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Secondo Antica Tradizione





S U G G E R I S C O

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Informazioni File
Nome file:©_Saro_Di_Bartolo__4769-d_1024-.jpg
Nome Album:Saro Di Bartolo / At work
Keywords:macellazione
AUTORIZZI EVENTUALE RECENSIONE (SI/NO):si
Dimensione file:365 KB
Aggiunto il:Ott 21, 2010
Dimensioni:768 x 1024 pixels
Visto:431 volte
Apertura Diaframma:f 2.7
FNumber:f 4
ISO:100
Lunghezza Focale:6 mm
Modello:Canon PowerShot S5 IS
Tempo d'esposizione:1/100 sec
URL:http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-66385
Preferiti:Aggiungi ai preferiti
paolo ciucci  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:03 PM]

Ciao,mi domando solo se oltre a fare la foto,hai, x un attimo ,avuto il tempo di guardare gli occhi di quell'animale.ciao Paolo

Giuseppe Basile  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:18 PM]

La foto é senza dubbio ben fatta....
peró quando mi trovo a guardare immagini del genere mi domando perché poi ci si meraviglia e ci si scandalizza tanto delle atrocitá che gli uomini commettono anche nei confronti dei propri simili. È l'unica cosa che l'Uomo sa fare benissimo....anche questo lo distingue dagli Animali "Inferiori".

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:22 PM]

E' la prima volta che commenti una mia foto Paolo e ti ringrazio.

Non ho avuto modo di vedere la creatura negli occhi prima,
perchè sono arrivato durante la fase appena precedente a quanto racconta questa foto.

Scatto che insieme ad altri documenta gesti che sono molto più antichi di noi e che si differenziano solo per le modalità tecniche di svolgimento da quanto avviane regolarmente pure nella nostra cultura.

Allo stesso modo, e lo dico senza cinismo o mancanza di sensibilità, non ho visto gli occhi nemmeno del manzo che mi ha fornito la bistecca che ho consumato oggi a pranzo.

Ciao,
Saro

.

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:29 PM]

Il mio scrivere ed il tuo si sono incrociati e quindi un grazie pure a te Giuseppe di esserti soffermato.

La tua considerazione è interessante e porta certo a molte riflessioni.

Qui, pur in presenza di una modalità di macellazione cruenta,
ci troviamo davanti ad un'esigenza di nutrimento
(idem il nostro amore per l'abbacchio!),
tutt'altra così è, almeno per la nostra cultura, uccidere un proprio simile.

ciao!
saro

paolo ciucci  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:45 PM]

Saro,era solo una curiosita;una ventina di anni fa,a casa di parenti,ho assistito all'altrettanto tradizionale abbattimento di un maiale;beh,ancora qualche volta mi risuona nella testa quel lamento atroce che l'animale emetteva ancor prima di essere abbattuto e lo sguardo vitreo.una scena che mi ha shoccato,ma sarei ipocrita se dicessi chee nn mangio piu maiale.la foto e' ottima come sempre,anche se sn convinto che si poteva suscitare interesse cn inquadrature meno cruente.ciao Paolo

Francesco Martinelli  Send PM [Ott 21, 2010 at 03:57 PM]

la foto è di forte impatto, specie per il punto di ripresa, che ci immerge nel sangue dell'animale. come in ogni civiltà ci sono delle usanze, più o meno conosciute, più o meno belle. in questo caso ce ne hai proposta una che a noi pare lontana, pare che non ci appartenga ma che, invece, se ci addentriamo nelle nostre campagne, queste scene sono normali. bel reportage

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 21, 2010 at 04:02 PM]

Ho pure io Paolo il lontano ricordo di un maiale che veniva inseguito per il cortile e di quanto avenne dopo, un ricordo molto vago in quanto dell'infanzia.

Devo dirti che non ho scelto di postare questa particolare inquadratura allo scopo di suscitare più interese poichè fosse la più cruenta,
ma dato che è la meglio composta della serie.
Quella che meglio riassume le fasi della macellazione, dal momento che contiene due scene.

