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Ma le liberatorie...
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Autore Messaggio
Elvira M. Forte



Registrato: 10/01/09 07:59
Messaggi: 243
Residenza: Torino

MessaggioInviato: Dom Mar 15, 2009 6:21 pm    Oggetto: Ma le liberatorie... Rispondi citando

Non so se l'argomento sia già stato affrontato: si tratta della legislazione a proposito del pubblicare fotografie di persone.
Fermo restando che per i minorenni bisgna sempre avere la liberatoria dei genitori, per gli adulti come ci si regola (fatta salva la regola del rispetto della persona, di cui si è già ampiamente parlato)?
Ad esempio, foto prese per strada ad artisti di strada possono essere pubblicate liberamente? Foto prese a manifestazioni pubbliche?
Qualcuno ha idee precise, perché io le ho piuttosto confuse...
Grazie
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Fiorella Lamnidis
STAFF


Registrato: 21/02/07 05:55
Messaggi: 2491
Residenza: Mugello

MessaggioInviato: Dom Mar 15, 2009 6:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Elvira ti lascio questo link a proposito di liberatorie e privacy abbastanza esauriente..:

http://www.fotografi.org/privacy_fotografia.htm
_________________
Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.. (Bresson)
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Elvira M. Forte



Registrato: 10/01/09 07:59
Messaggi: 243
Residenza: Torino

MessaggioInviato: Dom Mar 15, 2009 7:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Fiorella, era proprio quello che mi serviva, lo leggerò con calma.
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Luca Dessena



Registrato: 18/07/08 07:19
Messaggi: 432

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 5:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Rolling Eyes Mi sa che allora un po tutti dobbiamo eliminare qualcosa dalla galleria...
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Willard



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Messaggi: 245

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 11:20 am    Oggetto: Rispondi citando

...non traggo lucro dalle fotografie, non sono un fotografo professionista, ma bensì un fotoamatore.

Ritengo che buona parte delle indicazioni possano essere prese come consiglio, come cautele, come un principio di prudenza.

La correttezza nell'uso del mezzo di ripresa, quanto quello della divulgazione, a mio avviso, non creano mai grane.

Parlo così anche perchè ho un misero portfolio.

Wink

Alessandro
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Agnese Parducci



Registrato: 19/06/08 19:07
Messaggi: 54
Residenza: Viareggio

MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 4:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io mi sono fatta una piccola cultura su questa legge, e Willard anche se non trai lucro dalle tue foto, e non sei un professionista, la legge non fa distinzioni di questo genere, se pubblichi una foto di una persona dove è ben visibile, parlo di un ritratto, in assenza di liberatoria, puoi essere fortunato che la persona non la vede o se lo fa lascia correre, oppure può appellarsi alla legge, e fare causa. Io mi trovo adesso a ricercare delle persone a cui ho fatto delle foto ad un palio per avere da loro la liberatoria per pubblicare le loro foto....come si dice dalle mie parti "meglio aver paura che toccarne"....ciao questa è la mia opinione......
_________________
Hakuna Matata
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Attilia Franchi



Registrato: 20/06/07 13:43
Messaggi: 1290
Residenza: Vigalzoano di Pergine

MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 5:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vi lascio questo stralcio di sintesi di un lavoro molto più ampio, spero vi possa essere di aiuto.
Mama se le persone ritratte da te sono all'interno di una manifestazione pubblica ed il fotogramma comprende parte della manifestazione non necessiti di liberatoria, se invece tu hai fatto un ritratto e non si evince che è all'interno di una manifestazione, allora hai bisogno della liberatoria. Questo è uno dei tanti motivi per cui ad esempio ho smesso di fare ritratti "rubati" per strada, oltre che per un discorso personale. Sempre più mi sembrava di violare la persona.


Un'analisi approfondita della materia del diritto all'immagine, non può
prescindere dalla considerazione dell'articolo 97 della legge 633/1941 il
quale così recita: "Non occorre il consenso della persona ritratta, quando
la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio
pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando
l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla
reputazione od anche al decoro della persona ritrattata".

La disposizione sopra citata introduce importanti deroghe al principio nella
necessità del consenso alla diffusione della propria immagine, sancendo l'
irrilevanza del consenso in ipotesi tassative quali, la notorietà della persona ritratta, le necessità di giustizia o di polizia (foto e riprese avvenute nel corso di processi), gli scopi scientifici, didattici o culturali e le cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

La riproduzione dell'immagine del soggetto famoso è lecita esclusivamente, quando la sua diffusione intenda soddisfare l'interesse pubblico all' informazione o alla conoscenza della sua immagine e non certo quando sia finalizzata all'esclusivo o prevalente scopo della commercializzazione della stessa.

