Home > Conceptual
Clicca per l'immagine full size
ANAM XIII
ANAM
(Senza nome)
Portfolio omaggio a Tiziano Terzani
A tutto ciò che ci ha lasciato.

Federico Parra & Ezio Marcati
Orsigna Ottobre 2015



La mia lettera per GAIA


Il mare che combatte
le sue sconosciute battaglie.
La terra che gira,
e il cielo che piano si muove.

Il sole che nasce e quello che muore.
Il ciclo di luna e il cerchio del tempo.
Il vento che torna, la vita che nasce e
anche quella che lentamente muore.

Tutto questo mi apparve in un'altra luce!
Come un Dio apparentemente minore,
Oppure timido che non si vuol far vedere.

Un Dio nascosto sotto le foglie
e tra le piccole cose.
Che si vede nelle belle stagioni o
tra le rose, nei maggiolini in volo e le camelie.

I cavalli che strappano le briglie.
I cavalli che corrono nel vento selvaggi,
disarcionano i loro cavalieri e si impennano sulla collina.
Sono angeli liberi che portano alti messaggi.

E così tutto mi apparve in un'altra luce.

I gorilla che spezzano le sbarre della propria gabbia,
con solo la forza della natura immortale.
Fanno paura agli uomini
ma non fanno al loro pianeta alcun male.

I leoni che hanno strappato il tendone del circo,
avranno sì impaurito tutti, compresi i domatori.
Ma hanno aperto agli occhi del pubblico presente,
una strada di tanti altri colori.

Poi L'orso che si strappa la zampa coi denti dalla tagliola,
con l'unica forza della natura universale.
Ha sì perso la sua zampa,
ma è fuggito al suo cacciatore
ed è tornato libero e immortale.

È così diventato lui stesso il cerchio.
Come il gabbiano che muore volando nelle fauci dello squalo,
dal blu del cielo fin dentro la bocca azzurra del mare.
Ha così chiuso così il suo cerchio universale.

Il toro che ha ucciso il torero.
Ha trasformato la festa degli uomini in un funerale,
ma non ha fatto alla sua natura alcun male.

Ed è così che tutto mi apparve in un'altra luce.

Ci sono le cose che conosco e poi
sono troppe quelle che non conosco.
Ci sono le cose che capisco e sono tante
Quelle che infine non posso.

Ci sono gli uccelli alti nel cielo,
e nel loro volo le parole diventano niente.
Ci sono gli elefanti in cammino nel mondo e
li sento piano arrivare come una montagna silente.

Gli elefanti non hanno mai nessuna paura,
Quando piangono gli uomini non lo possono sapere!
Camminano le strade che non ci sono mai state,
E che loro stessi col peso del tempo hanno segnate.

Ma gli animali sono così diversi dagli uomini.
Gli animali sono semplici e
Seguono le stagioni come un ciclo continuo,
non ne parlano mai.

Saturno ha sessantadue Lune e titano è una di esse.
C'è un lago su titano e la temperatura è di cento gradi meno zero.
Non c'è acqua e i laghi sono di metano liquido.
Così tutto mi apparve in un altra luce.

Poi chissà?
Se quando piove i pesci dell'oceano profondo
lo possono sentire.
Il mondo gira intorno ed è piccolo e rotondo.

Anche l'universo è così sai!
Solo che non è piccolo ma è infinito.
Si aprono le ali dell'Aquila reale e
Io resto solo, fermo, incantato ad ammirare.

Poi le balene lontane si son già messe in viaggio,
Così ben presto dovrebbero arrivare.
E tutto mi apparve in un'altra luce.

La natura si ripete sempre maestosa e indifferente
ai dolori della vita degli uomini.
Niente la può cambiare e nulla la rende triste.
Mai in nessun modo!

La natura come un cerchio si ripete e
niente la eccita o la disturba, niente la distrae.
Niente di tutto ciò che gli uomini possono fare.

Gli uomini sono granelli dell'Universo,
Polvere di stelle sfuggita al controllo di un Dio distratto.
Anche se pare strano dev'essere accaduto
nella forte esplosione del primissimo minuto.

Così nel tempo e nel cerchio delle lancette,
siamo come una mortale malattia.
Gli uomini si spostano sulla terra e navigano i mari.
Portando ovunque la guerra e la carestia.

