|
===============================================
Ecco un’esempio di formato ben utilizzato, usare il formato quadrato, vuol dire non avere aiuti, è un formato neutro da usare solo se la foto è valida, allora l’occhio è più propenso a guardare, ha gustarsi l’intera immagine, senza l’intervento del dinamico verticale, o del pacifico orizzontale……..
Mi piace la risposta di Simona, alla domanda se la foto è genuina, oppure se c’è un’intervento in post, poteva benissimo rispondere la prima, invece ha dato la vera versione, cioè che c’è stato un’intervento con PS, per creare l’effetto vetro bagnato, effetto ben dosato, e con il suo scopo ben preciso.
C’è solo da aprire una parentesi, giusto o non giusto, le correnti di pensiero sono tante, ma si dividono principalmente in due, i puristi, e gli smanettoni di PS, ora, io faccio una mia considerazione, diciamo moderna, o meglio attuale, siamo ormai entrati di diritto nell’era digitale, una fotografia pura ha senz’altro il fascino di essere una immagine pensata e costruita solo con la mente, l’occhio e la fotocamera, ma se il risultato, di una manipolazione leggera, come nel nostro caso, riesce a dare più pathos, dare una marcia in più all’immagine, perché non farla, oltretutto, c’è da sottolineare, che un’intervento leggero, dosato, e senz’altro migliorativo, è segno di possedere un’occhio creativo a posteriori dell’immagine, in poche parole di saper guardare una fotografia finita e capire che un piccolo intervento, la può far salire di qualità , sia visiva che di contenuto, senza snaturare la sua vera identità , e allora ben vengano questi interventi, ma fatti bene, e non invasivi, se no meglio lasciar perdere!
Quindi, secondo il mio modesto giudizio, è stato ottenuto una bella cosa con un piccolo intervento, il musicista senza bollicine, avrebbe avuto tutto un altro impatto, qui invece, si legge, una vera e propria fuga, le goccioline fanno pensare ad un piccolo concerto da strada, di quelli che si vedono spesso nelle piazze delle città , soggetti a tutte le intemperie, e sembra proprio che stia scappando!
Un risultato di contenuto di buon livello, come di livello elevato è il decrescere, del nero, dal basso verso l’alto, per finire ad un chiarore molto inteso, un bianco senz’altro bruciato, che fa al nostro caso, sta scappando dal nero della pioggia, per andare verso la luce, con la speranza di poter continuare a suonare il suo strumento!
Sicuramente siamo davanti ad una fotografia che non può lasciare indifferente chi la guarda, non esente da errori tecnici, ho esaltato le due estremità , il bianco e il nero, che segnano un cammino, il musicista, poteva essere migliore come resa, magari lavorando proprio in post, con lo strumento scherma/brucia, ma sono dettagli, questa è una fotografi che la inserisco in quelle “colte al volo” con un’aggiunta artificiale, fatta ad hoc, e questa categoria di immagini non devono essere perfette tecnicamente,ma devono smuovere le emozioni, o almeno destare un forte interesse!
Un piccolo appunto lo voglio fare sul discorso “foto artistica”, bhe, Simona, questa è una parola grossa, per 2 motivi fondamentali, il primo, di foto artistiche ce ne sono veramente poche, sono quelle che non hanno paura del tempo, ed ancora oggi dopo anni ed anni continuiamo ad ammirare, fotografie di Bresson, Adams, e tanti altri, ma anche loro non hanno un patrimonio elevato di foto artistiche nel vero senso della parola, il secondo motivo non è un mio pensiero, purtroppo è uno scontro che vive in palazzi più alti di me, l’arte è una cosa ben definita, e comprende pittori, scultori, e poco di più, tant’è vero che la fotografia, viene chiamata, al massimo, arte visiva, ecco, qui scaturisce il dilemma, perché sul fatto che sia un’arte visiva, nessuno ha da dire nulla, se la paragoniamo alla “vera” arte, scoppiano di quelle discussioni che non hai idea, io da sempre ho la mia idea, per me la fotografia, è il parente povero dell’arte, e sotto sotto, un po’ di vena artistica ci vuole, per fare delle belle fotografie, ancor di più per intervenire in post, adeguatamente, senza snaturare l’immagine!
