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S'accabadora



























S'accabadora



Fino a qualche decennio fa in Sardegna si praticava l'eutanasia.

Era compito di sa femmina accabbadora procurare la morte a persone in agonia.

Studi approfonditi e analisi della documentazione rinvenuta presso curie e diocesi sarde e presso musei, hanno accertato la reale esistenza di questa figura.
S'accabadora era una donna che, chiamata dai familiari del malato terminale, provvedeva ad ucciderlo ponendo fine alle sue sofferenze. Un atto pietoso nei confronti del moribondo ma anche un atto necessario alla sopravvivenza dei parenti, soprattutto per le classi sociali meno abbienti: negli stazzi della Gallura e nei piccoli paesi lontani da un medico molti giorni di cavallo, serviva ad evitare lunghe e atroci sofferenze al malato.
Sa femmina accabbadora arrivava nella casa del moribondo sempre di notte e, dopo aver fatto uscire i familiari che l’avevano chiamata, entrava nella stanza della morte: la porta si apriva e il moribondo, dal suo letto d’agonia, vedeva entrare sa femmina accabadora vestita di nero, con il viso coperto, e capiva che la sua sofferenza stava per finire.
Il malato veniva soppresso con un cuscino, oppure la donna assestava il colpo de su mazzolu provocando la morte.
Italia_a_terra1.jpg mdc_nb.jpg IMG_0226__aca.jpg _MG_1765_bn.jpg HOTEL_BABYLON_05.jpg
Informazioni File
Nome file:IMG_0226__aca.jpg
Nome Album:Paola Congia / Bianco e Nero
Valutazione (1 voti): (Dettagli)
Dimensione file:266 KB
Aggiunto il:Ott 12, 2009
Dimensioni:1024 x 716 pixels
Visto:148 volte
FNumber:f 9
ISO:1600
Lunghezza Focale:100 mm
Modello:Canon EOS 5D
Tempo d'esposizione:1/40 sec
URL:http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-44791
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Michele Masullo  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:00 PM]

La morte in carne e ossa...grazie Paola per questo pezzo di cultura Sarda. Ottima interpretazione al punto di mettermi angoscia. Brava :!: :-D

Libero Musetti  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:01 PM]

Morte magis metuenda senectus.

caterina  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:07 PM]

Cavolo Paolo,leggendo l'about mi si è fatta la pelle d'oca :shock: :shock: ,mi hai spaventata,la foto è ben realizzata,ma dici come lo hai fatta..

Paola Congia  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:13 PM]

Grazie per i passaggi: sto cercando di costruire un PF su questa figura inquietante. Caterina, se ti dico come l'ho relizzata ti tolgo tutto lo spavento :-)
E' stata scattata in una vecchia stalla abbandonata, la modella opportunamente vestita di nero e la luce che filtrava da una fessura della parete, andando a finire dritta sulla mano. Il resto ( il viso e la texture del braccio) è post produzione

giulia berardi  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:15 PM]

Brava Paola! :-o

caterina  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:16 PM]

cazzerola Paola ,hai aggito benissimo in post,è inquetante

Leonardo Arca  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:22 PM]

:shock: .......intensamente inquietante...ma molto ben realizzata
incredibile racconto ed entusiasmante scenografia :!:

Daniela Caneschi  Send PM [Ott 12, 2009 at 11:37 PM]

la foto è molto bella - la presentazione interessantissima

Gianni Di Gaddo  Send PM [Ott 13, 2009 at 12:58 AM]

La vedo solo ora,ma è una ottima interpretazione.

Il Lungo  Send PM [Ott 13, 2009 at 01:30 AM]

Molto molto ben fatta, ottima l'introduzione. Bella bella

angelo trapani  Send PM [Ott 13, 2009 at 07:19 AM]

Un'immagine che richiama alla mente scene forti e mai dimenticate, figlie di un passato che in fondo non è mai trascorso e anzi presente, nella sostanza ancora ai nostri giorni, seppur sotto forme leggermente diverse. L'immagine descrive una pratica, l'eutanasia e indirettamente le sue implicazioni etiche e morali. Una pratica che tanto è stata e ancora tanto sarà discussa e di cui ti sei fatta interprete in maniera perfetta con la tua immagine e le tue parole. Personalmente credo che certe tradizioni che affondano le radici nella saggezza popolare dei nostri nonni non siano casuali o solo frutto dell'ignoranza ma ci insegnino come alcuni metodi, all'apparenza crudeli, siano in realtà un atto di bontà verso chi soffre e trascorre una "vita" senza speranze di guarigione andando incontro ad un calvario fatto di atroci sofferenze che nessun uomo merita. Il prodigarsi nel porre fine a questo tipo di esistenza, secondo me non va contro la moralità anzi, è l'unico sistema che permette la conservazione della dignità di chi soffre e che dalla malattia è costretto non a vivere ma a vegetare. Grazie Paola, grazie alla tua sensibilità che ti ha permesso di affrontare questo problema così importante e così tanto scottante.
Un abbraccio, Angelo

p.s.: attendo il portfolio

Margherita Blasi  Send PM [Ott 13, 2009 at 08:35 AM]

impressionante realizzazione che racconta un'usanza della tua terra che non conoscevo, tutto molto interessante

Paola Congia  Send PM [Ott 13, 2009 at 12:55 PM]

Grazie a tutti per il passaggio e gli apprezzamenti :-D

mobyplay60  Send PM [Ott 13, 2009 at 01:06 PM]

Ciao Paola,

molto forte, a livello di messaggio, questo tuo scatto, decidamente interessante. Peccato per la sovraesposizione del palmo della mano, ed a questo proposito, letto come l'hai realizzata, volevo domandarti che tipo di esposizione hai utilizzato e perchè un diaframma così chiuso.
Complimenti per questo e per gli altri tuoi scatti.
Ciao
Stefano

pulvirenti lucia  Send PM [Ott 13, 2009 at 01:11 PM]

ciao paola, scatto molto inquietante e significativo, grazie per questo pezzo di storia a me sconosciuto! Bravissima!

