sembra la locandina dei vecchi cinema della nostra infanzia, quei cinema cari anche a Tornatore , presenti anche in Baaria . Se l'hai visto poi ci scambiamo le impressioni sul forum. Ciao.
Si ... cinema Aurora è molto diffuso dappertutto , bella la locandina che come dice Margherita ricorda davvero gli anni della nostra infanzia , locandine dell'unico cinema in paese ... ricordo che conoscevo l'operatore addetto alla proiezione che spesso mi faceva stare con lui , e mi faceva cambiare i carboncini che sembravano delle matite ricoperte di metallo color rame che con l'arco creavano la luce per proiettare la pellicola ... bella ed emotive per me.
Anche io conoscevo bene l'operatore (era il mio papà ) , stavo spesso nella cabina di proiezione con lui , cambiavo i carboncini, li avvicinavo quando, consumandosi, aumentava la distanza tra le due punte e rischiava di rompere l'arco (urla e fischi in sala) , aiutavo a riparare la pellicola quando questa ri rompeva, riavvolgevo le bobine (le pizze) ecc.
Nella sua semplicità , con quelle note fatte a mano, questa foto ricorda davvero quei piccoli cine di paese della mia adolescenza.
Con questa foto di Marco , anche se era cinema Italia e non Aurora, e le parole di Mimmo, sono riaffiorate emozioni e ricordi di un papà che non c'è più da tanti anni. D'altronde a cosa serve la fotografia se non a trasmettere emozioni e spesso anche a scatenare ricordi?
Da appassionata di cinema non posso che apprezzare :-D
(Gilberto, che bella testimonianza, la tua. Credo che la tua infanzia in cabina di proiezione susciti ammirazione e benevola invidia in molti di noi :-))
mi ricorda un cineclub di Zurigo che frequentavo spesso, un po' perche` era vicino a casa, un po' perche` dava sempre delle retrospettive molto interessanti e anche perche` costava poco :-)
Grazie... mi fa particolarmente piacere che abbiate compreso appieno e condiviso ciò che mi ha spinto a scattare ed a mostrare questa immagine.
Ancora non l'ho visto Margherita, ma mi propongo di farlo non appena avrò un pomeriggio completamente libero.
Giberto, la tua testimonianza di vita davvero vissuta "dentro" il mondo del cinema di periferia è più emozionante della foto stessa ;-) Ciao a tutti, grazie ancora.
Marco con pochi elementi hai saputo tirar fuori una bellissima foto; credo che la scritta "cinema Aurora" cosi' segnata dal tempo sia la forza trainante dello scatto. E poi sa di genuino, di quei cinema con le sedie di legno, non i mega multisala di oggi.
Concludo con il dire che le testimonianze sia di Mimmo e di Gilberto mi han fatto venire i brividi.
Fabio.
La testimonianza di Mimmo mi era sfuggita porca miseria... Sembra anch'essa proprio quella del piccolo Toto' di "Nuovo cinema Paradiso"... !
Grazie anche a Gianni e Fabio, ciao
L'habitat,o se preferiamo,lo scenario da te ripreso dall'apparenza austera,grazie o a causa degli elementi schietti e spartani presente in essa,fanno si di rimandarci con la memoria a quegli squallidi anni 50'.L'austerità della parete in cui è attaccato il manifesto,nonchè quella scialba scrittura scritta alla meno peggio,con piccoli pezzini per aggiungere informazioni sullo spettacolo,non di meno quell'appropriato B/N ,concorrono a rafforzare l'idea suggerita dal cartellone,nonchè dalla storia e dalla trama del film.Dico ciò,poichè per ben due ore e quanranta sono stato attaccato allo schermo per sorbire lo svolgersi dei vari eventi.
Onestamente quello chew deturpa,un po la scena è quel tubo usato per il passaggio dei cavi elettrici.
Ancora grazie...
Orazio, il tubo ho voluto inserirlo proprio per aumentare il senso di precarietà al tutto, come giustamente hai osservato sugli altri elementi dell'immagine. Sono però d'accordo sul fatto che è proprio brutto da vedersi... :-D Ciao
Bellissima e molto evocativa. Chi non è mai entrato in un Cinema Aurora?... Un b/n davvero bello e un sapore d'altri tempi che stringe il cuore.
Complimenti
Mimmo
Nella sua semplicità , con quelle note fatte a mano, questa foto ricorda davvero quei piccoli cine di paese della mia adolescenza.
Con questa foto di Marco , anche se era cinema Italia e non Aurora, e le parole di Mimmo, sono riaffiorate emozioni e ricordi di un papà che non c'è più da tanti anni. D'altronde a cosa serve la fotografia se non a trasmettere emozioni e spesso anche a scatenare ricordi?
(Gilberto, che bella testimonianza, la tua. Credo che la tua infanzia in cabina di proiezione susciti ammirazione e benevola invidia in molti di noi :-))
Ancora non l'ho visto Margherita, ma mi propongo di farlo non appena avrò un pomeriggio completamente libero.
Giberto, la tua testimonianza di vita davvero vissuta "dentro" il mondo del cinema di periferia è più emozionante della foto stessa ;-) Ciao a tutti, grazie ancora.
Ora solo odore di plastica e pop corn...
Bella :-D
Concludo con il dire che le testimonianze sia di Mimmo e di Gilberto mi han fatto venire i brividi.
Fabio.
Grazie anche a Gianni e Fabio, ciao
Onestamente quello chew deturpa,un po la scena è quel tubo usato per il passaggio dei cavi elettrici.
Orazio, il tubo ho voluto inserirlo proprio per aumentare il senso di precarietà al tutto, come giustamente hai osservato sugli altri elementi dell'immagine. Sono però d'accordo sul fatto che è proprio brutto da vedersi... :-D Ciao
Complimenti