Ne ho alcume molto più crude e "sanguinarie" ma meno valide fotograficamente, rispetto a questa

ciao,
saro

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 21, 2010 at 04:05 PM]

Ho risposto a Paolo mentre tu scrivevi le tue interessanti riflessioni Francesco. Considerazioni che condivido in pieno.
Un mio carissimo amico, che ha visto tutto il reportage, mi racconta pure lui delle stesse scene viste da un suo zio nell'entroterra emiliano.
Grazie della visita!
ciao, saro

Cristina Ipsaro Passione  Send PM [Ott 21, 2010 at 05:10 PM]

non riesco a guardarla................come cavolo hai fatto a stare li' senza vomitare?magari non l'avessi messa questa foto, mi fa stare male

Nicola Lodigiani  Send PM [Ott 21, 2010 at 07:10 PM]

ormai noi viviamo in un mondo preconfezionato, si va al supermercato e si compra la carne già macellata e a pezzi pronta da mangiare. Il sangue che fuoriesce da una costata della coop non da fastidio come questo. Premetto che non ho mai assistito ad una scena del genere e spero proprio di non doverne mai assistere, ma ricordiamoci che al mondo ci sono popoli che o fanno così o non mangiano in quanto nel loro villaggio non c'è la coop o l'esselunga.
Tornando alla fotocredo che tu abbia fatto il massimo che si poteva.

Nicola

Franchetti  Send PM [Ott 21, 2010 at 07:55 PM]

non posso dire molto visto il mestiere che faccio e ho anche l'esperienza (forse non la piu` bella ma di certo in un qual modo utile) del macello.

Di certo e` il documento di un mondo che noi cittadini spesso ci dimentichiamo esista essendo appunto abituati al preconfezionato.

Un piccolo aneddoto che mi scuso se c'entra poco:
Quando andavo durante le vacanza estive in una fattoria a La Brevine, ricordo mi divertivo a giocare con un capretto... e` diventato un pttimo arrosto e non ho nessun rimorso di coscienza.
Ma la vedura urla quando la si estirpa?

Gianni Di Gaddo  Send PM [Ott 21, 2010 at 08:39 PM]

Mi viene in mente la scena del film 2001 Odissea nello spazio,nella quale gli scimmioni,al limite dell'estinzione,riescono ad evolversi cominciando a mangiare gli altri animali.Così è da centinaia di migliaia di anni;ma non è detto che non si possa cambiare,capisco i vegetariani,che non se la sentono di continuare.
Ovviamente lo scatto è ottimo,le scene sono molto eloquenti,e fanno pensare.

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 22, 2010 at 01:40 AM]

Sono certo che i ragazzi non si offenderanno se, per galanteria,
inizio con un grazie particolare a Cristina.

Essendo la prima volta che su MM tu commenti una foto non tua apprezzo molto che tu mi abbia voluto farmi l'onore di iniziare con una delle mie.
Certo, avendone io postate anche qualcuna di carina, mi dispiace che tu abbia iniziato proprio con una che ti ha fatto stare male.

Magari in futuro una maggiore attenzione alla miniatura
(già molto eloquente il sangue nel caso di questa foto),
ti suggerirà la prossima volta di scegliere una mia immagine più gioiosa.

Vi sono popoli Cristina che ancora oggi macellano le loro bestie secondo riti e tradizioni risalenti a tempi antichissimi e, come ben sappiamo,
ciò avviene pure nelle nostre campagne (dalla mia Sicilia al Trentino).

Spesso la nostra sensibilità e percezione della cruenza è ben lontano dalla loro, ma ciò non deve impedirci di documentare e fare conoscere tali costumi.
---------

Vi ringrazio ragazzi di esservi soffermati a "ragionare" su questa immagine e delle concrete riflessioni che ognuno di voi ha espresso.

Ultimo solo per cronologia, ma non certo per importanza,
il mio grazie delle vostre positive valutazioni in merito allo scatto in sé.

Ciao, Saro

Cristina Ipsaro Passione  Send PM [Ott 22, 2010 at 02:58 AM]

purtroppo " sto vivendo" poco micromosso , mi rifaro' tra qualche giorno e prometto di guardare le altre tue foto.
.....ma ti prego........non farlo mai piu')

Salvatore Di Cara  Send PM [Ott 22, 2010 at 01:46 PM]

Un documento crudele ma,fa parte della realtà,ciao Saro.