Valeria  Send PM [Ott 13, 2009 at 01:24 PM]

Oddio! :shock: .. non conoscevo questa usanza e ti ringrazio tanto per questo che ci hai raccontato..
ottima rappresentazione fotografica.. quasto braccio che si allunga da buio per "aiutare" in un modo drastico chi è in fin di vita..
Ringraziando il cielo la scienza ha fatto passi da gigante così pure la civiltà.. ci sono infatti dei casi dove una persona sembra morire poi campa altri 5 o 6 anni.. magari in modo discreto..

Paola Congia  Send PM [Ott 13, 2009 at 03:35 PM]

Grazie Stefano, Lucia e Valeria
Stefano, ho usato un'apertura intermedia perchè volevo che si intravedessero alcuni strumenti rurali nello sfondo. La sovraesposizione della mano in fondo non mi dispiaceva come significato

Marco Furio Perini  Send PM [Ott 13, 2009 at 08:31 PM]

L'immagine è bella, suggestiva, inquietante, sembra uscire da un libro delle fate, o delle streghe, se mai fate e streghe fossero esistite... Certo che senza quel che hai scritto non sarebbe stato facile darle una interpretazione, soprattutto per chi non ha le tue radici, la tue tradizioni, la tua cultura. Però lo hai scritto, secondo me con un atto di grande coraggio, perchè non tutti se la sarebbero sentita di affrontare un tema simile. Tu l'hai fatto, e non posso che ammirarti, come fotografa ancora una volta, e come persona una volta di più... Ciao

Chiara Lana  Send PM [Ott 13, 2009 at 08:39 PM]

un modo molto poetico di evocare qualcosa di terribilmente duro ma che fa parte della vita. che la si condivida o meno, la dolce morte è realtà qui resa in modo surreale. ottima per me Paoletta. ciaoooo.
chiarina

Luca Dessena  Send PM [Ott 13, 2009 at 09:03 PM]

S'Accabadora... si mormora che in alcuni paesi dell'entroterra lo si faccia ancora... Ottima foto Paola... che se mi permette aggiungo che il termine deriva dal verbo "Accabai", ossia "Terminare, Finire"...

Elvira M. Forte  Send PM [Ott 13, 2009 at 09:38 PM]

Mamma mia, da brivido. La mano che sembra porgere pietosamente la luce dà il senso di tutta la foto. Davvero notevole.
Grazie per averci raccontato di questo uso. E grazie anche a Dessena per la nota etimologica (sono un po' patita per la storia delle parole, è una passione che purtroppo non riesco a coltivare. Apprezzo molto)

renzo carmignani  Send PM [Ott 13, 2009 at 10:11 PM]

Hanno già detto tutto io mi complimento e :-o :-o :-o

Paola Congia  Send PM [Ott 13, 2009 at 11:01 PM]

Grazie Marco,Chiara,Luca, Elvira e Renzo :-D
Aggiungo che il sardo "accabai" deriva a sua volta dallo spagnolo " acabar" che ha lo stesso significato :"finire"...ma ci sono altre versioni...

Franchetti  Send PM [Ott 14, 2009 at 01:20 AM]

molto interessante l'about di questa foto, un pezzo di storia in uno scatto!

Francesco Caputi  Send PM [Ott 14, 2009 at 01:33 AM]

Atmosfera intensa... molte ben realizzata! Tenterei solo di recuperare il bianco "più bianco" sulla mano... :-D :-o a parte questo dettaglio è perfetta! :-o

Ita Kovac  Send PM [Ott 14, 2009 at 01:56 AM]

mi associo, complimenti Paola :!: :!:

Paola Congia  Send PM [Ott 14, 2009 at 12:47 PM]

Grazie Franchetti, Francesco e Ita :-D

Mimmo Greco  Send PM [Ott 14, 2009 at 01:49 PM]

L'immagine associata a questo rito è molto forte , avevo letto tempo fa qualcosa in merito , il termine credo sia di origine spagnola Acabar " terminare" e credo renda bene l'idea.
Forse "dolce morte" non credo si addica in quanto mi sembra che veniva utilizzato un cuscino per soffocare il malato terminale , oppure l'utilizzo di un martello fatto con un ramo di ulivo e con il quale si colpiva alla testa ... mette un po i brividi il pensiero ...

Ovviamente bene hai fatto a dare allo scatto tutta la drammmacità di un bn così cupo.

Ciao , Mimmo

Paola Congia  Send PM [Ott 14, 2009 at 10:02 PM]

Grazie Mimmo




 

   
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