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Aconito napello
ATTENZIONE ALL’AVVELENAMENTO DA ACONITO.
Gli alcaloidi dell’aconito in particolare l’aconitina colpiscono principalmente il cuore, il sistema nervoso centrale e periferico. L’aconitina viene rapidamente assorbita dopo ingestione orale o anche per contatto dermico. L’ingestione di 3 grammi di droga fresca può portare alla morte un uomo in poche ore.
L’intossicazione è molto rapida, dopo un periodo di latenza compreso tra 10 e 90 minuti dall’ingestione alla comparsa dei primi sintomi, il paziente sviluppa una combinazione di affezioni a carico dell’apparato cardiovascolare: palpitazioni, difficoltà di respiro, ipotensione, bradicardia, tachicardia, aritmia ventricolare, edema polmonare; gastrointestinale: nausea, dolore addominale, diarrea; oltre a disturbi sensoriali e motori, tipici dell’avvelenamento da aconitina.
I sintomi iniziano con un’immediata comparsa di prurito e formicolio che dalla bocca si estende a tutto il volto e poi dalla punta delle dita progredisce lungo gli arti con tendenza ad estendersi a tutto il corpo fino alla completa anestesia. Procede con l’ottundimento della sensibilità degli organi di senso, in particolare vista e udito, poi compaiono sintomi di difficoltà respiratoria, bradicardia, polso debole, ipotensione. Il paziente percepisce prima calore diffuso, poi intenso calore interno e poi subentra la febbre elevata, secchezza cutanea e mucosa: di rado compare una sudorazione calda e profusa, che in genere rappresenta il superamento della crisi. La pelle può ricoprirsi di un’eruzione accompagnata da forte prurito. Polso e respirazione accelerano e il paziente viene pervaso da grande agitazione psico-motoria.
Secondariamente, entro 2-6 ore, seguono sensazione di freddo, la temperatura del corpo si abbassa, sudorazione appiccicosa, dilatazione delle pupille, aumento della salivazione, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, disturbi del ritmo cardiaco, il polso flebile; il paziente si immobilizza per diffuse paralisi dei muscoli scheletrici, poi viene scosso da convulsioni tetaniche parziali accompagnate da grande debolezza muscolare e depressione respiratoria; infine si verifica la morte per paralisi respiratoria.
La coscienza permane lucida fino agli ultimi istanti.
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Informazioni File
Nome file:1508_1200_Aconito_napello.jpg
Nome Album:Franco Mottironi / Macro
Luogo dello scatto::Giardino di casa
Dimensione file:405 KB
Aggiunto il:Nov 05, 2019
Dimensioni:1200 x 1200 pixels
Visto:26 volte
Apertura Diaframma:f 2.8
FNumber:f 4
ISO:250
Lunghezza Focale:120 mm
Modello:NIKON D810
Tempo d'esposizione:1/60 sec
URL:http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-155549
Preferiti:Aggiungi ai preferiti
Maria Grazia Galli  Send PM [Nov 05, 2019 at 09:23 AM]

Una bellezza .....che mette paura !!!

Franco Mottironi  Send PM [Nov 05, 2019 at 10:02 AM]

Usato in medicina come anestetico

Franchetti  Send PM [Nov 05, 2019 at 10:45 AM]

indubbiamente da non usare come fiori edibili :-)

Marco Furio Perini  Send PM [Nov 05, 2019 at 03:17 PM]

Ottima realizzazione tecnica e compositiva.

Sandro Sardoz  Send PM [Nov 05, 2019 at 09:26 PM]

Mammamia ... e` peggio di un cobra !!!! :P
La Natura ...stranamente sembra un innocuo fiorellino... :)




 

   
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