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 22, 2010 at 06:50 PM]

Un grazie a te Salvatore della visita e della giusta riflessione.
A te Cristina un ri-grazie e l'augurio di risentirti presto :-))

Ciao, saro

Marco Furio Perini  Send PM [Ott 22, 2010 at 07:29 PM]

Forse Saro il solo "difetto" (emotivo) di questa foto è il punto di ripresa che sembra voler evidenziare, anzi amplificare, proprio il dettaglio della testa appena tagliata, con una crudezza di particolari sul taglio e sul sangue che ne sgorga. Secondo me si poteva documentare ugualmente la tradizione con una inquadratura meno dura, più allusiva o sfumata. Così in effetti è dura da digerire, nonostante io sia d'accordo con tutto quanto è stato scritto sulla nostra disabitudine ormai a vedere e conoscere quel che succede prima che le nostre bistecche arrivino in tavola...! Ciao

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 22, 2010 at 10:20 PM]

Ti ringrazio molto della tua gradita visita Marco e della tua intelligente valutazione.

Il punto di ripresa, volutamente molto basso, privileggia senza dubbio l'interezza dell'animale e comprendo che ciò possa oggettivamente creare emozioni ed opinioni contrastanti.

Ecco una brevissima contestulizzazione:
circa 15 persone tra uomini e donne, una primitiva e caotica "catena di montaggio", che, in rapida successione, macellano 5 bestie.

Ognuno ha un suo compito, prima durante e dopo (non entro nei particolari) e le foto realizzabili, al fine di descrivere le varie
"fasi di produzione", sono infinite.

Premesso che non rinnego la scelta di questa particolare inquadratura, certamente potevano esservi svariati altri tagli ed anche meno crudi,
ma la mia intenzione,
frutto di una scelta repentina nella situazione di caos già descritta,
era di raccontare, in una unica composizione,
almeno due di queste fasi.

Ecco che in un rapido frangente ho accluso, volutamente,
senza tagliare il sangue in basso né il berretto in alto,
due di quelle fasi:
quella immediatamente successiva al taglio della testa e l'inizio del sezionamente dell'animale precedentemente ucciso.

Ancora grazie Marco!

ciao, saro

ivana triossi  Send PM [Ott 22, 2010 at 10:37 PM]

ti parla una che tiene i ragni in casa se fuori fa freddo e aspetta un giorno di sole per liberarsene delicatamente, credo sia importante per un occhio sensibile non vedere il terrore e la sofferenza, non credo che personalmente lo sopporterei, già so che esistono e mi basta. questo per dire che per me è un ottimo documento, ciao saro!

Orazio Scuderi  Send PM [Ott 22, 2010 at 11:43 PM]

Scusatemi...cio che leggo mi pare eccessivo.
In un periodo come questo dove ogni giorno assistiamo al menefreghismo piu schietto e malevolo di molti nostri simili che non si fermano nemmeno a prestare soccorso ad una persona che muore per strada....da sola...
dove ogni giorno assistiamo impotenti al circo mediatico attorno alla brutale uccisione di una ragazzina di 15 anni....con uomini e donne che piangono si strappano i capelli dopo essersi macchiati del suo sangue innocente.
Tutto questo su una foto documentalista di Saro mi sembra eccessivo, anche perchè almeno di non essere tutti vegetariani....si tratta di tradizioni culinarie, di cibo di mangiare, e non mi pare che le sagre dove si ripetono questi riti siano vuote,,,,anzi!!!
Saluti a tutti!
Per favore...siamo seri....

paolo ciucci  Send PM [Ott 23, 2010 at 12:06 AM]

appunto,leeggendo il tuo commento comincio ad avere qualche dubbio sul significato della parola serieta',xche se leggi bene,nessuno mette in discussione il lavoro(mi ripeto ottimo,se visto poi in funzione di reportage come si evince dalle parole di Saro) .sagre dell'ipocrisia poi....basta che rileggi la prima parte del tuo intervento,un Bignami sull'argomento.ps.rido sempre pochissimo,specialmente in questo periodo.ciao Paolo

Sergio Fallucca  Send PM [Ott 23, 2010 at 12:15 AM]

Mi scuserai, Saro, se arrivo per ultimo (finora) a commentare questo tuo scatto, ma ho sempre poco tempo a causa dei turni di lavoro e quel poco che ho a disposizione, quasi sempre la sera molto tardi.

