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La foto di Giacomo Saviozzi


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La recensione di Riccardo Corsini:
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Oggi è un giorno particolare, si è concluso il raduno Orcianese, iniziato sabato mattina alle ore 9,00, ritrovo P.zza S.Michese, passeggiata sulle mura, spuntino veloce, e trasferimento all’oasi di Massaciuccoli, con gran finale al ristorante Da Giulio.
Oggi, partenza per Orciano, dove abbiamo assistito ad uno spettacolo della natura, come solo quel luogo sa donare, per chi ama la natura, è il massimo.
E allora, non impediamo il suo fatale andare…………………..
Un’omaggio, la mia recensione settimanale, ad un’autore, che ha tutti i requisiti per diventare qualcuno nel mondo della fotografia, oltre ad essere molto sensibile, attento ai problemi sociali, basta leggere il suo primo libro, dedicato interamente al contesto dei manicomi in Italia, soprattutto, cosa sono stati i manicomi in Italia, ma oltre ad essere un bravo fotografo, preparato, possiede il dono della modestia, e senza quella, non si diventa dei grandi, si rimane sempre dei mediocri.
Oggi si è mescolato a noi, come uno di noi, con il suo immancabile sorriso, le sue battute, la sua allegria, la sua voglia di vivere, e condividere la sua logica fotografica, con gli altri, alla pari con gli altri, eppure il suo libro parla per lui, un fotografo, che ama la fotografia, ma che ha fatto della fotografia la sua professione, ed oggi era a tavola, a mangiarsi un bel panino, e bere una buona birra, come uno qualunque, di noi mortali fotoamatori…………..
Questa fotografia, è una delle tante, ma delle poche, che Giacomo posta, che basta un’occhiata veloce, per capire che si tratta di un’immagine che va ben oltre, la mera rappresentazione di una scena, un’immagine fatta con uno stile particolare, che si fa riconoscere, in mezzo al branco, come è giusto che sia.
E’ un’immagine ovattata, come molte di Giacomo, con quel suo W/B, leggermente virato, per renderla vissuta, un’immagine che si sposa con il titolo, anzi, si avvinghia al titolo, eppure è un’immagine molto fresca, ha un suo dinamismo, e un pizzico di allegria, quell’uomo che sta uscendo dalla porta, immortalato in quella posa, mi da’ la netta sensazione di una persona felice, che sta uscendo da un loco, che si sviluppa, con un nero profondo, illeggibile, alla destra dell’inquadratura, per poi spostarsi al centro, molto illuminato, un po’ come un passaggio da un momento nero, ad un momento più sereno, ma lui non si accontenta, e preferisce prendere la porta che lo porterà…….Dove non si sa, forse non lo sa neppure lui, ma,……………Non impedir lo suo fatale andare…………
E’ una fotografia, che forse, può anche non piacere, o forse non essere capita, non è certo il mio caso, questo genere di immagini, per me, sono il sale del mio hobby, e non nascondo, che mi sarebbe piaciuta farla, ed un po’ la invidio (invidia salutare).
Una fotografia che si deve far apprezzare per il messaggio che manda, e non certo per la sua definizione, od altre alchimie tecniche, un timbro particolare, una cromia particolare, per raccontare con un clik, una sensazione, e possibilmente, per strappare un’emozione, a noi che osserviamo l’immagine.
Se è riuscito a strappare un’emozione, ad innescare in noi, qualcosa di vivo, a far ricordare, magari, un momento della nostra vita, dove siamo stati obbligati, costretti, a qualcosa che non volevamo, anche semplicemente, un divieto paterno, alla giratina serale, Giacomo ha raggiunto il suo scopo fotografico, con me, c’è riuscito perfettamente.
Più che farti i complimenti, ti faccio gli auguri, per una carriera, che meriti, difficile, e irta di difficoltà, ed unirti a Maurizio Di Ciuccio, altro fotoamatore, oggi sulla scena nazionale, come fotoreporter sportivo, tanti auguri Giacomo………………….Di cuore!

Riccardo Corsini