Fantasie ed immaginazioni inesauribili, ma non gratuite, perfettamente e criticamente integrate in questo nostro difficile mondo: la vita sullo sfondo (le coltivazioni) la morte nella terra di mazzo (il cimitero), gli odierni ed un poco passati riferimenti giovanili (bambola e un quasi -schermo) e dentro lo schermo l'ombra di un giovane che si appoggia su un occhio fra lo stupito e l'indagatore. Una complessa metafora del nostro oggi. Quella in b/n (che mi era sfuggita) forse è più razionale, più distaccata... ma questa si colloca appieno nella nostra realtà confusa e spesso crudele . Ottima realizzazione. ^A^
e mi piace ancora di più