Il "don" non penso che in questo caso abbia connotazioni ecclesiastiche (oppure sì?). Mi incuriosisce molto quel che hai scritto a commento del ritratto ("che esista è un LUSSO, ma guai se non ci fosse"... ;-) )
Buona domenica Antonio, ciao

don peppino è, per mia sfortuna e fortuna, un mio collgea d'ufficio. ci conosciamo da più di un ventenneio ed è la mia gioia e dannazione.
premetto che anche io sono campano, forse con una mentalità un poco diversa uno spirito più attivo ma, comunque con tanti altri difetti.
lui, invece, incarna il classico napoletano, con i suoi tempi e modi di vivere cadenzati che sono quasi dei riti, a cominciare da come prende il caffè la mattina. particolare il suo modo d'organizzarsi la vita tuta in funzione del suo "essere" e questo mi fa impazzi re.
ma al momento sa essere generoso come nessuno e sa ascoltare come pochi.
un lusso per la società ma guai se non ci fosse....
antonio. :!:

Colpisce moltissimo lo sguardo, così intenso.
Quanto al resto, chissà, se non fosse capace di organizzarsi la vita in fuznione del suo essere sarebbe troppo alienato per permettersi di essere generoso e di ascoltare con attenzione :-D

Ciao Antonio,
il ritratto da te proposto è per me un viso rassicurante guardando i tratti somatici di Peppino deve essere un personaggio molto buono e disponibile...mi piace un ritratto intenso.
Un saluto
Michele
PS. grazie per la mail e se vedi ancora Eddi salutamelo tanto :-D