mi piacciono molto queste tue visioni di pancia:)

La definizione di Ivana direi che si fa notare almeno quanto la foto... :)

Ivana ha classificato molto bene questa serie che io chiamo POV. Definirle come "foto di pancia" trovo sia particolarmente calzante.
In effetti sono proprio scattate così, per come si presenta la scena. Senza pensarci, studiarle o cercarle, ma colte nella massima spontaneità del momento, a display spento, senza inquadrare e con otturatore elettronico (silenzioso). A volte in iperfocale. In questo modo le interferenze con l'ambiente circostante sono ridotte al minimo. E' un pò come immortalare la vita che, noncurante della nostra presenza, scorre davanti ai nostri occhi.
E' un esercizio che si può fare solo grazie al digitale, ovviamente, perchè moltissimi scatti vanno a vuoto. Ma il bello è proprio questo: non sai mai cosa hai effettivamente fotografato, se non quando arrivi a casa e rivedi tutto (regola che mi sono imposto). E, ogni tanto, tra tante delusioni, arriva pure qualche sorpresa.
Dopo la selezione cestino decine di foto, ma tra quelle che restano, là dove riesco a trovare un "quid" scelgo di tenerle. Tra queste, qualcuna la pubblico. Questa è la mia esperienza POV.
Grazie a entrambi per avere apprezzato

Giusto argomentare; a questo punto l'abilità espressiva del fotografare (nella linea... scatto-pubblicazione..) si colloca nella capacità di selezionare il proprio materiale. Una qualità che equivale e si integra con il primo momento dello scattare.
Poi certamente le interpretazioni possono essere multiple, ad esempio io nella persona cha passa a sinistra vedrei (quasi) una 'compartecipazione' ai divieti automobilistici.

Dici bene Angelo. Argomentare è necessario, perchè alcune di queste foto sono quantomeno "strane". Per il resto, dopo lo scatto, c'è solo un immaginare cosa potrà venir fuori ma, ed è facilmente comprensibile, le variabili in gioco sono talmente tante che è quasi impossibile assicurarsi un risultato soddisfacente a priori. Fortuna, caso, coincidenza? E' come giocare al lotto e sperare che esca il numero voluto. Ma a volte capita e, quando succede, è una piacevole sorpresa.
Non so neanch'io perchè mi sono imbarcato in questa cosa, ma da un pò mi ha preso la mano e mi diverte. In fondo, penso che questa sia la cosa più importante per noi: sperimentare e divertirci fotografando.
Grazie per il tuo contributo e buona domenica.

chiamiamole Candid Street Shots :-)
Penso che ben rappresenti il bisogno che un fotografo ha di descrivere l'ambiente che lo circonda con un occhio particolare ai dettagli

" Strada facendo... ". ;)
Ottima. :)