Ps. Un piccolo consiglio che mi sento di dare, un po a tutti, anche a me stesso è che prima di fare gli "artisti" sarebbe bene fare un po' gli artigiani.
Ciao Giacomo (posso darti del tu?), grazie per il tuo… come lo definisco: commento/creativo, saggia/stroncatura o semplicemente un tuo modo di presentarti… premetto di non sentirmi affatto un’artista, ma un artigiano si.
Quello che dici è vero, prima di realizzare qualcosa, qualsiasi cosa, bisogna studiare, bisogna imparare la tecnica, bisogna sviscerare l’argomento fin nei particolari più nascosti… poi quanto ci si sente padroni della tecnica, si può stravolgerla… si può dare voce alle proprie idee, al proprio sentire, partendo dalla propria cultura, dalla propria sensibilità … il risultato sarà un manufatto che potrà piacere o non piacere, ma io rivendicherò sempre la mia creazione, come risultato del mio sentire, frutto di onestà pratica ed intellettuale… Angelo Zzaven.
p.s. Sono lieto di averti alleviato qualche rimorso di coscienza.
Per me il tuo modo di esprimerti corre il rischio di venire interpretato come una shakerata di fotocamera a casaccio.
Invece credo che sia il "tuo stile" non facile da apprezzare e interpretare. Non si tratta di una macro ad esempio in cui tutto deve essere perfettamente nitido e a fuoco. La creatività paga lo scotto della soggettività . E qui nessuno può imporre negare che molti fotografi siano di difficile lettura. Serve una chiave di lettura. Poi subentrano i gusti personali. Saviozzi ha in gran parte ragione, ma io come sai già , ti apprezzo così.
cit. "tuo stile" diciamo lo stile di Giacomelli....Cicchinè....e altri tre o 400 fotografi più o meno noti va! :-) Potrebbe anche essere lo "stile" di mio nonno con il tremens :-) Poi vero che tutto è soggettivo...ed io l'ho affermato all'inizio si tratta di opinioni. Ma prendiamo il caso di Picasso. Secondo voi serebbe stato lo stesso con soltanto il cubismo? O forse avrebbe inventato il cubismo senza i periodi rosa e azzurro? Con ciò non voglio dire che l'autore di questa foto sia privo di tecnica, lo ripeto...non ho visto altro che quello qui postato. Ma presa solo la produzione che ha postato su MM io "leggo" uno "stile" che è tutt'altro che originale ma si spinge verso un genere e un riferimento preciso che oltre che essere già percorso da altri rischia di essere "sterile" e difficilmente collocabile senza una forte base tecnica alle spalle. Tutto qui.
Complimenti.
Buon anno
Partiamo dal presupposto che per essere "artisti" non basta prendere una tela, un pennello, un qualsiasi colore e imbrattare . Se così fosse qualsiasi persona sarebbe capace di fare quadri astratti degli di nota oppure avrebbero ragione gli stolti che dicono delle opere di Fontana: "ma che ci vuole a fare un taglio su una tela? O una serie di buchi" ignorando che quelli sono i "concetti spaziali". Detto ciò sono dell'opinione che non basta prendere una macchina fotografica per essere "fotografi". Altrimenti avrebbero ragione chi dice che ci vuole a fare delle foto come Giacomelli o Cicchiné? Basta prendere sciagattare un po la macchina...strapazzarla...gridare simsalabim...e oplà ...Con il cavolo! Non funziona così...ci vuole tecnica, tanta tecnica per stravolgere le regole. Altrimenti si "gioca" a prenderci per il sedere. In fede Giacomo Saviozzi.
Ps. Un piccolo consiglio che mi sento di dare, un po a tutti, anche a me stesso è che prima di fare gli "artisti" sarebbe bene fare un po' gli artigiani.
Quello che dici è vero, prima di realizzare qualcosa, qualsiasi cosa, bisogna studiare, bisogna imparare la tecnica, bisogna sviscerare l’argomento fin nei particolari più nascosti… poi quanto ci si sente padroni della tecnica, si può stravolgerla… si può dare voce alle proprie idee, al proprio sentire, partendo dalla propria cultura, dalla propria sensibilità … il risultato sarà un manufatto che potrà piacere o non piacere, ma io rivendicherò sempre la mia creazione, come risultato del mio sentire, frutto di onestà pratica ed intellettuale… Angelo Zzaven.
p.s. Sono lieto di averti alleviato qualche rimorso di coscienza.
Invece credo che sia il "tuo stile" non facile da apprezzare e interpretare. Non si tratta di una macro ad esempio in cui tutto deve essere perfettamente nitido e a fuoco. La creatività paga lo scotto della soggettività . E qui nessuno può imporre negare che molti fotografi siano di difficile lettura. Serve una chiave di lettura. Poi subentrano i gusti personali. Saviozzi ha in gran parte ragione, ma io come sai già , ti apprezzo così.
un po' quello che succede con tutte le correnti, vedi anche il futurismo, per citarne un'altra.
Sostenere che chi si avvicina a una forma espressiva già sperimentata da altri sta compiendo una cosa sconveniente, o addirittura un plagio, è un errore, ed è la Storia dell'arte ad insegnarcelo.
Nel nostro piccolo, poi, dovremmo utilizzare una certa dose di umiltà , considerando che stiamo qui perché balbettiamo fotograficamente, e ci scambiamo "esercitazioni" per avere giudizi e consigli, e non certo stroncature da critici dell'arte verso artisti affermati.