Nuovo Cinema Paradiso
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La Sicilia di Tornatore
Omaggio a Giuseppe Tornarore
Un piccolo spaccato di una Sicilia anni '50 che molto somiglia a quella fotografata dal Tornatore nel suo capolavoro cinematografico e nel nuovo Baaria di prossima uscita
Sullo sfondo è poco visibile il monte Giancaldo, a destra di Capo Aspra, visto da Palermo. Chi avesse visto il film non farà fatica a riconoscere questi nomi o questi luoghi
>> Qui il trailer di Baaria <<
La trama di Baaria si svolge tra gli anni '40 e '60. Le principali ambientazioni sono state filmate nel comune di Bagheria, (Baaria è il suo antico nome arabo) proprio qui vicino, ma la seconda unità di scene e la maggior parte del film è stata girata in vari set in Tunisia, ricostruendo minuziosamente l'antica Bagheria, vicino un sobborgo di Tunisi, proprio perchè ormai anche dalle nostre parti non ci sono più gli ampi spazi necessari alla costruzione delle scenografie e dei set da colossal necessari per un film di questo tipo, visto che l'urbanizzazione galoppante e la cementificazione selvaggia purtroppo, negli ultimi decenni, hanno divorato quasi tutto il divorabile, spesso sommergendo anche le costruzioni semi rurali e molti dei riferimenti storici dell'epoca. Presente alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con un cast di attori di tutto rispetto e le musiche di Ennio Morricone, il film ha tutte le carte in regola per bissare il successo di "Nuovo Cinema Paradiso".
>> Qui il set del film <<
Questa immagine fa parte del mio video slide BALARM visionabile >> qui <<
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Gli anni 50 ci sono tutti, in questa immagine, come il riferimento, o meglio il richiamo al capolavoro di Tornatore, come dice Angelo, chi ha visto il film, riconosce……………
Mi piace il termine usato da Angelo, “che molto somiglia a quella fotografata dal Tornatore nel suo capolavoro cinemafotografico” mi piace perché è una definizione molto giusta, il Tornatore ha fotografato una realtà complessa, difficile, la sua è una fotografia fatta di immagini mobili, ma sempre di una fotografia si tratta, ed ecco che uno scatto simile, ricorda subito quel film, quella fotografia animata così ben fatta dal Tornatore.
La domanda è d’obbligo, meglio il cinema o la fotografia, ma credo che non ci sia una risposta, certo fare del cinema costa molto di più che fare fotografia, non è paragonabile, ma la differenza non sta nei costi di produzione, la differenza sta nel mezzo espressivo, quale dei 2 è migliore, la risposta la potete dare da voi, questa immagine da sola, mi ha fatto ricordare un film intero, vero anche il contrario, un film, mi riporta alla mente tante fotografie………………….
A differenza di Marco, questa immagine mi riporta al film, non certo alla fine del film, la composizione ha dei lati positivi e dei lati negativi, lo spazio davanti all’ape, è buona cosa, da’ aria, dinamismo, e fa parte dell’immagine, come il filo della luce, che finisce nell’angolino in alto a sinistra, ben collocato, mi piace meno il palo della luce, è un’interruzione brusca, non ben collocato, si nota molto bene, non dona all’immagine, però, una cosa è la lettura compositiva dell’immagine, un’altra l’utilità del particolare, qui il palo è molto importante, rende bene l’idea del posto, in linea con la vecchia ape, il portalampade a metà cavo, senza lampadina, il selciato spoglio, la foschia sul mare, il monte, tutto questo ha una sua anima, un’atmosfera spoglia, che riporta ad un’Italia del dopo guerra, povera, in via di sviluppo (era meglio se sviluppavamo meno).
E’ un’immagine che mi porta a fare queste riflessioni, non è una fotografia che ti fa saltare sulla sedia, ma è un’immagine che ha un filo di Arianna, ha dei difetti, ma anche dei pregi, un’immagine che mi ricorda anche certi scatti di Scianna, con un po’ di fantasia, ma del resto i luoghi sono quelli!
Senz’altro azzeccata la conversione in bianco e nero, è perfetto per l’occasione, così crudo, come si addice a questa immagine, è la prerogativa del bianco e nero, calibrare il tono, per ogni occasione, una volta lo si faceva in camera oscura, ora in camera chiara, ma il significato espressivo rimane il solito!
Non c’è molto da aggiungere su questa fotografia, se vogliamo anche semplice, e nella sua semplicità , un bell’omaggio ad un grande del cinema Italiano, bravo Angelo!
Vivi in una terra, che ti offre centinaia di spunti fotografici, a te trovarli e valorizzarli!
Riccardo Corsini
A.G. Valentina Perrone
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@ Antonio: grazie per la segnalazione, vado subito a dare un'occhiata!
@ entrambi: grazie mille per il passaggio :-o
L'atmosfera c'è tutta.
Complimenti
ciao!
Complimenti pure per il complesso del tuo bel lavoro!
Ciao, Saro