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[Marco Furio Perini]

Dalla galleria la foto di Mario:

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Ci sono immagini che ci conquistano a prima vista, per "affinità", perchè vediamo in esse qualcosa di noi stessi, del nostro vissuto, delle nostre idee sul mondo o più semplicemente del nostro modo di intendere il linguaggio fotografico.
Ce ne sono altre invece che ci attraggono, ci incuriosiscono, ci affascinano proprio perchè ci appaiono diverse, misteriose, lontane dal nostro modo di intendere la fotografia o dalle nostre idee sul senso della vita.
Questa "Tokyo-24" di Mario Gabbarini per quanto mi riguarda appartiene senz'altro al secondo tipo. Un po' perchè Tokyo ed il Giappone mi sono effettivamente sconosciuti, se non attraverso le immagini viste al cinema, alla tv od in fotografia. Ma soprattutto perchè trovo nell'immagine una tale convivenza di elementi palesi e celati, familiari ed oscuri, realisti e fantastici insieme da riuscire a trasmettermi un senso di intrigante quanto gradevole curiosità.
L'ambiente (caffè e nogozio insieme, e chissà cos'altro ancora) sembrerebbe facilmente riconducibile a tipico luogo-simbolo di nuove tendenze giovanili. Ma allora che ci fa quell'uomo vestito da texano, con il cappello da cowboy, con l'impermeabile alla Humphrey Bogart? E con quella mascherina sul volto più da chirurgo che non da ecologista? O quella cravatta in disordine, svolazzante, trafelata, che trasmette un'aria ambigua alla figura, quasi volesse contraddirne la calma palesata dalle mani tenute placidamente in tasca?
O ancora, che ci vuol comunicare quella ragazza orientale che si affaccia allo specchio? vuole essere soltanto immortalata anche lei nel cuore dello scatto, oppure è fortemente incuriosita dall'inquadratura composta dal fotografo, quasi volesse carpirne il segreto?
Confesso che non saprei interpretare questi intrighi reali e figurativi insieme, solo l'autore potrebbe aiutarmi a capirne di più. Ma preferirei di no. Non voglio rompere l'incanto, conoscere gli antefatti di ciò che più mi attrae nella sua misteriosità lieve e sottilmente ironica.
Ho seguito fin dalla prima foto postata questo interessante e personalissimo réportage sulla metropoli giapponese. Ma questa, tra tutte, ha per me qualcosa in più. Ha il fascino della fotografia che, nel suo piccolo, rispecchia il caos insondabile del mondo.
Complimenti Mario.

Marco

[Mario Gabbarini]

Grazie Marco per le belle parole spese su questo scatto.
Il personaggio nella foto è un italiano che ormai vive a Tokyo. Un tipo molto socievole e alquanto stravagante, direi anche simpatico, sempre allegro e pieno di energia. E' lui che ci ha accompagnato in questo posto dove io, le figlie e gli altri del gruppo, ci siamo molto divertiti. E' in questo clima di simpatia e allegria che è nato lo scatto. La signora che si sporge è la donna del "cow boy", quella che ha assistito divertita alle nostre esibizioni.