Solo la presenza di prioritarie esigenze di pubblica informazione, rende
lecita la divulgazione dell'immagine del V.I.P. anche in mancanza del suo
consenso e tale esigenza non sussiste certamente nel caso di pubblicazione
dell'immagine in periodici che non perseguono fini di informazione, bensì
sono diretti a soddisfare a fini di lucro, la morbosa curiosità dei lettori
(Pretura di Milano 19-12-1989).

Il significato e la ratio della norma che consente la pubblicazione dell'
immagine del V.I.P. a prescindere dal consenso, è stata nel corso degli anni ampiamente e astutamente travisata da coloro i quali, in una logica
lucrativa senza limiti, hanno camuffato l'intento commerciale e pubblicitario dietro la parvenza di un ipotetico e velleitario diritto all' informazione in riferimento alla conoscenza dell'immagine del soggetto famoso.

La giurisprudenza di legittimità e di merito è dovuta più volte intervenire
nel corso degli anni, per fronteggiare questa crescente tendenza ad abusare
dell'utilizzo dell'immagine altrui, attraverso subdoli ed astuti accorgimenti diretti ad eludere l'applicazione della normativa in vigore e soprattutto a mistificare la ratio dell'articolo 97 della legge sulla protezione del diritto di autore.

Il criterio interpretativo che deve sovrintendere all'esame del comportamento del soggetto che utilizza l'immagine altrui, è quello della
prevalenza dello scopo informativo rispetto a quello lucrativo. Solo in
questo modo e smascherando ogni astuto accorgimento che viene utilizzato al fine di alterare il significato dell'articolo 97 della legge 633/1941 che si riuscirà in futuro ad evitare la sempre più crescente tendenza ad utilizzare a fini commerciali e pubblicitari, l'immagine del soggetto famoso, facendosi scudo con inesistenti esigenze di diritto all'informazione.

L'esposizione o la pubblicazione dell'immagine altrui è abusiva, non solo
quando avvenga senza il consenso della persona o senza il concorso della
altre circostanze previste come idonee ad escludere la tutela del diritto
alla riservatezza, ma anche quando, pur ricorrendo quel consenso o quelle
circostanze, sia tale da arrecare pregiudizio all'onore, alla reputazione o
al decoro della persona medesima.

Avv. Matteo Santini
_________________
"Conservate sempre un vetro rotto nel vostro mondo ben protetto, così da poter sentire i lamenti che vengono dal di fuori."
Abbè Pierre.
_______________________________________
Il mio nuovo sito www.attiliafranchi.eu
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Antonio Scotto Quacquaro



Registrato: 01/05/09 20:13
Messaggi: 49
Residenza: Lecce - Italy

MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 5:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Interessante e completo il link proposto da Fiorella.
Esaustivo il post di Attilia.
Ora, mi domando, dovendo chiedere ed ottenere una liberatoria di uno scatto che, ad esempio, ritrae un primo piano di una persona fotografata per strada (ma si tratta di un primo piano), esiste un modulo "sicuro" di cui portarsi sempre dietro qualche copia da far firmare allo sconosciuto protagonista del nostro scatto?
In caso contrario, come consigliano di compilarlo gli esperti di MM?
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Agnese Parducci



Registrato: 19/06/08 19:07
Messaggi: 54
Residenza: Viareggio

MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 7:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Attilia i miei sono ritratti solo delle persone, non si capisce che sono in una manifestazione pubblica, è per quello che sto cercando di avere le liberatorie, se fosserò nel contesto generale della manifestazione so che andrebbero bene......per rispondere ad antonio esiste un fax simile della così chiamata "liberatoria", in quella che trovai io diceva pure che si dovrebbe dare un compenso monetario alla persona che fotografiamo.....ciao
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Hakuna Matata
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Willard



Registrato: 04/02/07 11:51
Messaggi: 245

MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 10:50 am    Oggetto: Rispondi citando

Qua un esempio di liberatoria...

http://www.fotochepassione.com/liberatoria-esempio.htm

Vorrei che si focalizzasse bene il problema.
Chi può avere problemi di sorte sono i professionisti. Non è un caso che il ginepraio legislativo postato sia da Fiorella che da Attilia è rivolto a problematiche da chi ricava denaro ( per dirlo terra terra ).

