continua a prendermi questo tuo progetto sugli spazi vuoti.brava! qui forse avrei referito una sfumatura di colore diversa nel cielo, non cosi' rosa ma sono gusti personali e forse anche il mio monitor un po' acciaccato. Ciao cara:)
Vedere deserti luoghi che ci sono familiari,invece, pieni di gente, lascia un vago senso di disagio. Espresso bene in questa tua immagine, esaltato con proprietà dalla tonalità tra l' incubo e l' allucinazione. Per questo ti dico brava. Non mi piace il finto polaroid che non valorizza un' immagine che ha già una sua notevole valenza. Ma l' impronta digitale che vedo su queste elaborazioni è sempre la stessa o ognuno può personalizzare con la sua?
Ciao! mi piace come hai trattato questa immagine, bei dettagli! MI piace questo filtro che fa eco al rosso che caratterizza i campo da tennis. Poi questo è un campo d'eccellenza! :-)
Si vede che questa foto ha portato fortuna: poi, nel Centrale, ci ha vinto la Schiavone! Non è un filtro ma una variazione di tonalità colore in post produzione!
Grazie del passaggio,
Susanna
...questo tuo spazio vuoto è veramente di mio gusto.
Brava!
ciao, saro
ciao vincenzo
Ciao!
@Ubaldo Lorenzo: il formato "finto polaroid" è un po' per gioco. Ti ringrazio se mi dici che la foto può stare in piedi da sola. Voglio fidarmi di te. Comunque, in HD, ritaglio sempre l'immagine che è all'interno della "poladroid" e questa, così ricavata, rimane archiviata senza cornice né scritta (solo il titolo del file a ricordare, per esempio, nel caso in questione, il Centrale del Roland Garros con viraggio grigio/rosa ex polaroid). Se le dovessi stampare, dunque, non lo farei in formato polaroid! Tuttavia, sono costretta a mettere una cornice per poterci scrivere la serie cui appartengono, perché voglio che si sappia che appartengono a questo filone a cui ho pensato, e sto pensando, non poco (work in progress: le foto che metto qui sono nuove, o quasi; le vecchie, pur senza rinnegarle, sono restia ad aprirle di nuovo e a mostrarle; devono crescere con me...). Passami anche i titoli in inglese perché io, il più delle volte, le penso proprio in...inglese,
Susanna
Grazie del passaggio,
Susanna