Micromosso.com

[gio4peace]

bravo Torkio, non si cancella nulla....soprattutto le idee e le parole.

io non sono molto d'accordo sull'iniziativa per una mia questione personale, che gli amici di Micromosso credo sappiano perchè ho gà espresso più volte questo cocnetto, che rientra anche nelle mie scelte fotografiche.
Io non fotografo mai le persone, tutte le eprsone, non solo i disagiati, perchè mi sento a disagio io: può capitare accidentalmente di fotografare qualcuno, ma raramente posto la foto, perchè son tremendamente a disagio in queste situazioni.
Ecco perchè, personlamente, mi troverei a disagio nel sostenere un'iniziativa del genere.
Condivido, fra l'altro, quello che dice Attilia.
Saluti

[giacomo saviozzi]

Caro Roberto non credo affatto che tu ce l'abbia con me. Anche perché se avessi pensato ciò ti avrei mandato in culo senza passare dal via! Che ti credi so mordere pure io. E non credo nemmeno che tu sia un "fascista" anche perché in quel caso non solo non avrei perso tempo a mandarti in culo ma ti avrei evitato come evito le zecche! Il mio "surreale" non è legato al fatto che non credo che tu sia messo male. Questo francamente mi dispiace e lo dico privo di quella "pietas" che aborro. Capisco cosa significa aver problemi economici mia madre a avuto per una vita aziende e ciò vuol dire molto spesso scendere dalle stelle alle stalle. Significa un anno prima andare in ferie a Portofino l'hanno dopo mangiare "pane e miseria", almeno questo accadeva in casa mia. Io ho 33 anni una figlia e una compagna e non ho più i genitori dal 2005 ho fatto che ti credi scelte difficili e allo stesso tempo coraggiose come chiudere un azienda per inseguire il "sogno" della fotografia, dopo due anni di spese, di rischi sto raccogliendone i frutti. Questo per dire che non sono un figlio di papà abituato a stare nella bambagia, tutt'altro, mi sento un guerriero, più indiano che romano ma cmq uno abituato a rimbocarsi le maniche.
Francamente è difficile trovare una discussione del "genere" che passa da un clima quasi di scontro a un clima di confronto. Questo è anche il bello di Micromosso che è un po come un circolino di amici.
Io ormai sai che sono scettico su questo progetto ma per quanto mi concerne e nelle mie possibilità, amicizie e contatti posso dare una mano. Non credo, anzi non parteciperò a fotografare o all' organizzazione materiale, non per una forma di snobbismo ma perché non ho tempo, magari passo periodi di "pausa" a casa come in queste settimane o periodi di latitanza haimè è il mio modo di lavorare.
Però ripeto un appoggio logistico lo do volentieri quando le cose saranno più chiare ed evolute perché nonostante tu sia un po "cane" credo tu sia in buona fede e che tu persegua un fine nobile..per cui vai a cagare! ma con una certa simpatia.

Giacomo.
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http://giacomosaviozzi.blogspot.com

http://andy-capp.blogspot.com

[Margherita Blasi]

credo che nascerà una bella amicizia...

[Tino Veneziano]

[gio4peace]

[Roberto Ziviani]

...

Eheheheh... (Non mi piace la statuetta della Libertà con la bandierina di sotto: Magari la sirenetta di Copenhagen ci stava meglio... ).

Beh... che sono come i cani lo avete capito... Almeno mi ritengo istintivo ma sincero.

Giacomo non è mai stato un nemico... I nemici sono ben altri: quelli che ti sorridono davanti e ti sodomizzano senza preavviso da dietro. Ma col tempo ho imparato a non guardare solo davanti, quindi mi è più facile pararmi il fondoschiena.

A Giacomo scriverò un PM (mi sembra più appropriato visto che si parla di contenuti personali miei e suoi). D' altra parte io e lui ci siamo conosciuti con un PM.

Per quanto riguarda il "succo" del topic: allora...

Io ho dato un' idea. Magari balzana, frutto di emozione, frutto di depressione, frutto di ingenuità, frutto di voglia di impiegare energia in modo più utile che per difendermi dai creditori.

Solo un' idea che anche ora, avendo coscienza maggiore delle difficoltà che potranno ostacolarla, non ritengo irrealizzabile (sarò de coccio, ma...).

Esorto quindi tutti ad esaminare bene il topic. Soprattutto quello che ha scritto Giacomo sulle avversità. Chi se la sente può metterci del suo: dal motorino per portare le locandine in giro, all' esperto di burocrazia in questo settore.

Prima però proporrei di esaminare bene le avversità e capire come superarle: non con critiche, ma con idee che portino a qualcosa di concreto. Costruire, non criticare...

Comunque questa deve essere un' iniziativa mossa non da me, ma dalla motivazione di ognuno che vi partecipi. Se la motivazione è diversa dallo scopo, ovvero se non è reale e determinata... In culo l' idea.

Ciao.

[Roberto Ziviani]

Beh, ragazzi...

Visto che in due giorni tutto sembra finire nel nulla, significa che quest è un' altra storia finita a "tarallucci e vino"...

Grazie comunque a tutti per aver almeno preso in considerazione un' idea.
Ciao.

[Tino Veneziano]

[Roberto Ziviani]

... Ne confido, Tino... La speranza è l' ultima a morire (tanto per citare una frase fatta)...

Purtroppo a volte è brutto avere 45 anni con l' entusiasmo di un ventenne.
Beh io sono sempre qui, a disposizione.

Giao e grazie: ti sento molto vicino.

[Tino Veneziano]

[Roberto Ziviani]

Grazie, Tino.

Siamo in quattro: attraverso un altro sito dove ho proposto questa idea, due amici di foto sono disponibili e già pronti a dare una mano. Sono sicuro che anche Giacomo non si tirerà indietro: mi sembra una persona sensibile, nonostante io e lui non ci si esprima sulla stessa lunghezza d' onda.

Ciao.

[roberto.pierangeli]

allestire mostre in genere oltre ad essere dispendioso economicamente lo è anche in termine di risorse umane, risorse che possono essere impegnate in altro modo (sufficentemente dibattuto). Una mostra fotografica è cosa per poche persone di fronte alla vastità del problema, è più la spesa che l'impresa.
Il modo migliore di adoperarsi per gli altri è quello forse involontariamente fatto fino ad ora parlare del problema e coinvolgere tante più persone possibile, le parole viaggiano molto più velocemente delle mostre di qualsiasi genere esse siano, in quanto ai fatti... il problema è qui, noi cittadini possiamo fare la nostra parte, le associazioni la loro ma le istituzioni devono prendersi l'incarico di agire sono loro che hanno i mezzi. Io lavoro in una coperativa sociale e credo in quello che faccio e soprattutto credo nella utilità del servizio che le coperative svolgono sul territorio nonostante i numeroso problemi che siamo quotidianamente costretti ad affrontare primo tra tutti il non riconoscimento della nostra figura professionale. Roberto.
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Roberto Pierangeli