condivido il pensiero di Silvio. Hai sin qui saputo valorizzare la drammaticità non con conversioni in bn tragici, come sarebbe stato facile fare, ma giocando sull'enorme contrapposizione di colori acidi e luminosi con la desolazione del luogo, mantenendo così la percezione della vita, non più presente ma raccontata, in ambienti ormai morti. ottima questa e la serie tutta imho. un saluto. chiara
Anche se non sapessi che è un ex carcere, mi fa impressione veder sbucare quel braccio dalla fessura della porta in questo ambiente così degradato.
Proprio una bella idea ed una bella realizzazione.
Mi sa che mi sono persa l'ultimo paio di foto: ora rimedio!
Susanna
Mi son perso a ragionare sulla presenza che sbuca da una cella aperta. Quasi manchi l'intenzione di uscire. Credo che a volte succeda ed è una cosa che mi ha sempre inquietato...
Bella tutta la serie. gigi
Uno scenario cinematografico stile shutter Island... riesci a trasmettere delle sensazioni fortissime... la foto è stupenda come le cromie e le luci che sei riuscito ad ottenere.
la sequenza di porte aprte e comunque il senso claustrofobico sono ben sostenuti dalla componente cromatica...il braccio che sbuca lo interepreto come Gigi..:-)
Solo per gusto personale non mi esaltano (visto il contesto) i colori così squillanti e tendenti al giallo/magenta. Ma è una tua interpretazione e la rispetto. Per il resto è un'ottima immagine sospesa tra incubo e realtà tutt'ora in essere in certe parti del mondo. Ciao
bravo Fabio stai realizzando una bella serie, anche questa mi piace tanto, inquietante la mano che esce dalla fessura della porta, belli anche i colori.complimenti bravissimo
Proprio una bella idea ed una bella realizzazione.
Mi sa che mi sono persa l'ultimo paio di foto: ora rimedio!
Susanna
Bella tutta la serie. gigi
splendida anche questa,
belli i cromatismi e la luce
ciao miriam
I tuoi" viaggi" sono tra i miei preferiti.. .
bell'interpretazione
Semplicemente Fantastiche.
Paolo
Sempre gentili.
Fabio.