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Pompei: Storia di un bambino di pietra
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Ho visitato l'orto dei fuggiaschi a Pompei, un luogo dove sono stati rinvenuti gli scheletri di uomini, donne, bambini, che cercavao rifugio dalla collera del Vesuvio. L'archeologo Fiorelli inventò il metodo dei calchi in gesso per recuperare le posizioni e le espressioni delle persone morte sotto le macerie. Oggi il visitatore vede delle "statue" di uomini rannicchiati, donne incinte che cercano di proteggere il grembo, bambini piccoli...Se fosse successo a me, a mio figlio?
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un piccolo capolavoro che merita plausi ...e home.
Complimenti ed un saluto, saro
Complimenti
complimenti Valeria
abbraccione
g t
Pensa Valeria a tutta quella gente che abita sopra il Vesuvio,c'è una bella cittadina sai,pur sapendo i rischi che corrono.Allora dico,come mai ancora lì???? sai che nel Vesuvio attualmente l'attività interna è a pochi dalla superficie? più meno 15 km dati esatti,verificati di persona.Sono scesa nel Vesuvio con la persona che lavora per l'osservatorio Vesuviano...
La tua fotografia mi ha scaturato una riflessione: a quei tempi tanta tecnologia non c'era...e capisco allora che non hanno avuto modo di prevedere l'eruzione...Oggi nel 2013 esiste solo una persona che ogni mese scende nel vesuvio ,con uno zaino sulle spalle da 30 kg,rischiando anche la sua vita,per prendere campioni-analisi e portarli al laboratorio di napoli...Per carità ,forse un giorno sapremo quando scoppierà di nuovo,perchè succederà ...grazie a questa persona che scende...ma mi chiedo è l'unico modo per monitorare questo Vesuvio? per forza c'è bisogno di una persona che scende ogni mese? è possibile che con tutta la tecnologia di oggi,non esiste un attrezzo che rimanga fisso là dentro in modo che possa trasmettere dati al osservatorio vesuviano giorno e notte??
Forse.. dico forse..non c'è interesse...oppure come be sappiamo..i soldi si spendono altrove...ma un domani se vedremo altra disgrazia come questa....non chiediamoci come mai...
ciao Valeria...bellissima fotografia ti dico!
@Caterina: capisco tutta la tua rabbia ed indignazione. Non conosco le tecnologie usate per monitorare il Vesuvio. Io abito alle falde dell'Etna, quindi sono abituata a convivere con un vulcano sempre attivo (anche se le eruzioni dell'Etna sono diverse). L'Etna è monitorata dall'istituto di vulcanologia con molti strumenti (non li conosco bene, non essendo del campo). Non so quale sia il grado di accuratezza con cui si possano prevedere le eruzioni, ma di certo si potrebbe ridurre il rischio, cioè la probabilità che avvenga una catastrofe. Di certo non si doveva costruire così a ridosso del Vesuvio....spero che una simile catastrofe non si verifichi mai più...
Spero che la foto ti sia piaciuta davvero, oltre farti arrabbiare ;-).
Un caro saluto a tutti, Valeria.
La foto non mi ha fatto arrabbiare, sono semplicemente demoralizzata.. Molto spesso le cose dawero importanti sono trattate con superficialità ..diciamo che questo è il mio dolore più grande, quando penso a questa situazione.
In quanto la foto, sei riuscita ad entrare proprio nella cruda verità ,di una realtà che ha segnato l'Italia ... Non è da poco..
Ariciao;)
Davvero una bella foto !
Mimmo
mi piace
un saluto
Mimmo, Paola, Sandro, Rossella, Giorgio (?), SImone, Annamaria: non ho parole per ringraziarvi dei vostri bellissimi commenti...davvero.
Saro, che dire....a te grazie di cuore per essere passato di nuovo ed aver lasciato traccia.
Un caro saluto a tutti voi, Valeria.
complimenti
Patrizia
Un caro saluto, Valeria.