Mi chiedo se in questo caso hai fatto anche la regista o soltanto la fotografa... In ogni caso una foto straordinaria, che a me rimanda persino a Diane Arbus... Ciao
No faccio MAI la regista Marco nelle mie foto....tutto quello che ho fatto,è stato sempre spontaneo..almeno per quanto riguarda in genere le persone...Sono davanti a loro ,ma è coe se non ci fosse..entro nelle loro vita con dolcezza e simpatia..e forse x questo riesco a farmi considerare di "famiglia"...Grazie ..a presto..
quest'immagine mi commuove profondamente: non solo per ciò che mostra in modo diretto, quanto per le implicazioni psicologiche e comportamentali che ogni elemento raprresentato evoca con forza dirompente:
l'ambientazione e l'abbigliamento, nonchè alcuni elementi dei personaggi parlano di ambiente rurale, di campagna, di duro lavoro e miseri guadagni: la casa dismessa, con le pareti nemmeno a piombo e l'intonaco crepato fanno pensare che sia stata costruita dagli stessi che vi abitano; la tenda all'ingresso, logora, sorretta da un cordino anch'esso logoro, il filo usato a mò di cintola dei pantaloni e le unghie ancora sporche di terra fanno pensare ad una situazione di miseria materiale cui fa echo (e questa è una mia interpretazione che niente ha a che vedere con la realtà ) osservando le espressioni dei volti e l'incongrua postura dell'uomo una non minore miseria interiore, intima: gli sguardi sono eloquenti: l'uomo manifesta una sorta di disprezzo nei confronti della compagna (?) ormai rassegnata ad una vita di NON amore e sudore, dove ogni giorno è uguale al precedente e scandito unicamente dalle sole attività necessarie al sostentamento: mangiare, dormire, lavorare.
La composizione è eccellente: il braccio sinistro con la tenda ad esso parallela fungono da ingresso visivo che conduce ai due elementi verticali in contrapposizione cromatica (entrata e uomo), l'osservazione procede poi verso sinistra, guidata dallo sguardo dell'uomo, terminando sulla donna, quasi incorniciata su sfondo bianco.
stupenda per me
ciao
Una storia dawero triste...ma pieni di ospitabilità .. Proprio quando non si ha NULLA...le cose vengono piu apprezzate...Ammiro in silenzio le persone come a loro,e x molti versi,sono da insegnamento per tutti!!Ci si può vivere anke con niente...La loro ricchezza è dentro,e vale piu di ogni cosa..
Grazie
Il riferimento di Marco a Diane Arbus ci accumuna poichè è stato il mio primo pensiero.
Così come il secondo è stato di prepotenza, disprezzo da parte di un violento verso la povera moglie (ottimo l'intervento di Eloj).
Una situazione che va oltre il "il lamento di chi non ne può più"
Cosa penso della foto?
Che vai oltre come sempre, che quando ti si dice simpaticamente prof. non ci può essere nulla di ironico: lo sei davvero.
... assolutamente straordinaria... non c'è altro da aggiungere! a parte che è già stato detto tutto e anche dettagliatamente su questa immagine... aggiungo che ogni altra parola sarebbe superflua!
Angelo
Un'altra straordinaria immagine del tuo incredibile repertorio. La componente umana qui è estremizzata, fino a diventare palpabile e dominante.
Si, certo, c'è sicuramente il conflitto tra marito e moglie, ma quello che più mi impressiona è il degrado sociale che sembra emergere da questa immagine. Il conflitto ovviamente è figlio di questo degrado e, come ai tempi dei nostri antenati di Peştera cu Oase (luogo che tu penso conosca bene), l'uomo domina la donna in virtù della la sua superiorità fisica.
L'immagine è straordinaria. Anche un ritratto della sola donna sarebbe strepitoso e spero tanto tu l'abbia fatto.
Un caro saluto
Fausto
Leggervi..e vedere che sono riuscità a portavi proprio l'attimo vissuto da me,è il più grande premio che i posso avere nella vita..confesso che mi sono emozionata e mi è venuto da piangere.....adesso basta,me sto zitta,che una "prof" dv essere tosta..
Una abbraccio a tutti.
@Faust,si c'èlo,è identica a questa scena solo che è lei da sola..
