Io non lo so cosa sia o chi sia "THERESA", e a dire il vero non so neppure a cosa serva di preciso quella struttura che è oggetto della foto, so invece che ripresa così e con quel tipo di b/n mi rimanda alla grande depressione americana del '29, ai vagabondi che viaggiavano sui carri merci, ai contadini sempre più vicini al pericolo della fame eccetera... roba da "Furore", da Steinbeck, da John Ford, da Henry Fonda insomma... Ciao!
Vecchia raffineria , fabbrica ? Comunque sia m' interessava ed interessa , ottima la tua presentazione , tra compo e biancoenero !
Complimenti Saro !
Abbraccio
g t
ho avuto la stessa visione di marco furio, sono riandato alle foto scattate per conto della TVA, agli scatti di jack delano, dello stesso weston... molto bella
Sembrerebbe un frantoio per rocce, ma è una sensazione probabilmente sbagliata.
Non è sbagliata invece la sensazione di Marco Furio, come non è sbagliata la sensazione che mi porta ad applaudire questa realizzazione.:)
Un caro saluto
marco
Ciao Saro.
Sono incuriosito anch'io su ciò che lega l'immagine al nome Theresa....
Mi piace molto il BN che hai realizzato e che dona sicuramente un'effetto antico allo scatto. Mi piace inoltre l'imponenza ( della struttura) e la desolazione ( oltre la struttura) che caratteriizano questa tua immagine.
Un saluto.
Stefano.
Paesaggi d'altri tempi, desolazione...molti sentimenti, impressioni suscita questa foto, perchè è realizzata veramente bene. Ormai so che dovrò aspettare per svelare l'arcano. Bellissima immagine con un bn perfetto. Ciao, Valeria.
Immaginatevi una città fantasma di quelle che costellano come chiazze polverose
la desolante realtà della provincia americana.
Una città che si sviluppava lungo un'unica via, un’ unica spina dorsale.
La Main Street, costeggiata da negozi:
la bottega del barbiere, l’emporio, la banca, l’ufficio dello sceriffo, la stazione dei pompieri, ecc..
Edifici che sembrano i resti spettrali di un vecchio set cinematografico abbandonato
dove si giravano i classici western,
quelli con il sottofondo lagnoso di qualche ballata country.
Ecco Victor.
Oggi Victor è una ghost town, appunto una città fantasma, nello stato del Colorado, come ve ne sono molte negli Usa
ed alla sua periferia si trova Theresa.
Vecchia raffineria, fabbrica, pozzo dei pionieri, frantoio per rocce?
Cosa sia o chi sia "THERESA"?
Naturalmente alla domanda di Marco Furio e di voi tutti risponderò
...ma "a dopo"!
;-)))
Ti ringrazio Paolo dei troppo generosi paralleli:
il riferimento a giganti come il fotografo della "Farm Security Administration" ed il mitico Weston,
mi fanno venire i giramenti di testa!
Ma come a dopo? Sei davvero un burlone, caro Saro, con una grande capacità di raccontare fotograficamente luoghi a noi sconosciuti. Attendiamo allora. Ciao
Imponente e desolata, come dicono bene Stefano e Valeria,
Theresa Mine (la miniera di Teresa)
è il nome di quella che fu una ricca miniera d'oro a Victor in Colorado.
Scoperto l'oro in questa località , in quantità record,
la miniera fu operativa dal 1895 al 1934, anno dell'abbandono.
La struttura che vediamo serviva,
per mezzo di un complesso sistema montacarico-ascensore,
a trasportare su e giù uomini e minerale.
Quest'ultimo risaliva già sui vagoncini,
che lo trasportavano negli adiacenti punti di lavorazione in superficie.
Sperando di essere stato esauriente,
senza annoiarvi,
vi ringrazio ancora tutti di avermi fatto gradita visita e
di avere pazientato in attesa della "risposta al quiz" ;-))
cari saluti da saro
@ superGigi: hai proprio ragione ed io non me ne ero proprio accorto
caro occhio di falco!
Grazie Alberto di quanto scrivi,
ma sbagli riguardo il muro.
Non è troppo alto per te, non si tratta di altezza, bensì di tempo.
E' il tempo che lo ha reso alto (solo apparentemente)
ed il tuo crescerà pure con l'accumularsi dell'esperienza
che ti regalerà lo "inesorabile nemico"
...sei sulla strada giusta
...credimi.
Ciao Saruzzo:))) sono stata assente x un po' ma appena entrata mi sono cercata tutte le tue foto che sempre mi affascinano e mi riempiono di nozioni ed informazioni... Ho preso questa come campione x lasciarti il mio passaggio... Bellissima davvero e le tue spiegazioni accrescono il mio bagaglio culturale:)) bravoooo
Sei troppo buona con me cara Lucia.
