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di esplosioni e indefiniti (bi/sogni #48 MH25)
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"Non udivo nemmemo più la mia respirazione e capii allora che ero
diventato lo spazio; ero l'universo ed ero l'esistenza fenomenica;
le microstrutture scintillanti che apparivano si rapprendevano e poi
si dissolvevano nello spazio, facevano parte di me stesso, e sentivo mia,
prodotta all'interno del mio corpo, ogni loro apparizione come ogni loro cessazione.
Fui assalito allora da un intenso desiderio di scomparire, di fondermi in un nulla luminoso,
attivo, vibrante di potenzialità perpetue; la luminosità ridivenne accecante, lo spazio attorno
a me sembrò esplodere e diffrangersi in particelle di luce, ma non si trattava di uno spazio
nel senso abituale del termine, comportava dimensioni multiple, e ogni altra percezione era
sparita - tale spazio non conteneva, nel senso abituale del termine, nulla.
Rimasi così, fra la potenzialità senza forma, al di là persino della forma,
per un tempo che non riuscii a definire."
(Daniel1,26)
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Iniziazione al progetto su "La possibilità di un'isola" di Michel Houellebecq
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dalla serie "Silenzi"
(...Altamente Consigliata in Full Screen...)
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Un'immagine criptica (come non potrebbe??) per questo bell'about,
Susanna
Avrei preferito che anche sul lato superiore la massa diradasse come su quello opposto, ma se te lo dico mi contesti il termine "informale" e allora va bene così.
Ciao
ciao gianni
Fausto, non sono così contestatario come sembra, e poi mi metti in ottima compagnia; Pollock, Burri, Fontana, Vedova... mi piace...
Marco, fantasia al potere!
Ciao!
Ciao!