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Le frontiere non sono spazi invalicabili, non sono strisce di territorio registrate al catasto o linee tempestate di bandierine.
Le frontiere possono essere solo mentali e sono endemiche nell'uomo.
La frontiera è pensare di essere più bravo, più furbo, più meritevole di altri appartenenti alla nostra realtà .
La frontiera è il poter giudicare, frodare, uccidere, augurare il male a chi interviene nella nostra realtà .
La frontiera è pensare di essere il più sfigato, il più perseguitato tra le persone della nostra realtà .... e chi più ne ha, più ne metta.
Questa frontiera ha un nome: si chiama "IO".
Pronunciando questo pronome personale mettiamo già le bandierine, se poi lo ergiamo a motivo di giustizia o ingiustizia alziamo un muro su quel confine.
Un senza frontiere non conosce questo pronome o meglio conosce solo la terza persona plurale.
Perché alla fine della fiera dovrai fare i conti col tuo ultimo respiro.
Il gabbiano non conosce né io, né loro.
Come tutti gli elfi vive come se fosse l'ultimo giorno ossia al massimo.
Un grido e un riflesso d'acqua... questo è tutto.
Bella Simo.
Un abbraccione
marco
I miei complimenti ad entrambi
saro
Forse un po' alte le urla del pennuto... ma infinitamente più gradevoli di troppi altri rumori che ci circondano... Digli di insistere, siamo con lui!
Un saluto, Marco
Un gabbiano, un semplicissimo gabbiano.... se una immagine con il suo about ispira a riflessione, allora ha raggiunto il suo scopo, per me...
Un salutone