Ho faticato un po per capire cos'era perchè hai eseguito un taglio troppo stretto, ma adesso che capisco che si tratta di un piccolo elefantino di peluche mi piace e m'intenerisce.. la poesia accompagna bene l'immagine..

Grazie Valeria.
Ho deciso questo taglio proprio per non rendere immediatamente visibile che era un elefantino. Come scrive Rilke, nella sua poesia, l'elefante bianco irrompe ogni tanto sulla scena, come qualcosa di inaspettato, come una rottura degli schemi prefissati. Io l'ho visto così, in transito, e questa è la prima visione che ho avuto del suo profilo.
Ciao!

leggendo pare proprio di vederla la giostra che gira, e collegata all'immagine mi mette un pò di malinconia, ciao gianni!

mi e` capitato diverse volte di avere un peluche con quella vista
bravo a pensare una foto accompagnata da belle parole

Grazie Ivana e David!
I peluche Ivana, hanno sempre messo malinconia anche a me...
Ciao!

Il taglio è insolito per l'elefantino di peluche. Ma leggendo la tua spiegazione, al solito, ho riguardato l'immagine, insieme all'about, dal tuo punto di vista......
Hai scelto un pupazzo di peluche per rappresentare la strofa "e a quando a quando un elefante bianco" che, è vero anche per me, mette tanta tristezza..... d'altra parte è così che anch'io interpreto la poesia di Rilke.
Susanna

Grazie Susanna del tuo sguardo.
Quando trovo un soggetto interessante cominciano a mulinarmi una serie di pensieri, ricordi, emozioni e quando ho visto questo triste elefantino di peluche ho subito risentito la prosa di Rilke che avevo letto tempo fa. L'ho ricercata e il progetto è partito, facendo diversi scatti. Di solito procedo così, per risonanza interiore, anche se so che è inevitabile che non arrivino le stesse cose a tutti quelli che le guardano.
Ciao!

Come nel tuo stile le tue parole sono un completare quello che l'immagine già ha di suo. Bel lavoro.

Grazie Claudia!
Ciao :))