Siamo soli e siamo infetti come i ratti!
Siamo già cadaveri parlanti che non aggiungono mai niente.
Siamo la vita del nostro piccolo alveare e ci facciamo comandare.
Andiamo a combattere per il pane e per chi è potente.

Abbiamo i re e le regine.
I nobili, i servi e le contadine.
Costruiamo le nostre tane e sul loro limite
vi poniamo il confine.

Io che non conosco il valico che divide le cose.
Che vorrei sempre vedere dall'altra parte.
Non capisco il confine e cerco invano la mia pace.

Mentre guardo il mondo
e non gli somiglio.
Quando guardo gli uomini
e non gli somiglio.

Mentre guardo il mondo e mi accorgo
di non essermi accorto,
anche per un solo momento.
Che tutto questo mi apparve in un altra luce.

Mentre guardo fuori
e vedo gli alberi muovere le foglie.
Da lontano arriva il profumo dei campi
da coltivare e dei fiori.

Così perdonami madre!
Terra divina e mare senza un tempo, infinito.
Perdonami Pianeta Gaia!
Elemento e nucleo unico, così ben definito.

Ora ti posso vedere nel tuo insieme,
comprendere ammirato il tuo piano.
Di tutte quelle cose che sembrano scollegate e
Che poi invece si tengono per mano.

Perdonami perché sono la tua cancrena e
la tua più grave malattia.
Perdonami, perché con un solo uragano,
avresti dovuto per sempre spazzarci via.

E non mi abbatterò alla fine,
quando ruberai la mia ultima voce.
Quando brucerai le mie stupide parole,
con la tua splendida immensa luce.

Sarà come un Dio che cancella
finalmente tutte le cose.
Come un Dio apparentemente minore,
Oppure timido che non si vuol far vedere.


Federico Parra
www.Federicoparrapoiesis.com





mm~19.jpg image~101.jpg image~100.jpg image~99.jpg In_compagnia.jpg
Informazioni File
Nome file:image~100.jpg
Nome Album:Federico Parra / Conceptual
Keywords:Gnomo, orsigna, libro, luce, stanza, fiaba, sogno, favola, Tiziano Terzani
AUTORIZZI EVENTUALE RECENSIONE (SI/NO):Si
Luogo dello scatto::Orsigna
Dimensione file:111 KB
Aggiunto il:Gen 07, 2016
Dimensioni:1050 x 703 pixels
Visto:68 volte
URL:http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-135473
Preferiti:Aggiungi ai preferiti
Massimo Callegari  Send PM [Gen 07, 2016 at 07:28 AM]

Una fiaba ...

Federico Parra  Send PM [Gen 07, 2016 at 02:09 PM]

Forse un po' lunga nei testi, ma nn sono riuscito ad essere più sintetico... Proprio nn ce l'ho fatta, forse perché Tiziano mi ha insegnato troppe cose! ... Un saluto e un sentito GRAZIEEEEE

Cristina Favaro  Send PM [Gen 07, 2016 at 04:22 PM]

Si legge molto volentieri, non ti preoccupare per la lunghezza ……
Complimenti Federico, anche questa un vero spettacolo
CIao

Sandro Sardoz  Send PM [Gen 07, 2016 at 05:34 PM]

Forse la mia prediletta della serie... !!!
Magnifica !!! :)
E la segnalo ! :)

Massimo Callegari  Send PM [Gen 07, 2016 at 10:15 PM]

D'accordissimo con Cristina, "Si legge molto volentieri, non ti preoccupare per la lunghezza" ;-)

Amerigo Mizzon  Send PM [Gen 07, 2016 at 10:25 PM]

è un piacere seguirti, non stanca affatto leggere pensieri cosi profondi.
un saluto
Amerigo

Federico Parra  Send PM [Gen 07, 2016 at 10:52 PM]

Sono onorato delle vostre parole... Grazie a tutti! Fede




 

   
© 2006-2022 MICROMOSSO.COM
Tutte le immagini e i testi pubblicati su questo sito appartengono ai rispettivi autori, che si assumono la responsabilità dei contenuti.
E' vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti di questo spazio, senza autorizzazione diretta degli autori.