Non sono un professionista, scatto una fotografia ad una persona in cui non ledo la sua immagine e dignità, la pubblico con evidenti intenti artistici ( mostre o riviste specializzate di arte e/o fotografia - al limite pure ad un concorso fotografico ), voglio vedere quale Giudice ( perchè alla fin fine spetta sempre al Giudice entrare nello specifico della questione ) possa trovare valide eventuali rimostranze o "danni".

Vedo alcune vetrine di fotografi che a mo' di esempio espongono le loro prodezze di ritratto per le carte d'identità o di matrimoni. Secondo voi, nel cassetto del negozio ci sono le liberatorie per iscritto?

Dimenticavo un particolare nel link indicato da Fiorella si dice quali sono gli ambienti in cui non si può fotografare: uno fra questi è la stazione ferroviaria. In realtà non è vero. Non esiste alcuna legge in proposito. C'è una disposizione, per esempio e a ricordo, del 1961/2 delle Ferrovie che permette di fare le fotografie in stazione accompagnati dal personale ferroviario...successivamente credo negli anni 80 una successiva circolare permette lo scatto tranquillo senza il personale ferroviario...per chi volesse avere certezze ( la mia memoria potrebbe essere fallace ) basta usare google...troverete pure il divieto originario che risale credo agli anni '20 '30 superato, come detto nel dopoguerra.

Bisogna rispettare il prossimo, ma anche farsi rispettare. Il giorno dopo il raduno di Vernazza ero nei pressi del pontile strafotografato di Pietrasanta ( grazie Francesco per la dritta e indicazione! ). Ero attirato dalle curve di alcune panchine particolari. Ho montato un fish eye ed ho iniziato a cercare una inquadratura che mi piacesse. Un signore a voce alta mi ha detto: " NO! NO! Non voglio essere fotografato! Non faccia la fotografia! " Io ho semplicemente detto: " Non si preoccupi: sto fotografando tutt'altro e, se mi permette, lei non rientra di certo nei miei canoni di bellezza. Stia pure tranquillo " e ho proseguito nel mio daffare indisturbato.

Wink
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Paolo Cardone



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MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 11:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Willard ha scritto:
Qua un esempio di liberatoria...

http://www.fotochepassione.com/liberatoria-esempio.htm

Vorrei che si focalizzasse bene il problema.
Chi può avere problemi di sorte sono i professionisti. Non è un caso che il ginepraio legislativo postato sia da Fiorella che da Attilia è rivolto a problematiche da chi ricava denaro ( per dirlo terra terra ).

Non sono un professionista, scatto una fotografia ad una persona in cui non ledo la sua immagine e dignità, la pubblico con evidenti intenti artistici ( mostre o riviste specializzate di arte e/o fotografia - al limite pure ad un concorso fotografico ), voglio vedere quale Giudice ( perchè alla fin fine spetta sempre al Giudice entrare nello specifico della questione ) possa trovare valide eventuali rimostranze o "danni".

Vedo alcune vetrine di fotografi che a mo' di esempio espongono le loro prodezze di ritratto per le carte d'identità o di matrimoni. Secondo voi, nel cassetto del negozio ci sono le liberatorie per iscritto?

Dimenticavo un particolare nel link indicato da Fiorella si dice quali sono gli ambienti in cui non si può fotografare: uno fra questi è la stazione ferroviaria. In realtà non è vero. Non esiste alcuna legge in proposito. C'è una disposizione, per esempio e a ricordo, del 1961/2 delle Ferrovie che permette di fare le fotografie in stazione accompagnati dal personale ferroviario...successivamente credo negli anni 80 una successiva circolare permette lo scatto tranquillo senza il personale ferroviario...per chi volesse avere certezze ( la mia memoria potrebbe essere fallace ) basta usare google...troverete pure il divieto originario che risale credo agli anni '20 '30 superato, come detto nel dopoguerra.

Bisogna rispettare il prossimo, ma anche farsi rispettare. Il giorno dopo il raduno di Vernazza ero nei pressi del pontile strafotografato di Pietrasanta ( grazie Francesco per la dritta e indicazione! ). Ero attirato dalle curve di alcune panchine particolari. Ho montato un fish eye ed ho iniziato a cercare una inquadratura che mi piacesse. Un signore a voce alta mi ha detto: " NO! NO! Non voglio essere fotografato! Non faccia la fotografia! " Io ho semplicemente detto: " Non si preoccupi: sto fotografando tutt'altro e, se mi permette, lei non rientra di certo nei miei canoni di bellezza. Stia pure tranquillo " e ho proseguito nel mio daffare indisturbato.

