Il reportage prosegue...
Una fotografia che mostra solo un piede ed un sacco nero con cerniera...molto esplicativa con due soli elementi a disposizione di chi guarda (anche indipendentemente dalle tre precedenti)...

Susanna

Ho aspettato qualche scatto prima di esprimere un pensiero su questa serie. Credo che tu stia raccontando il punto di vista del medico (in questo caso a me sembra piu' quello di un medico legale o anatonopatologo) quasi a descriverne la sequenza piu' o meno tipica. Inizi con la descrizione dell'ambiente nel quale si svolgerà il racconto con il tavolo anatomico per le autopsie, lì pronto in attesa, successivamente il medico prepara i ferri equasi a rifinire gli utimi particolari e fare un check prima di iniziare, poi quel carrello automatico da trasporto mi sembra che porti su disè la classica "Body Bag" e, per finire, quel piede, un accenno che esprime chiaramente il "tutto", probabilmente hai scelto quel particolare, per rispetto e perchè è quello piu' associato all'immaginario collettivo per via dei cartellini che spesso appaiono in tv nelle fiction. Io so abbastanza quello che viene dopo e cerco di immaginare come - e soprattutto se - tu lo voglia raccontare. Tecicmente gli scatti sono ineccepibili.

manca il cartellimo penzolante dall'alluce... ma sei un coroner per caso? :-)
Cmq sia la morte è un problema.... ma mica più di tanto: 5 minuti di paura, due isolati di corsa e ti ritrovi nei campi elisi :-))
Mi piace questa tua ricerca e il coraggio o voglia di stupire... o voglia di far riflettere che ci metti.
Un saluto

concordo con Adolfo anch'io ho seguito i vari scatti e personalmente spero ce ne siano altri i momenti per riflettere non sono mai abbastanza
p.s. bella tutta la serie fin ora postata

Non so fin dove si spingerà questo racconto, che ho seguito fin qui in silenzio. E non riesco ad immaginare quanti di coloro che guardano si rendano veramente conto della misura che hai saputo dare all' ambiente e all' argomento, senza cadere nel trito di un certo, diffuso, compiacimento per il voyerismo. Bianconero bellissimo e appropriatissimo al tema affrontato, delicatezza del lasciare intendere senza ridondanza di particolari, sussuri senza clamori, proposta senza offesa per chi si mostra, inconsapevole attore, e per chi, conscio, guarda. In fondo tutti sappiamo che la battaglia è persa in partenza, ma, forse, non tutti sanno che molti degli aiuti che riusciamo a dare tutti i giorni alla vita ci vengono proprio dalla morte. Grazie per aver voluto, e saputo così bene, affrontare questo tema che ai più apparirà, ingiustamente secondo me, scabroso. Per quanto mi riguardo aspetto il seguito con molto interesse.

@Ubaldo: ci si rende conto a prima vista, Ubaldo, della delicatezza con cui l'autore presenta l'argomento...

Susanna è stata signorile e delicata... io no!
Forse il Sig. Ubaldo Lorenzo Dati ha avuto esperienze così vicine all'ultimo atto da essere decisamente un gradino sopra... effettivamente nessuno di noi credo sia mai entrato in una sala mortuaria o abbia avuto l'esperienza di stare per un giorno intero nella camera di conservazione del Regina Margherita a Torino... o sia stato al capezzale di un proprio caro e appoggiato l'orecchio al torace per sentire se il cuore ha smesso di battere e magari lo abbia anche vestito e messo nella bara...
Noi povero tapini irresponsabili e gozzoviglianti guardiamo questo scatto e pensiamo sia tratto dal "silenzio degli innocenti"...
Delicatezza? Viaggia in coppia con l'umiltà, col rispetto per la sensibilità delle persone intorno a noi... e forse bisognerebbe pensare che tra noi ci sono persone che sono andate davvero vicino almeno una volta ad essere distese in quella sala ...
Ho stretto la mano a molte di queste persone e di imbecilli non ne ho visti... credo che chi tace e guarda senza commentare sia più delicato dello scatto stesso, più delicato di me e non solo...
saluti

non le riesco a guardare....mi gelano....

Ho detto la mia su una fotografia e immediatamente Susanna Bertoni e Elfosem si sentono chiamati alla guerra santa del darmi addosso. Sono molto peplesso e mi sembra che i loro interventi siano del tutto fuori luogo.

@Ubaldo: non mi è piaciuta questa considerazione sugli utenti e non sulla foto (virgoletto le tue parole) :
"E non riesco ad immaginare quanti di coloro che guardano si rendano veramente conto della misura ..."

Allora facciamo così: chiedo scusa al Sig. Ubaldo Lorenzo Dati per essermi inalberato in malo modo, ma la domanda sorge spontanea: cosa le fa pensare che "quanti di coloro che guardano si rendano veramente conto della misura ..." ?
Non è ironia, sono le mie scuse pubbliche e la richiesta di spiegazione.
Un saluto