Non può che farmi un piacere grande leggere quanto mi scrivi ed il tuo passaggio,
ancor più dopo la tua lunga "latitanza",
è graditissimo.
Passaggio che si ricambia con un caro abbraccio da parte nostra!
ciao da noi due!!!
Complimenti Saro !
Abbraccio
g t
Ciao! gigi
ciao giuliano.
Non è sbagliata invece la sensazione di Marco Furio, come non è sbagliata la sensazione che mi porta ad applaudire questa realizzazione.:)
Un caro saluto
marco
Sono incuriosito anch'io su ciò che lega l'immagine al nome Theresa....
Mi piace molto il BN che hai realizzato e che dona sicuramente un'effetto antico allo scatto. Mi piace inoltre l'imponenza ( della struttura) e la desolazione ( oltre la struttura) che caratteriizano questa tua immagine.
Un saluto.
Stefano.
Immaginatevi una città fantasma di quelle che costellano come chiazze polverose
la desolante realtà della provincia americana.
Una città che si sviluppava lungo un'unica via, un’ unica spina dorsale.
La Main Street, costeggiata da negozi:
la bottega del barbiere, l’emporio, la banca, l’ufficio dello sceriffo, la stazione dei pompieri, ecc..
Edifici che sembrano i resti spettrali di un vecchio set cinematografico abbandonato
dove si giravano i classici western,
quelli con il sottofondo lagnoso di qualche ballata country.
Ecco Victor.
Oggi Victor è una ghost town, appunto una città fantasma, nello stato del Colorado, come ve ne sono molte negli Usa
ed alla sua periferia si trova Theresa.
Vecchia raffineria, fabbrica, pozzo dei pionieri, frantoio per rocce?
Cosa sia o chi sia "THERESA"?
Naturalmente alla domanda di Marco Furio e di voi tutti risponderò
...ma "a dopo"!
;-)))
...
...
Per ora anticipo che la vostra collocazione spazio-temporale è centrata
e ciò mi è di grande conforto,
poiché quella descritta per primo da Marco Furio e
da voi sottoscritta
"la grande depressione americana del '29, i vagabondi che viaggiavano sui carri merci,
ai contadini sempre più vicini al pericolo della fame eccetera..."
è propri il tipo di atmosfera che con questa particolare genere di "old" B&N volevo rappresentare.
Ti ringrazio Paolo dei troppo generosi paralleli:
il riferimento a giganti come il fotografo della "Farm Security Administration" ed il mitico Weston,
mi fanno venire i giramenti di testa!
Aggiungo che il tuo vasto scibile non smette mai di stupirmi:
"foto scattate per conto della TVA".
Se non fossi stato al corrente della "Tennessee Valley Authority" fondata da Roosevelt,
avrei pensato solo all'equivalente francese della nostra IVA
"Taxe sur la valeur ajoutée" ;-))
Ti prego forniscimi Gigi qualche dettaglio su dove si è annidata la figura piccina
...che mica me ne sono accorto :-)
Per ora un grazie grande a ciascuno di voi ed a risentirci dopo ;-))
ciao, saro
Magari mi sbaglio... si vede poco ma ti ho messo un rettangolo per segnalare la presenza... Ciao Saro! gigi
un saluto
Antonio
Ciao.
enrico (ventrix)
Ciao,
Gia :-)
Theresa Mine (la miniera di Teresa)
è il nome di quella che fu una ricca miniera d'oro a Victor in Colorado.
Scoperto l'oro in questa località , in quantità record,
la miniera fu operativa dal 1895 al 1934, anno dell'abbandono.
La struttura che vediamo serviva,
per mezzo di un complesso sistema montacarico-ascensore,
a trasportare su e giù uomini e minerale.
Quest'ultimo risaliva già sui vagoncini,
che lo trasportavano negli adiacenti punti di lavorazione in superficie.
Sperando di essere stato esauriente,
senza annoiarvi,
vi ringrazio ancora tutti di avermi fatto gradita visita e
di avere pazientato in attesa della "risposta al quiz" ;-))
cari saluti da saro
@ superGigi: hai proprio ragione ed io non me ne ero proprio accorto
caro occhio di falco!
:)
ma sbagli riguardo il muro.
Non è troppo alto per te, non si tratta di altezza, bensì di tempo.
E' il tempo che lo ha reso alto (solo apparentemente)
ed il tuo crescerà pure con l'accumularsi dell'esperienza
che ti regalerà lo "inesorabile nemico"
...sei sulla strada giusta
...credimi.
Un grazie ancora ed un affettuoso saluto da saro
Non può che farmi un piacere grande leggere quanto mi scrivi ed il tuo passaggio,
ancor più dopo la tua lunga "latitanza",
è graditissimo.
Passaggio che si ricambia con un caro abbraccio da parte nostra!
ciao da noi due!!!