Wink

Io credo che pubblicare fotografie dove una persona che si distindue e che anzi in questa fotografia ha un carattere di "prevalenza' rispetto al resto, si, bisogna avere la liberatoria, comunque sia.
Che poi la persona non fa nulla se la vede pubblicata e' perche' alla fine gli piace la fotografia.
Se la vedesse usata in una campagna stampa allora giustamente ne chiederebbe i diritti anche a ricorrere ad un avvocato.
Ma se la persona nella tua foto "artistica" si vede brutta, o lesiva alla sua dignita', stai tranquillo che convinci facilmente i giudici.
Per quanto mi riguarda devo dire che io non ho nulla di scritto, ho diverse fotografie nel mio sito di persone ritratte, matrimoni compresi.
E' stato sempre un accordo verbale, io sottopongo le foto che "mi piacerebbe" pubblicare e loro, sono liberi di accettare o meno.
Devo dire che finora, fortunatamente mi hanno sempre ringraziato.
A parte le foto tolte di coppie sposate e poi subito separate.
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Agnese Parducci



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MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 12:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

willard mi dispiace contraddirti ma la legge è rivolta a tutti, non solo ai professionisti, comunque ognuno è libero di agire a modo proprio.....a suo rischio e pericolo.....io agisco rispettando la legge.....non mi voglio ritrovare a dei problemi......
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Willard



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MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 12:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Eppure io agisco rispettando la legge.

Sai devo trovare anche chi, come controparte, sia una persona molto abile nel dimostare, a rigore di legge, il brutto e la lesione subita. E qui ritorno alla discrezionalità del Giudice che, come in tutti i campi salvo rare eccezioni, hanno una buona cultura generale...( non li fai fessi tanto facilmente per capirci )

Una campagna stampa o pubblicitaria ( che hanno degli ovvi ritorni economici o ideologici ) non rientrano ovviamente in quello che avevo esposto sopra.

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Agnese Parducci



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MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 1:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per la legge tu puoi scattare qualsiasi immagine, a qualsiasi persona, poi le prendi le metti sul tuo pc e stop....se vuoi pubblicare la foto, cioè esporla ad una mostra, mandarla ad un concorso, o metterla su internet, per la legge tu devi avere il consenso della persona ritratta, se è un adulto e per i minorenni di tutti e due i genitori, se non lo fai non agisci rispettando la legge. Questo è quello che spiega la legge nella teoria, poi nella pratica, come in ogni cosa, in pochi hanno la liberatoria tra le mani, ma se l' immagine viene vista dalla persona ritratta, può non venirti a dire niente, anche perchè in pochi conoscono la legge, ma può anche venirti a dire qualcosa, e davanti ad un giudice ha ragione lei......poi la scelta è tua di pubblicare o no, qui stiamo parlando di quello che dice la legge......anzi ripeto, sulla liberatoria, c' è pure scritto che tu dovresti pagare una somma di denaro alla persona ritratta.....
_________________
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Paolo Cardone



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MessaggioInviato: Ven Mag 08, 2009 2:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

mama72 ha scritto:
Per la legge tu puoi scattare qualsiasi immagine, a qualsiasi persona, poi le prendi le metti sul tuo pc e stop....se vuoi pubblicare la foto, cioè esporla ad una mostra, mandarla ad un concorso, o metterla su internet, per la legge tu devi avere il consenso della persona ritratta, se è un adulto e per i minorenni di tutti e due i genitori, se non lo fai non agisci rispettando la legge. Questo è quello che spiega la legge nella teoria, poi nella pratica, come in ogni cosa, in pochi hanno la liberatoria tra le mani, ma se l' immagine viene vista dalla persona ritratta, può non venirti a dire niente, anche perchè in pochi conoscono la legge, ma può anche venirti a dire qualcosa, e davanti ad un giudice ha ragione lei......poi la scelta è tua di pubblicare o no, qui stiamo parlando di quello che dice la legge......anzi ripeto, sulla liberatoria, c' è pure scritto che tu dovresti pagare una somma di denaro alla persona ritratta.....


Il fatto di doverla pagare sulla liberatoria di cui parli lo si mette per chiarezza, ma la cosa non e' assolutamente dovuta, e' un accordo tra le parti.
Chiaro che se c'e', si mette, se non c'e' si scrive che il tutto e' stato fatto in maniera gratuita.
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