TeatroP 
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Rappresentazione di " Uccelli "di Aristofane
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Dopo una settimana di travaglio adsl, riprende la rubrica delle recensioni, una comunity, si deve distinguere, anche per la sua umanità , gli utenti sono il tesoro della comunity, la cassaforte, sono loro che fanno la comunity, senza di essi non esisterebbe niente, potrebbe essere solo un mero scambio di fotografie tra 4 amici, Micromosso, invece è una bella realtà , nata per gioco, grazie al suo padrino, Antonio Perrone, e la sua madrina, Fiorella, ma senza utenti………….
Una piccola prefazione, per introdurre la fotografia di oggi, un’omaggio ad un’utente, tra i più fedeli, accanito fotoamatore, persona simpatica, solare, sempre disponibile, che ha avuto in questo ultimo periodo, un piccolo incidente di salute, ma si sta riprendendo alla grande, e presto lo rivedremo su questo portale, più in forma che mai.
Una fotografia, che rientra certamente nelle street, ma anche nelle fotografie di teatro, un mix, che certo non si incontra tutti i giorni, suonatori, giocolieri, cantanti, sono diventati ormai, una consuetudine, nelle nostre piazze e vie, più importanti, un po’ in tutte le città , ma imbattersi in uno spettacolo teatrale, in mezzo ad una via, non è da tutti i giorni.
La prima impressione che ho avuto, guardando questa immagine, è la solita di alcuni utenti che hanno lasciato un commento, la scena di un film muto, degli anni 30 o giù di li.
Bravo Mimmo, nella composizione della fotografia, non ha penalizzato l’immagine principale, lasciando intravedere chiaramente che siamo in una strada, e questo mi piace molto, rende la scena molto “vera” dall’icona quasi non capivo, se si trattava di un’incidente, e di una soccorritrice, mi aveva tratto in inganno il “casco” del’uomo a terra, poi, aperta, è stato tutto più chiaro, le icone sono troppo piccole per poter assaporare i particolari,… leggere una fotografia,…. a volte lo sono anche le foto postate, troppo piccole, figuriamoci un’icona.
Dicevo, che la composizione/costruzione dell’immagine mi piace molto, e sicuramente l’attrice principale è splendida, splendida nel gesto, nella delicatezza del viso, gli occhi non si vedono, ma il gesto della mano, la posizione del suo corpo, la rendono molto tenera, nei confronti dell’uomo a terra, interessante il commento di Wendigo, ha trovato un’affinità , con le morti “bianche”, in realtà come spiega Mimmo, non è un casco, ma un velo, mi ha colpito, perché questa è la forza della fotografia, ognuno che guarda un’immagine, a secondo della sua cultura, delle sue esperienze di vita, ci vede un qualcosa, magari molto lontano da quello che voleva dire l’autore, effettivamente, un casco da lavoro, sembra, ed un’uomo steso a terra, con una donna supina su di lui, può far pensare anche a quello.
Qualcuno potrebbe dire, che se la lettura, è lontana da quello che l’autore voleva rappresentare, la fotografia non è riuscita, in parte è vero, ma a volte, ci sono delle sfumature, che portano fuori strada, ecco perché, in alcuni portfoli, anche importanti, di autori famosi, le fotografie sono sempre accompagnate da qualche riga, questo per evitare di andare fuori rotta, c’è poi il filone di pensiero, che sostiene che una fotografia deve parlare da sola, ma sinceramente, tutti i libri che ho letto fino ad oggi, compresi i più famosi, ci ho sempre trovato, o una prefazione, o qualche riga di spiegazione, e non credo che sia un male.
Anche Mimmo, si è limitato, ma ha chiaramente scritto che si tratta di una rappresentazione teatrale, ed ha fatto benissimo a mio avviso, non ha specificato che era in un strada, ma quello si capisce bene.
Sul bianco e nero ho qualche riserva, i bianchi potevano essere più bianchi, ma c’è sempre di mezzo il monitor, a fare da filtro, tra il suo pc ed il mio, e spesso mi capita di vedere colori o toni, che sul mio monitor sono in un modo, e su un altro tutto il contrario, quello che vedo, mi dice, che andavano tirati più fuori i bianchi, la fotografia ci avrebbe certamente guadagnato, la tonalità media, invece, mi piace, e ben si sposa con la scena, che pur non conoscendo la rappresentazione in atto, credo si tratti di qualcosa di drammatico, come la scelta di aver convertito in bianco e nero, è vincente, sul drammatico, il bianco e nero ci sguazza.
Mimmo ha senz’altro fatto una bella fotografia, ha fatto benissimo a lasciare intravedere la strada, per far capire la location, ha pure inserito, per fortuna o no, una persona che sta passando per i fatti suoi, che rende la fotografia ancor più vera, e gli da’ quella carica di street pura, mixando con una scena di teatro, vera pure quella, un bel mix, venuto proprio bene, caro Mimmo, 1000 di queste immagini, le aspetto!
Come aspetto te, facendoti gli auguri di pronta guarigione, complimenti Mimmo‼‼
Riccardo Corsini
A.G. Elav 89
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ciao mimmo. :-x
Grazie a tutti.
Ciao,
Silvio
Silvio si tratta di una commedia in strada , quello che sembra un casco in realta è un velo , ma il bn ne toglie forse un po l'identidicazione. Grazie anche a te.
Mimmo
Di seguito un altro frame :
Bravo Mimmo ! :-( :-( :-(
Stefano
Mimmo
Monica grazie anche a te , in effetti anche a me mentre scattavo dava la stessa sensazione.
Mimmo
Un caloroso abbraccio , Mimmo.