è un esperimento. la mia idea era quella di un personaggio che è insieme tutti e nessuno. l'uomo si aggrappa ai propri cancelli, cioè i propri confini o le proprie certezze, mentre la via, luminosa, si trova altrove. mi sa che non ho ancora la tecnica per tradurre in foto le mie idee :-)
...però ci sei vicina...!!! Già questa foto, con la tua spiegazione, ha un senso che, però, probabilmente...devi un po' raffinare. Ma se non si prova (tutti noi, eh!!!), non si compie nessun percorso, non si migliora...
Alla luce della tua spiegazione, mi piace la mano non in controluce (non nera), cioè una mano "umana" che afferra la "certezza". Fosse stata scura anche quella, la foto avrebbe avuto meno forza... avrebbe potuto sembrare una sagoma (il controluce così deciso appiattisce sempre la prospettiva) e non un uomo con i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue incertezze...
Mi piace anche l'uso della profondità di campo che lascia sfocato (ma leggibile) lo sfondo...
Susanna
grazie susanna, in effetti era proprio quello lo scopo di una mano "viva", "di carne", che affiora da una sagoma scura. così come lo sfondo, che nelle mie intenzioni doveva essere leggibile ma non nitido (non completamente "afferrabile"). nel complesso resta una foto cervellotica, lo so... ma sono così felice che tu l'abbia compresa al volo, nonostante tutti i difetti!
mi sarebbe piaciuto vedere comunque il viso
Alla luce della tua spiegazione, mi piace la mano non in controluce (non nera), cioè una mano "umana" che afferra la "certezza". Fosse stata scura anche quella, la foto avrebbe avuto meno forza... avrebbe potuto sembrare una sagoma (il controluce così deciso appiattisce sempre la prospettiva) e non un uomo con i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue incertezze...
Mi piace anche l'uso della profondità di campo che lascia sfocato (ma leggibile) lo sfondo...
Susanna