Il degrado in cui vivono questi due signori è veramente impressionante. L'uomo che sembra un attore che ha recitato anche in un film di james bond e la moglie hanno delle espressioni molto intense. Bello scatto. Ciao
Evocativa di una condizione estrema, precaria, di sopportazione, di minimi termini.
Potentissima nella sua espressione, entrambi i personaggi sono veramente forti nella loro presenza.
Dove l'hai scattata/e? Sembra una scena vista in Albania.
bravissima ,anch'io son stato a contatto di situazioni come queste ,ma sinceramente non sono riuscito a fotografarle ,vuoi per vergogna ,vuoi per timore di non rendere al meglio ....stà di fatto che altre alla bravura io ti riconosco anche il coraggio! il coraggio di affrontare e raccontare determinate situazioni di vita ,non semplici,ma anzi terribilmente complesse e come ben sai da queste persone vissute in piena umiltà .......
Accidenti che foto O_O mi sono soffermata a guardarla perchè è davvero incredibile il momento che hai colto, i due personaggi sembrano i protagonisti di un film drammatico...non so spiegare bene...posso solo dirti che è bellissima e provo una grande ammirazione per te! Complimenti di cuore....ciao
Raffaella
location, persone, gesti, veramente interessanti,
sul bn, no comment!
brava, ciao miriam
Una lite? O ... il lamento di chi non ne può più?
Molto Brava !
un saluto
splendida Catalina !!!!
gio
Sembra, però, se non mi sbaglio, un pò plastificata.
Saluti, Nicola.
molto bella e hai colto due espressioni veramente uniche
Brava... ma questa e` la campania Italiana o rumena?
l'ambientazione e l'abbigliamento, nonchè alcuni elementi dei personaggi parlano di ambiente rurale, di campagna, di duro lavoro e miseri guadagni: la casa dismessa, con le pareti nemmeno a piombo e l'intonaco crepato fanno pensare che sia stata costruita dagli stessi che vi abitano; la tenda all'ingresso, logora, sorretta da un cordino anch'esso logoro, il filo usato a mò di cintola dei pantaloni e le unghie ancora sporche di terra fanno pensare ad una situazione di miseria materiale cui fa echo (e questa è una mia interpretazione che niente ha a che vedere con la realtà ) osservando le espressioni dei volti e l'incongrua postura dell'uomo una non minore miseria interiore, intima: gli sguardi sono eloquenti: l'uomo manifesta una sorta di disprezzo nei confronti della compagna (?) ormai rassegnata ad una vita di NON amore e sudore, dove ogni giorno è uguale al precedente e scandito unicamente dalle sole attività necessarie al sostentamento: mangiare, dormire, lavorare.
La composizione è eccellente: il braccio sinistro con la tenda ad esso parallela fungono da ingresso visivo che conduce ai due elementi verticali in contrapposizione cromatica (entrata e uomo), l'osservazione procede poi verso sinistra, guidata dallo sguardo dell'uomo, terminando sulla donna, quasi incorniciata su sfondo bianco.
stupenda per me
ciao
Grazie
Così come il secondo è stato di prepotenza, disprezzo da parte di un violento verso la povera moglie (ottimo l'intervento di Eloj).
Una situazione che va oltre il "il lamento di chi non ne può più"
Cosa penso della foto?
Che vai oltre come sempre, che quando ti si dice simpaticamente prof. non ci può essere nulla di ironico: lo sei davvero.
un caro saluto PROF
saro
Angelo
Si, certo, c'è sicuramente il conflitto tra marito e moglie, ma quello che più mi impressiona è il degrado sociale che sembra emergere da questa immagine. Il conflitto ovviamente è figlio di questo degrado e, come ai tempi dei nostri antenati di Peştera cu Oase (luogo che tu penso conosca bene), l'uomo domina la donna in virtù della la sua superiorità fisica.
L'immagine è straordinaria. Anche un ritratto della sola donna sarebbe strepitoso e spero tanto tu l'abbia fatto.
Un caro saluto
Fausto
Una abbraccio a tutti.
@Faust,si c'èlo,è identica a questa scena solo che è lei da sola..
Potentissima nella sua espressione, entrambi i personaggi sono veramente forti nella loro presenza.
Dove l'hai scattata/e? Sembra una scena vista in Albania.
Raffa
Ciao!
Stefania
Molto brava !
Raffaella
Grazie Raffaella x le belle parole...