Ho letto con molta attenzione tutti i commenti e, sinceramente, mi ritrovo molto nell'analisi compiuta con intelligenza, perizia e sensibilità da Marco. Sul versante tecnico non c'è assolutamente nulla da eccepire! Sì, emotivamente quasi ti paralizza... ma, cruento quanto si vuole, è un documento pensato, composto e realizzato nella miglior maniera possibile. L'ancestralità pulsante di questi rituali caratterizza ancora soprattutto l'entroterra del nostro Sud. Io vivo in Sicilia e mi bastano poco meno di 45 minuti di macchina per sprofondare in realtà rurali ove il tempo sembra essersi fermato a diverse decine d'anni addietro... allora il sacrificio di un animale (una capra, un maiale, una vacca, un coniglio) era preordinato alla sopravvivenza della famiglia e al rito, spesso, partecipavano tutti i suoi componenti. Oggi, senz'altro abituati alle asettiche vaschette sigillate da bancone frigo dell'ipermercato, abbiamo finito col perdere in tanti la percezione delle nostre origini, quando agricoltura ed allevamento erano ancora i pilastri portanti dell'economia. Sembrano passati secoli e secoli, ma in realtà è solo qualche ventennio...
Congratulazioni sincere e perdonami se mi sono dilungato ;-)
Ciao :-)

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 23, 2010 at 01:50 AM]

@ Ivana: Ti risponde uno che vive in campagna, raccoglie gli insetti che entrano in casa e li deposita delicatamente in giardino (ragni compresi e zanzare escluse).
Grazie!

@ Orazio e Sergio: Come già fatto con le parole di Marco
(che stimo molto sia come persona che fotografo),
ho letto con molta attenzione pure i vostri articolati commenti,
ricchi di sagge riflessioni che condivido pienamente.

Mi perdonerete se, soprattutto data la tarda ora (in cui le capacità logico-cognitive alla mia età si vanno spegnendo)
non rispondo a ciascuno di voi in maniera articolata.
Vi dico semplicenmente, ma sinceramente, grazie di tali vostre parole sull'argomento in sè, e naturalmente grazie per il vostro apprezzamento di questo scatto tanto sofferto
...nel senso che tanta sofferenza sta causando :-((

@ Paolo e Orazio: l'ultima volta che su MM, in perfetta buona fede,
ho cercato di mettere una "parola di pace" tra due amici che stavano avendo uno scambio di idee non sereno su una foto
(che non era nemmeno mia),
uno dei due fini per offendere me e smise di commentare le mie foto.
Epilogo: Io commento ugualmente le sue foto e loro due fecero pace il giorno dopo.
Morale: Anche se tu Orazio avresti (come ci insegna la TV)
il diritto di replica, rinucia serenamente ad esercitarlo e continuate entrambi a convivere rispettosamente su MM.

...e adesso vado a dormire perchè tutti sti ragionamenti costituiscono uno sforzo troppo grande per un ometto di 62 anni!

Grazie ancora a tutti voi dei vostri passaggi ed un grande e caro saluto!
saro

.

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 24, 2010 at 10:42 PM]

L'italiano Tommaso Ausili, con il suo complesso di foto dal titolo “Slaughterhouse†Mattatoio è stato nominato
Vincitore del World Press Photo e
dell’Iris d’Or, Sony World Photography Awards Photographer of the Year.

Rimanendo nel tema delle riflessioni fatte attorno a queto scatto,
voglio segnalarvi questo autore, di cui ho letto proprio oggi.

Altro che la serie “Mattatoio†di Mario Giacomelli del 1961.

Per chi fosse eventualmente interessato, basta incollare in Google

"Tommaso Ausili Slaughterhouse"

ciao, saro

giannimazzesi  Send PM [Ott 28, 2010 at 07:33 PM]

La trovo una foto molto interessante.
Non entro in etica, morale ecc. ecc.
Ricordo di riti che risiedono ancora in noi da tempi immemori e mi stupisco ancora di chi non vorrebbe vedere e poi magari accende la televisione per il Tg.
Non vado oltre.
Ciao Saro!

Saro Di Bartolo  Send PM [Ott 29, 2010 at 01:05 AM]

Il tuo passaggio e le tue parole sono importanti per me Gianni.
Ti ringrazio sinceramente di essere passato e di avere espresso il tuo pensiero.

una caro saluto
saro




 

   
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