Per me hai fatto una bella cosina, sia nella fase di scatto, che nella fase di post, e penso che hai da andare fiera di questa immagine, e ti faccio i miei piĂą sinceri complimenti!
Colgo l’occasione, visto che questa è la recensione di Natale, per fare gli auguri a tutti, ma proprio tutti, ricordando, a tutti, che Natale, viene una volta l’anno, ma forse sarebbe meglio ricordare più spesso, magari anche quando è caldo d’estate, e il Natale molto lontano, di essere più buoni, più comprensivi, senza aspettare il 25 dicembre, per scambiarsi dei convenevoli, dimenticando dopo un minuto, quello che abbiamo detto, gli auguri che abbiamo fatto, aspettando la fine delle feste, per continuare nella solita arida vita di sempre, fateci un pensiero a questo, non serve a nulla la bontà natalizia, come andare alla messa la notte di Natale, quando non ci si è mai stati tutto l’anno, chi è religioso, ci deve andare sempre, chi è onesto lo deve fare tutto l’anno, lo so, probabilmente sono parole che si perderanno in qualche piega del web, ma non credo alle smancerie natalizie, credo ad un cammino equilibrato tutto l’anno……e rinnovabile……………….
AUGURI, auguri tuttol’anno………………………………………..
Riccardo Corsini
A.G. Valentina Perrone
|
|
Giulia.. :-o
Roberto, sono andata a riguardarla in originale, credo anchio che a te sarebbe piaciuta molto di più senza post.....io però inseguivo un altra suggestione. Grazie cmq.. :-o
Anzi, rasenta la perfezione ai miei occhi per cui, non fosse stata una post applicata, sarebbe stata una scena preparata a lungo e molto bene.
La suggesione funziona benissimo, complimenti sinceri.
Ho provato un qualche cosa che da un pò di tempo non sentivo quardando una foto. Non posso che segnalarla.:-o :-o
Chiara
e la foto mi piace assaje assaje!
Brava!! ;-)
E infinitamente grazie a tutti voi.... :-o
ciaooo
Chiara
Ciao. :-D
Nico
Se sia un peccato non ti so dire...io credo sia un peccato non dichiararlo, ma se il gioco è a carte scoperte non ci vedo moltivo di rammarico....
Grazie cmq.. :-o
non volermene, ma io la penso abbastanza come Mirto, o meglio, secondo me bisognerebbe stare attenti a spendere il concetto di "fotografia artistica" per un immagine che proprio grazie alla post, con la fotografia ha oramai poco a che vedere.
Intendiamoci: resta comunque un'ottima immagine.
:-D
Alberto
Il punto era un altro..."peccato che sia un fotomontaggio"...non capisco, se avesse piovuto davvero ci sarebbe stata piĂą nobiltĂ nell'immagine? Avrebbe cambiato qualcosa nel peso suggestivo dello scatto?
Secondo me avrebbe reso lo scatto una Foto e non un'immagine. Credo che la differenza, in larga misura sia quella.
E' una diatriba vecchia come la fotografia, ci sono sempre stati i sostenitori dei fotomontaggi ed i detrattori. Il digitale ha reso la linea di confine tra immagine (derivata da un fotomontaggio) e Fotografia (per intenderci, derivata dalla stampa del negativo) ben piĂą labile di prima.
Personalmente, penso che la fotografia, per diretta derivazione del termine stesso, sia ottenere una foto direttamente dalla stampa del negativo. Forse sbagliando, tendo ad attribuire un piĂą grande valore ad uno scatto "genuino" piuttosto che ad uno figlio di un grande lavoro di postproduzione (come il "fotomontaggio").
Non so, sarĂ che io ho fatto tanto analogico, e ancora ne faccio, ma credo che montare le scene come in questo caso, abbia un peso anche dal punto di vista della resa concettuale dello scatto.
:-D
Alberto
Ciao a tutti
Chiara
Nico
Grazie per la dettagliata analisi e gli apprezzamenti espressi :-o
La fotografia, come un pennello o uno scalpello, è un mezzo al servizio della creatività , del talento, del senso estetico e della sensibilità ….di chi fa e di chi guarda.
Così come la pittura o la scultura, essa è espressione del suo tempo.
Come la pittura o la scultura ha avuto un suo percorso evolutivo.
Come ogni forma d’arte aspira ad esprimere la verità , ma a volte anche la bellezza, il dolore, l’orrore.
