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La neve fuori
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Full screen
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La fotografia spesso è la storia bloccata in un attimo privato che così diventa eterno e pubblico.
Ma questo stesso attimo fissato per sempre diventa a sua volta una storia, raccontata attraverso tutto quello che viene compreso nel fotogramma. Sta in chi guarda leggerne i risvolti, apprezzarne le emozioni rivelate, ma soprattutto sta a chi fotografa riuscire a far sì che un semplice attimo di vita diventi una vita in un attimo.
Questa per lo più è una dote innata, che si può affinare, migliorare, ma difficilmente si riesce ad imparare. Si deve avere una sensibilità superiore alla media, un senso della poesia innato, quasi inconsapevole, un animo disposto a cogliere le altrui sensibilità ed anche una certa dose di prontezza di riflessi a catturare certe scene per la strada.
Un aspetto da tenere presente è anche la tecnica che supporta ed esalta certi tipi di scatti, riducendo gli errori al minimo e togliendo ogni disturbo dal fotogramma, nonché facendo prendere decisioni immediate sulla migliore composizione. Un carpe diem, insomma, che deve essere sostenuto dalla tecnica, altrimenti rimarrà certo una buona foto, molto valida sotto l'aspetto emotivo, ma non sarà mai un'ottima fotografia o un capolavoro.
La foto di oggi racchiude tutte queste doti. Il nostro buon Furio possiede tutte le caratteristiche giuste appena elencate e nel suo portfolio raccoglie molti di questi scatti rapinati dal cuore, prima che dagli occhi e poi dal mezzo, sia esso digitale che analogico.
In questa foto che sembra senza tempo si apprezza la sensibilità ed il piacere della poesia, del racconto da parte dell'autore e si apprezza anche la tecnica e la sua capacità di "vedere" la foto. Me lo immagino a passeggio in un paesino con la sua macchina fotografica al collo (analogica prima e digitale poi) che osserva in qua e in là le viuzze che percorre col suo passo dondolante ed il suo contagioso sorriso. Si blocca. Afferra veloce la fotocamera, la punta, guarda nel mirino, la gira in verticale, smanetta sulla messa a fuoco se ha la Yashica, guarda i dati nel mirino, soprattutto per controllare che il tempo non sia troppo lungo, sposta leggermente la mira per centrare la finestra nel fotogramma, fa un passo indietro ed uno a sinistra per centrare bene senza linee storte... Click!
Furio non fa quasi mai un secondo scatto, neppure con la digitale, troppo abituato alla parsimonia della pellicola, la ponderatezza dell'era analogica, la saggezza dei fotografi antichi.
Così noi adesso possiamo leggere questa sua poesia, questo suo racconto concentrato in un attimo che lui ha reso eterno. Questa foto narra delle stagioni e metaforicamente della vita. La neve fuori sta a significare che siamo in inverno, nell'ultima stagione dell'anno e la vecchia signora affacciata ci ricorda dell'ultima stagione dell'uomo. Di giorni riempiti dai ricordi, lo sguardo perso oltre la finestra; dalla impossibilità di muoversi come si vorrebbe, la neve fuori; dalla fatica del vivere, il respiro condensato sui vetri; della inelluttabilià di tutto ciò che ci aspetta (se saremo fortunati), la cornice della finestra e le pareti che circondano ed opprimono il personaggio ed infine la infinita piccolezza dell'uomo e la sua assoluta impotenza di fronte al destino, posizione e grandezza del soggetto rispetto al resto della inquadratura.
Questa la mia lettura e penso che tutti possiate condividerla, segno questo della grande forza comunicativa di questa bella fotografia, una fotografia parlante, come qualcuno ha detto nei commenti. Una fotografia che ci accomuna nella facile lettura, nella pulizia dell'immagine e nell'inequivocabile messaggio, direi poetico, che lascia trapelare a chiare lettere per chiunque si soffermi a guardarla ed ammirarla.
Alberto Gianfranco Baccelli
(bagdesign)
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bravo ,
ciao , franco
complimenti :-o
Tutto vero quello che dici, e usare costantemente la mia yaschica, anche se non e' questo il caso, mi ha insegnato a essere parsimonioso sia con gli scatti che a ponderare meglio cosa scattare e cosa no, prendermi del tempo, studiare lo scatto e comporlo al meglio prima del fatidico click!
e soprattutto ad essere piu' critico davanti ai miei lavori :-) mille grazie ancora a te e a tutti gli amici passati nuovamente sotto questo scatto.
Grazie a tutti! :-)
Giovanni.