che a chi guarda una foto poco importa del come e del perché, conta e giudica il risultato. È probabile che questa foto con colorazioni pastello, con tonalità calde sarebbe risultata emotivamente migliore, ma questa sarebbe stata un’altra foto.
Cordialmente Giovanni. |
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Nicola Lodigiani SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 01/02/10 08:35 Messaggi: 914 Residenza: Piacenza
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Inviato: Mar Mar 13, 2012 2:45 pm Oggetto: |
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Giovanni Pandolfi ha scritto: | Ciao Nicola, la penso proprio come te scrivi e descrivi il colore in un’immagine. Ma devi ammettere che il colore ha regole diverse nella rappresentazione visiva per immagini. Gli accostamenti cromati, le saturazioni e le gradazioni hanno e danno sensazioni emozionali a seconda degli accostamenti ed i loro pesi (parlo di pesi visivi) nell’immagine. Eliminare il colore significa, ed a questo volevo alludere, semplicemente togliere la componente emozionale ad essi collegata e lasciare unicamente quella legata alle forme. Penso che anche tu sei dell’avviso che una rappresentazione grafica sia costituita da due elementi base; forme e colori. Se eliminiamo i colori restano le forme. Le forme con i loro significati ed il grafismo compositivo del fotografo. Molte volte eliminare il colore è una scelta obbligata, gli accostamenti cromatici sono improponibili, altre volte è la componente visiva della conversione che appaga e rende emozionale la rappresentazione in B&N. Insomma è una scelta artistica dell’autore che ho voluto tradurre, non conoscendo i motivi della scelta, in linguaggio comunicativo. Tanti affermano che a chi guarda una foto poco importa del come e del perché, conta e giudica il risultato. È probabile che questa foto con colorazioni pastello, con tonalità calde sarebbe risultata emotivamente migliore, ma questa sarebbe stata un’altra foto.
Cordialmente Giovanni. |
Secondo me parzialmente vero anche questo, è indubbio che anche la lavorazione in b&n porta a 1000 possibilità diverse e queste tonalità più cupe e drammatiche oppure più chiare e tranquillizzanti oppure meno contrastate o più contrastate, spostano semplicemente il problema colore, ma non lo eliminerai mai. Mi vengoni in mente le immagini del delta di Caterina, con quel b&n drammatico, come si può dire che trasformata così abbiamo eliminato la parte emozionale?? Per assurdo molte volte è proprio in b&n a dare una emozionalità all'immagine, tanto è vero che la quasi totalità delle immagini che si può trovare nell'album Emotive di MM sono in b&n.
Saluti cari
Nicola _________________ Nicola
Dopo tutto oggi è il domani che ci preoccupava ieri. |
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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Mar Mar 13, 2012 4:25 pm Oggetto: |
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Ciao Nicola, è probabile che mi sia espresso male, ma quando parlo di eliminare il colore mi riferisco alle componenti tinta e saturazione, rimangono il tono; il grado di chiaro e di scuro, nella classica scala di grigi che va dal bianco al nero. A questo punto non capisco a cosa tu ti riferisca, se la luce è colore, non colore nessuna immagine (nero e basta).
Cordialmente Giovanni. |
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Nicola Lodigiani SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 01/02/10 08:35 Messaggi: 914 Residenza: Piacenza
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Inviato: Mer Mar 14, 2012 5:57 am Oggetto: |
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Parlammo e non ci capimmo, proviamo con un picolo esempio:
stessa foto, entrambe convertite in b&n, stesse emozioni a vedere le due immagini? Direi di no!
Altro esempio:
stessa immagine, a colori e convertita in b&n, stesse emozioni a vedere le due immagini? Direi ancora di no e soprattutto direi molto più emozionale o emotive la versione in b&n che quella a colori, o sbaglio?
E allora perchè mai azzerando i colori dovremmo annullare distrazioni dovute all'emozionalità?
Spero di essere stato chiaro
Nicola _________________ Nicola
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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Mer Mar 14, 2012 9:01 pm Oggetto: |
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Di fronte ad un dipinto o ad una foto, la prima cosa che ci colpisce è il colore, Fin dall’antichità il colore è stato oggetto di ricerche e studi. Nel tempo si sono studiate e costituite delle relazioni tra colori e reazioni emotive del nostro cervello. Reazioni emotive che sono proprie della visione del colore, anche al di fuori del campo artistico figurativo. Le reazioni psicologiche che comunemente gli studiosi attribuiscono ai colori sono:
Rosso – energia, eccitazione, calore, passione, azione, gioia, irritazione.