Come qualunque altra forma di espressione artistica descrive spesso ciò che è fuori, ma ancor piu spesso cio che è dentro.
Essa è un riflesso della realtà , ma nasce in primis dall’idea e si manifesta attraverso un proprio linguaggio, fatto di regole e tecniche fatte per essere si seguite, ma in fondo sempre in speranzosa attesa di essere stravolte e riscritte da un nuovo genio creativo.
E’ vero, come è stato scritto (evidentemente da un uomo…) che la fotografia è una femmina, di quelle, purtroppo, che vanno con tutti.
Non ha un suo ruolo ben definito, serve a molte cose, forse troppe e quindi, per questo c’è ancora chi si ostina a giustificare la propria prevenzione dietro discorsi quali la replicabilità dell’opera, la fruizione di massa, i soggetti nobili o meno, la relativa facilità d’approccio pratico.
Come se Man Ray, Duchamp, Andy Warhol, la cultura Dada o Pop…non fossero mai esistiti…
Come se l’immagine dell’uomo sulla luna, il video dell’11 settembre o il volto di Che Guevara sulle magliette non avessero per milioni di persone la stessa riconoscibilità della Gioconda, non costituissero un altrettanto valido corredo culturale o vissuto emotivo…
La prima domanda che di solito faccio ai miei alunni è: cos’è un opera d’arte?
La definizione da dizionario recita:
“Un’ opera d’arte, a qualsiasi tempo o luogo appartiene, è una espressione che nasce dalla creatività e dalla sensibilità di un autore. In essa c’è tutto il mondo dell’artista, la sua cultura, la società in cui vive, il suo momento storico, ma essa rappresenta anche un messaggio universale che supera il tempo e il luogo in cui viene creata.”
Tenendo questa frase come buona non sono tanto sicura che descriva svariate opere appartenenti ad arti cosi dette “maggiori”, ma sono certa che è perfetta per molte delle immagini fotografiche o fotogrammi che costituiscono il mio patrimonio culturale, immaginario e la mia memoria. E che condivido con molti.
E non posso credere che questo non abbia un valore.
Lascio ai critici d’arte, ai filosofi e agli intellettuali il compito di stabilire cosa è dentro o fuori da un concetto di arte spesso elitario e incomprensibile, che ha perso anche il valore originario di ricerca del bello inteso come piacere degli occhi e appagamento dell’anima.
Io faccio fotografie, a volte passabili, molto più spesso indegne, ma questo è cio che amo fare e se non altro per
coerenza non posso essere d'accordo con coloro che tengono Leonardo e scartano Bresson...
E' un loro limite,...nel mio mondo grazie a Dio c'è spazio per entrambi.
Purtroppo, ti posso assicurare che in quasi tutti gli ambienti che contano, la fotografia è considerata la cenerentola dell'arte, altra dimostrazione di quello che dico, lo scarso interesse della scuola, dello stato, al liceo arttistico di Lucca, la fotografia è opsional, cioè chi la vuole fare, si deve iscrivere ad un corso che viene tenuto il pomeriggio, le altre scuole, neppure a parlarne, questo, nel tempo, porta ad avere una società ignorante, dal lato fotografico, ed è uno dei motivi, che in Italia non si vende, non si campa di fotografia, le persone non comprano fotografie, come accade invece in Francia, Inghilterra, Germania, per non parlare degli USA, uno dei motivi, che porta gli italiani medi, a considerare la fotografia, "Il ricordo delle vacanze", uno dei motivi, che l'italiano medio, vede il pittore, lo scultore, come un'artista, noi invece ci vede come un bambino che si diverte, manca la cultura in Italia, cultura che in altri paesi c'è, e la colpa , a grandi linee, è quella che ho appena espresso.
Non rimane che restare nella nostra convinzione, in attesa che qualcuno veda che esiste anche la fotografia ed è più importante di quello che pensano,, abbiamo il più grande museo della fotografia del mondo, a Brescia, domanda, chi lo sa???
@Riccardo
.....Lo sanno in pochi......Riccardo...e condivido con Voi...
Ma penso che questo non debba influire sulla Passione che ci porta,e che sforna Immagini come questa, che se emozionano e fanno esclamare "Bella!" sono Arte sempre e comunque.......perchè alla fine .. "le regole non esistono.....
un saluto........Roby