bambini ospiti del centro "children of the golden triangle", nord Tailandia; sono circa le sei e trenta del mattino e fa freddo, i bambini sono in attesa della doccia
Ma perchè mai se fa freddo devono aspettare di fare la doccia così nudi e rannichiati per terra?
Mi mette un mare di tristezza questo scatto, scusami..
Enrico, scusami ancora, può essere che io veda in questa immagine più di quello che realmente è.. ma non sono due animaletti ma due piccoli esseri umani con una dignità , perchè mai costringerli a stare nudi per aspettare il turno per la doccia?non possono spogliarli uno ad uno e poi rivestirli, visto che tu hai scritto che c'era freddo!?
è vero che i bambini hanno timore dell'acqua un po da ogni parte del mondo, ma francamente non mi permetterei mai di far subire in tale suplizio ai miei nipotini..
Mi accodo alla richiesta di Mario, raccontaci di più su questo centro..
Sono andato in questo centro con i miei amici di White Tara productions, una piccolissima casa indipendente che realizza video in realtà socialmente rilevanti (nel sito ci sono foto e clips dei documentari, cercate whitetara su google).
Eravamo stati invitati dall'organizzatore, un australiano, per documentare l'attività del centro, al fine di sostenere la richiesta di donazioni.
Il centro, siamo nel nord della Tailandia, raccoglie bambini di etnia Akha, allontanati, dice l'organizzatore, da realtà dove possono essere oggetto di sfruttamento anche di tipo sessuale. Di fatto i bambini sono allontanati dai loro villaggi e dalle loro famiglie, con la promessa di far loro frequentare la scuola , di avere pasti garantiti e di imparare un mestiere.
Il centro è dotato di edifici nuovi e ben fatti (la sezione australiana del Rotary club International è sponsor).
Ma...quando siamo andati noi c'erano circa 400 bambini e solo quattro adulti, i bambini fanno i lavori di manutenzione ordinaria del centro (pulizie e cucina) e anche lavori pesanti e pericolosi (muratura, smerigliatura, scavo) al mattino presto, prima di andare a scuola (la spiegazione ufficiale è che devono imparare un mestiere perchè in tailandia la vita è dura, ma lavorano da soli, senza istruttori...); mangiano riso bollito e zuppa di sedano mentre gli organizzatori ed eventuali volontari ed ospiti mangiano carne e cibi variati; loro, animisti o buddisti, vengono educati ai principi dei cristiani evangelici, di fatto vengono allontanati dalle famiglie, sradicati dalle radici culturali e dalle tradizioni del loro popolo per fare cosa? nel centro dovrebbe nascere una piantagione biologica di tè verde...c'è chi dice che la gestione dei fondi dei finanziatori sia poco chiara e poi, perchè non lottare per fare scuole nei villaggi?
Pare che in Tailandia fioriscano centri di raccolta per bambini con finalità e modi di gestione poco chiari.
Alla fine il nostro documentario è stato di tutt'altro tono rispetto a quanto avevamo previsto e anche radiorai ha dedicato una trasmissione a questo ambiguissimo posto...
la rabbia espressa del bambino appena l'ho vista mi ha fatto pensare a degli animali in gabbia, poi leggo le tue parole di spiegazioni, mi si è raggelato il sangue. Mai tacere ma sempre denunciare.
Grazie mille Enrico..
Ecco che tutto un tratto l'urlo del bimbo assume un significato ben più ampio del semplice aver paura di fare la doccia!
bisogna avere il coraggio di denunciare al mondo intero questi sopprusi e ingiustizie ... davvero non ho parole, solo una montagna di lacrime.. :cry: :cry: :cry:
Bravo ad ogni modo per avere il coraggio di andare contro quell'iniziativa, altro che finanziamenti..
La prima cosa che ho pensato ieri mattina e' stata l'associazione a ben altri tipi di "docce" visti cosi' urlanti e piangenti! non avevo il coraggio di commentarla credimi certe foto mi fanno stare male soprattutto se leggo a cosa e' dovuto tutto questo dolore, non e' una gioia, non e' una gioia per loro fare la doccia. Grazie Enrico, andate avanti cosi', solo denunciando al mondo si puo' sperare che cambino certe cose.. :cry:
ho atteso un tuo about per capire ,troppo è vicina la realta' thai.
non volevo dire cose inadatte e fuori luogo.
pesantisime testimonianze , che davvero venga la fine del mondo e si porti via questo merdaio di societa'!!!