Verde – calma, pace, serenità, tranquillità, quiete, freschezza.
Blu – Calma, tenerezza, sicurezza, malinconia, serenità, tristezza.
Bianco – freddezza, purezza, pulizia, giovinezza.
Nero – tristezza, potere, ostilità, forza.
Etc. etc.
Vi sono anche studi e teorie che attribuiscono valori simbolici ai colori, e relazioni per accostarli con gusto.
Per farla breve, il colore genera di per se una reazione emotiva, reazione emotiva che influenza in modo più o meno pesantemente la lettura di una immagine. Una scena con colori caldi trasmette sensazioni diverse dalla stessa scena ritratta con colori freddi; una scena a colori trasmette sensazioni diverse dalla stessa scena in scala di grigi. Parlo di sensazioni ed emozioni diverse, non più grandi o più piccole. In una rappresentazione in scala di grigi (Bianco e Nero), l’effetto psicologico attribuito ai colori mancanti non c’è. Molti fotografi utilizzano la tecnica della de-saturazione di parte dell’immagine, lasciando il colore solo su alcuni oggetti. Questo rappresenta un mezzo espressivo per esaltare e/o isolare il soggetto o l’oggetto con un colore particolare per amplificare la reazione psicologica legata a quel colore.
Cordialmente Giovanni. |
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Nicola Lodigiani SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 01/02/10 08:35 Messaggi: 914 Residenza: Piacenza
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Inviato: Gio Mar 15, 2012 5:31 am Oggetto: |
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quindi tu, aprendo le prime due foto dell'esempio sopra, entrambe b&n, vedi due immagini perfettamente identiche e ti generano esattamente le stesse emozioni? Se così fosse, mi chiedo almeno un paio di cosette:
1) che senso ha, allora convertire una foto in b&n?
2) sono finito in un forum di gente che non capisce niente di fotografia, perchè MM è un forum dove il b&n è tenuto molto in considerazione, perchè c'è una galleria che si chiama EMOTIVE in cui la maggior parte delle foto sono in b&n, in aperto contrasto con quanto tu dici, ma soprattutto perchè leggendo i commenti a queste foto si leggono frasi ancora più in contrasto con quello che dici.
Con questo chiudo l'argomento, vorrei però che tu mi rispondessi, almeno una volta, alla prima domanda che ti pongo in questa mia risposta, con una risposta, anzichè con una domanda, una semplice risposta, SI oppure NO (anche se la risposta già la conosco).
Infine, e con questo chiudo per davvero, un'altra domanda mi sorge spontanea: ma tutti i paladini e cultori del b&n che ci sono su MM dove sono finiti? Possibile che in un post che si trascina ormai da un paio di giorni segnalato costantemente in home, che ha avuto 151 consultazioni, nessuno ha trovato 10 secondi di tempo per mettere due righe di pensiero? Se questo è la maniera di contribuire alla vita del circolo/forum allora è giusto aprire i gruppi su Facebook......
Nicola _________________ Nicola
Dopo tutto oggi è il domani che ci preoccupava ieri. |
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Giovanni Pandolfi
Registrato: 09/10/10 07:54 Messaggi: 200 Residenza: Ercolano
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Inviato: Gio Mar 15, 2012 9:16 am Oggetto: |
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Ciao Nicola, non capisco proprio perché te la prendi tanto, si era partiti perché cercavi il motivo di una mia affermazione, ho cercato di dartelo, non ci sono riuscito, male vuol dire che non so spiegarmi. Non ho risposto alle tue domande sulle foto in B&N semplicemente perché le ritenevo non in tema con la discussione. La valutazione del B&N non era quello che avevo affermato. Se vuoi apri una discussione apposita, sarò ben lieto di parteciparvi.
Sempre nello spirito di amichevole discussione ti saluto cordialmente Giovanni.
PS
Non sono un portatore di verità, le mie sono solo idee personali. |
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Nicola Lodigiani SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 01/02/10 08:35 Messaggi: 914 Residenza: Piacenza
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Inviato: Gio Mar 15, 2012 11:16 am Oggetto: |
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Chiedo scusa per la domanda non in tema con la discussione.
Nicola _________________ Nicola
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