Ciao Antonella, una foto con un alone di mistero dove colgo delle buone potenzialità a mio avviso non sfruttate a pieno per aver voluto ambientare la scena.
Forse valeva la pena concentrarsi sulla vetrina ed il riflesso ponendo più attenzione alla gestione della luce sui gioielli.
I troppi elementi marginali presenti distolgono l'attenzione sul significante.
Un saluto
Lodovico

quanti?... direi tanti... troppi, in periodo di crisi... suonano come un sonoro ceffone alla povertà
Ciao, Angelo

p.s.: mi piace tantissimo il particolare che si riesce a cogliere attraverso i tendaggi di quell'uomo seduto

"Quanti carati?" è la domanda che si fa l'omino seduto! Ciao

il peso di un riflesso....ottima intuizione:)

quoto Lodovico, si poteva forse stringere di più, rendendo più importanti i gioielli, ma soprattutto i riflessi sul tendone.

Nicola

Fantasmi urbani di una città che conosco. Città ricca che si specchia compiaciuta nell'agio, nei gioielli, nelle belle auto.
Città che per fortuna è molto altro ancora.
Scusa la digressione, ma mi sembra Brescia... Ciao! gigi

La trovo dall'atmosfera poetica,
pur percependo nel contempo le sensazioni che ha così bene espresso Angelo.

Mi piace molto Antonella!

un caro saluto!
saro