mi ricordo della tua serie del mercato all'aperto, pezzetti di vita, ogni città aveva i suoi, a Firenze c'era quello sul retro del Mercato Centrale - poi nella palazzina liberty che ospitava macellai e pesciaroli hanno aggiunto un piano in piu' e le bancarelle di frutta e verdura le hanno spostate all'interno - ricordo quando i pomodori e le mele venivano pesati con quelle bilancie sospese tenute in mano dal negoziante, che faceva tanto veloce che non riuscivo mai capire se il peso era quello giusto, e poi messi in sacchetti di carta marroncina e quindi nella borsa a rete azzurra - davanti a me capitava sempre qualche signora che voleva toccare con mano e palpava tutto, criticava la merce, tirava sul prezzo, però voleva il sedano in regalo, e quando capitava il mio turno mi sentivo imbarazzata per questo e non riuscivo a spiccicare parola, solo ad indicare col dito e dire il peso, e se succedeva che mi rifilano un pezzo un po' ammaccato, poi la mi'mamma si lamentava con me
Concordo alla grande con torkio , si entra nella foto e se ne esce direttamente sulla scena , il fumo le persone ed i palazzi sembrano essere bloccati mezzo secolo prima , e probabilmente è cosi , ma quello che colpisce e che la foto scattata mezzo secolo dopo, ha preso tutti i cinquantanni trascorsi
Spettacolare Aldo, me l'ero persa...piano piano ti si insinua il tarlo dell'analogico, dato che hai rispolverato questo splendido scatto. Sembra tridimensionale, si entra nello scatto, se ne sentono irumori gli odori, amo moltissimo questo tipo di scatti.!!!! Li sento "vivi" :-o
Fiore
che spettacolo Aldo... mi garba un casino e ti ringrazio che mi ci hai portato, mesi fa, così adesso mi par di sentire l'atmosfera, i suoni e gli odori... :!:
Marco
Fiore