Ogni foto in tema è come girare il coltello nella piaga. Ma per quanto doloroso è necessiario ricordare e far in modo da migliorare il presente e il futuro dei tanti sfortunati.
:-( :-(
Giacomo perche' scusarti?
desaturazione....nasce da una visita di mio fratello che mi dice perche' non lasci il disegno colorato?
le 12 che ho inserito nel mio sito sono b.n......punto!
allora a volte bisogna anche andare cauti,gli utenti hanno bisogno di "vedere" allora questa versione piu' mielosa ...ed unica solo per regalare quel tono di colore ed unico racchiuso li dentro!
Giacomo mi hai illuminato su quella villa piu' di quanto pensassi ed ogni tua parola circa l'argomento sono preziose fonti.
saro' bravo t lo prometto ed allora mettero' solo le altre
:-D
Colpiscono i disegni colorati, nel degrado generale, come se chi gli hha fatti fosse riuscito a superare il tempo, lo spazio, dando nel tempo un tocco di umanitÃ
Meravigliosa foto.
carlo :-)
:-( :-(
Franchetti, molte strutture, la maggior parte, in Italia c'erano moltissima manicomi, uno in ogni provincia, sono state riconvertite. Abbandonati ce ne sono solo 70 e quasi tutti hanno un progetto di conversione in corso. Questo ad esempio per metà è diventato polo universitario, tenuto male in effetti ma cmq convertito. La parte fotografata da Aldo ha un progetto di ristrutturazione in corso. Molti ex manicomi sono adesso spazi espositivi importanti come il Pini a Milano, L'opg di Reggio Emilia, tra l'altro uno dei più grandi in Italia che ospita adesso l'università . Stranamente i manicomi pur essendo stati chiusi molto in ritardo rispetto alla 180 si sono affrettati a ristrutturarli come spesso accade quando c'è da nascondere gli scandali. Pensa che non solo c'è chi ha pensato bene a riaprirli (vedi governo Berlusconi 1994) ma a tutt'oggi ci sono medici "scellerati" che praticano e pensano ancora che l'elettroshock sia una cura adeguata.
Ho letto giorni fa sotto una foto di Bag qualcuno che chiedeva cosa sta accadendo oggi su questo versante.
La 180 Prevede strutture "casa famiglia" e quando possibile assistenza sul territorio. Esistono cmq reparti ospedalieri di lunga degenza psichiatrica, ben lontani cmq dai reparti manicomiali grazie al cielo.
Nei manicomi per quasi un secolo in Italia sono stati richiusi molti poeti, anarchici, ancor peggio se anarchici poeti, basta pensare a Dino Campana, alla più grande poetessa vivente in Italia, Alda Merini, ce ne sarebbero molti altri da citare. Ci sono finiti i dissidenti del regime fascista, il figlio illegittimo di Mussolini, morto ricoverato al Pini di Milano. La gente ci finiva per molto poco, per "eccitamento maniaco" per depressione, insonnia, per problemi senili, perché epilettici o semplicemente down. Invalidi, reietti, poveri. Gianni Berengo e la Cerati nel '78 titolarono appunto il loro meravilglioso libro denuncia: "morire di classe".
Mi scuso con Aldo se ho divagato sul tema non parlando di fotografia ma haimé è un tema che mi appassiona e non posso fare a meno di intervenire :-)
Ciao e buona luce Giacomo.
desaturazione....nasce da una visita di mio fratello che mi dice perche' non lasci il disegno colorato?
le 12 che ho inserito nel mio sito sono b.n......punto!
allora a volte bisogna anche andare cauti,gli utenti hanno bisogno di "vedere" allora questa versione piu' mielosa ...ed unica solo per regalare quel tono di colore ed unico racchiuso li dentro!
Giacomo mi hai illuminato su quella villa piu' di quanto pensassi ed ogni tua parola circa l'argomento sono preziose fonti.
saro' bravo t lo prometto ed allora mettero' solo le altre
:-D
Per il significato e per l'elemento umano che c'è ma non c'è.
Complimenti
:-( :-( :-(
Meravigliosa foto.
carlo :-)