Informazioni File |
Nome file: | DSC01339.jpg |
Nome Album: | donato bellomo / Architettura |
AUTORIZZI EVENTUALE RECENSIONE (SI/NO): | Si |
Dimensione file: | 213 KB |
Aggiunto il: | Ott 09, 2011 |
Dimensioni: | 1024 x 683 pixels |
Visto: | 80 volte |
Apertura Diaframma: | f 2.8 |
FNumber: | f 5.6 |
ISO: | 200 |
Lunghezza Focale: | 17 mm |
Modello: | DSLR-A900 |
Tempo d'esposizione: | 1/2500 sec |
URL: | http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-87066 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
un caro saluto, Francesco.
Succede così che l'architettura venga sensibilmente alterata, perdendo quei rapporti e quegli equilibri formali che erano, specie nel caso dei templi greci, il risultato dell'applicazione di rigorosi canoni stilistici e compositivi.
@ fausto: inevitabilmente due righe di replica al tuo commento mi scappano.
Non credo che ottiche estreme, quali fisheye e ultragrandangolari, debbano servire solo per riprese in cui la deformazione della realtà visibile non rappresenti una sorta di "peccato mortale" del bello e perfetto che é soggetto dell'immagine. Trovo questo approccio rispettabilissimo, ma un filino "manicheo", in quanto riduttivo delle possibilità creative dell'immagine fotografica ( con questo non voglio minimamente glorificare questo mio scattino che é falso in tutto, dalla prospettiva all'intensità del cielo, e che vuole solo offrire un approccio di impatto alla visione del posto).
Solo per completezza di informazione, con riferimento ai rigorosi canoni stilistici, il Tempio di Segesta, come quello di Selinunete, é considerato una sorta di falso storico in quanto effettivamente mai utilizzato per le finalità per cui venne innalzato e irrispettoso dei noti rapporti proporzionali
peccato quel sole in alto