C'è un altro mondo parallelo al nostro e le persone che ci vivono sono molto, molto più nemerose di noi.... Le loro vite viste da lontano suscitano sensazioni e commenti fuorviati dal nostro modo di vedere la vita....alcune realtà sono molto più complesse di quanto si possa credere e, sono certo, questo Enrico lo sa bene.
Non si pensa mai abbastanza che i pochi fortunati siamo noi, la "quotidianità " purtroppo è un altra e il mondo l'ha accettata. Si può lottare per cambiare le cose.
Complimenti Enrico, per tutto.
Ciao Davide
Straziante che in certi contesti per l'infanzia ci sia chi si arroga il potere di stabilire il "male minore"...
...potente denuncia e esplicita testimonianza di come ancora oggi ,in nome di un certo credo ,si giustifichi la deculturazione..
questa spelndida foto di Enrico , l'anno scorso è arrivata terza al concorso internazionale sui diriti dell'uomo....spero che anche quest'anno un italiano possa arrivare sul podio e mi farebbe molto piacere fosse un amico micromossino!!!!!..alcuni si sono gia iscritti..ma spero lo facciate ancora in tanti!!!!! sul forum maggiori dettagli!!!!
grande Enrico...chissà che anche quest'anno non possa vincere di nuovo tu!!!!! :-D :-D
Mi mette un mare di tristezza questo scatto, scusami..
volevo scrivere tanto altro ancora ... non ci sono riuscita ...
complimenti sinceri, Enrico
Paola
è vero che i bambini hanno timore dell'acqua un po da ogni parte del mondo, ma francamente non mi permetterei mai di far subire in tale suplizio ai miei nipotini..
Mi accodo alla richiesta di Mario, raccontaci di più su questo centro..
Eravamo stati invitati dall'organizzatore, un australiano, per documentare l'attività del centro, al fine di sostenere la richiesta di donazioni.
Il centro, siamo nel nord della Tailandia, raccoglie bambini di etnia Akha, allontanati, dice l'organizzatore, da realtà dove possono essere oggetto di sfruttamento anche di tipo sessuale. Di fatto i bambini sono allontanati dai loro villaggi e dalle loro famiglie, con la promessa di far loro frequentare la scuola , di avere pasti garantiti e di imparare un mestiere.
Il centro è dotato di edifici nuovi e ben fatti (la sezione australiana del Rotary club International è sponsor).
Ma...quando siamo andati noi c'erano circa 400 bambini e solo quattro adulti, i bambini fanno i lavori di manutenzione ordinaria del centro (pulizie e cucina) e anche lavori pesanti e pericolosi (muratura, smerigliatura, scavo) al mattino presto, prima di andare a scuola (la spiegazione ufficiale è che devono imparare un mestiere perchè in tailandia la vita è dura, ma lavorano da soli, senza istruttori...); mangiano riso bollito e zuppa di sedano mentre gli organizzatori ed eventuali volontari ed ospiti mangiano carne e cibi variati; loro, animisti o buddisti, vengono educati ai principi dei cristiani evangelici, di fatto vengono allontanati dalle famiglie, sradicati dalle radici culturali e dalle tradizioni del loro popolo per fare cosa? nel centro dovrebbe nascere una piantagione biologica di tè verde...c'è chi dice che la gestione dei fondi dei finanziatori sia poco chiara e poi, perchè non lottare per fare scuole nei villaggi?
Pare che in Tailandia fioriscano centri di raccolta per bambini con finalità e modi di gestione poco chiari.
Alla fine il nostro documentario è stato di tutt'altro tono rispetto a quanto avevamo previsto e anche radiorai ha dedicato una trasmissione a questo ambiguissimo posto...
Ecco che tutto un tratto l'urlo del bimbo assume un significato ben più ampio del semplice aver paura di fare la doccia!
bisogna avere il coraggio di denunciare al mondo intero questi sopprusi e ingiustizie ... davvero non ho parole, solo una montagna di lacrime.. :cry: :cry: :cry:
Bravo ad ogni modo per avere il coraggio di andare contro quell'iniziativa, altro che finanziamenti..
grazie x condividerla
non volevo dire cose inadatte e fuori luogo.
pesantisime testimonianze , che davvero venga la fine del mondo e si porti via questo merdaio di societa'!!!
Non si pensa mai abbastanza che i pochi fortunati siamo noi, la "quotidianità " purtroppo è un altra e il mondo l'ha accettata. Si può lottare per cambiare le cose.
Complimenti Enrico, per tutto.
Ciao Davide
...potente denuncia e esplicita testimonianza di come ancora oggi ,in nome di un certo credo ,si giustifichi la deculturazione..
grande Enrico...chissà che anche quest'anno non possa vincere di nuovo tu!!!!! :-D :-D