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[staff]

Le Fotografie di Gianni Mazzesi:








Link alle fotografie in questione:

http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-89325
http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-88339
http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-81057

Link alla galleria di Gianni Mazzesi:
http://www.micromosso.com/galleria/thumbnails.php?album=lastupby&uid=2118

Gianni “giannetto” Mazzesi: azzerata fotografia

Il lavoro che Gianni Mazzesi ci presenta con perseverante costanza sulle pagine di Micromosso merita attenzione e rispetto.
Giannetto si impone all’attenzione per la sua capacità progettuale e per la sua coerenza espressiva che lo porta a mostrarci, sempre, immagini mai banali, talvolta spiazzanti, che disegnano, una dietro l’altra, il filo sottile del suo credo poetico e visionario;
le difficoltà, oggettive, che s’incontrano nella lettura critica delle sue immagini giustificano una riflessione che potrebbe costituire, ci auguriamo, motivo di costruttivo dibattito all’interno del sito.

Spesso, se non sempre, le fotografie del Giannetto sono poco godibili dal punto di vista meramente estetico,ma questa negazione del bello canonico, escludendo il perseguimento di una pura operazione di snobismo intellettuale da parte sua, ed il dissolversi dell’idea di semplice godibilità visiva dell’immagine, diventano gli strumenti peculiari, i veicoli sensoriali attraverso i quali egli intende accompagnarci dentro alle sue visioni interiori del mondo, delle cose e degli esseri che lo popolano.
L’opera del nostro autore, nel suo complesso, sembra fatta apposta per indurre noi tutti a domandarci cosa sia “la fotografia” oggi, quale ruolo rivesta nell’era della comunicazione visiva globalizzata e di massa, nel tempo dell’impoverimento e imbarbarimento del linguaggio parlato e, peggio ancora, scritto.

Ha senso ancora affrontare un’immagine armati dei dogmi di regole inossidabili e immutabili ?
ha ancora senso confinare un potente mezzo espressivo come la fotografia entro gli ambiti ristretti di un anacronistico accademismo ignorando che le strutture fondanti della comunicazione stanno cedendo sotto i colpi di un mutamento degli strumenti linguistici che, per effetto di una sempre più ampia integrazione etnico-culturale , mettono in fibrillazione i codici sacri del nostro ristretto pensare ?
Può essere la fotografia, nell’era in cui internet annulla tempo e spazio portando il mondo nelle nostre case in tempo reale, strumento complementare e significativo di nuove o più originali forme espressive ?
Ed ancora : siamo capaci, condizionati da overdose mediatica universale, di porci davanti ad un’immagine e di penetrarla liberi di mente e spogli di modelli valutativi rigidi e precostituiti ?


A proposito della fotografia del Mazzesi riportiamo, in un’epoca d’oro per ciò che concerne le intercettazioni telefoniche, un colloquio intercorso tra Tic e Tac :

Tic: Ma l’hai vista l’ultima fotografia del giannetto mazzesi ?
Che cosa ne pensi ? Qual è il messaggio o il motivo di riflessione che ne ricavi ? Ma te ci hai
capito qualcosa ?

Tac:Ma che domande mi fai !
E’ molto chiara la struttura patognomica che sorregge il concetto filogenetico di stampo
surreal-impressionista del periodo liberal-secessionista.
La visione utopistica filtrata dall’esperienza pre-alessandrina,dopo un paio di bicchierotti di
amarone, porta ad una concezione laica della fotografia come premiscelata dalla supercazzola
prematurata.

Tic: Sarà come dici te, ma io non ci ho capito niente !
Non sarà mica che si fa troppe seghe ?

Tac: Perché dici che ci pensa alla topa ? boh ?
Comunque se le sue fotografie ti pongono problemi di lettura critica o di comprensione puoi
sempre leggere le poesie sotto le sue immagini che ti illumineranno certamente !

Tic: Dici ? Sarà !....ma io non ci capisco una sega nemmeno nelle sue poesie…..a volte mi sembra
che , tra fotografie e poesie, ci prenda tutti per il culo !

Tac: Va bene, allora visto che non vuoi capire….facciamo così !
T i faccio leggere alcuni commenti chiarissimi ed esplicativi fatti sotto alle sue foto da alcuni
amici di Micromosso


Commenti…………………………………………………………………………………………
(* sintetico,**scettico,***con le idee confuse, pertinente e argomentato, quando si ha fede,
sarcastico, criptico, poetico, inspiegabile)


-Beh ! vista una viste tutte **

-vagamente, mi ricorda una strada illuminata vista dall’alto ***

-….bella,bella !!! *

-…bella bella
Una serie che apprezzo molto, mi piace l’idea di partire da te dal tuo stato fisico per andare dentro di te verso il tuo essere, il tuo sentire….

-in effetti tante imperfezioni che rendono la foto interessante ***

-non l’ho capita Gianni, ma mi piace un sacco, come quando ho visto per la prima volta “2001 Odissea nello spazio”, non ci avevo capito nulla ma mi era piaciuto davvero

-Ecco…monta sulla postazione di vedetta e guarda se vedi un po’ di topa…ti farebbe bene…un bacino ###

-Oh Gianni… a Lucca mi dovrai spiegare queste tue visioni…..ci tengo sai **

-Fino ai versi ci arrivo e con piacere, mentre questa è un po’ difficilina per me…ma ti assicuro che mi impegno gianni

-una non composizione per una non cosa

…………………………….dopo quest’ultimo commento urge intervallo poetico

“Reggo a breve,
in esausto respiro,
quel disincantato terreno
dove c’è la promessa,
che fu”
(dalla serie: “tentativo di ricordare quanto è accaduto”)

-emblematica *

-excellentissimo *

-la luce si fa verbo

-“Non parlarmi di folla variopinta, lo spirito a guardarla fugge via. Nascondimi le orme della calca,che a dispetto ci afferra nel suo vortice.
Ma guidami nell’angolo silenzioso di cielo
dove solo al poeta fiorisce gioia pura,
dove amore e amicizia con mano benedetta
coltivano nel cuore divina beatitudine” ……..(Goethe, Faust)

-…molto molto bella, ma non chiedermi perché, ciao

-mi emoziona questa molletta, semplice, ma che unisce ed incrocia due fili, in un bianco e nero bello. Bravo

………………….dopo quest’ultimo commento serve un’altra poesia

“Infilando l’occhio scorgo pace,
succosa,
infinita
e resto
a guardare senza giudicare,
segnato dall’immanenza,
disturbato dal saperla
un attimo”
(dalla serie: Silenzi)


-un gran bel bianco e nero
L’equilibrato dosaggio di luce e ombre dà all’immagine una straordinaria valenza materica, che arricchisce non poco di forza espressiva e di emotività la composizione nel suo insieme…. #

-Avendo già visto la tua precedente, ho una visione dell’intento che diversamente mi sarebbe stata più problematico realizzare. L’acqua è l’elemento costante ma, stavolta, e per mio chiaro limite,non riesco a ricollegarla all’ about. Continuo a seguirti anche se in silenzio ***

-Il primo impatto visivo mi ha fatto percepire quasi un tocco verso il vuoto, Gianni…… poi il continuare a guardare questa immagine mi ha fatto leggere altro: quasi un bisogno,un desiderio,un tendere verso, la ricerca di un appiglio o forse solo l’accoglienza sulla pelle del mondo…..

-come siete complicati ! **


Tic e Tac
Libero Musetti&Franco Maffei

[giannimazzesi]

Che onore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In questi giorni sono stato impegnatissimo, ora lo leggo per bene...
Comunque siete fuori di melone
Mi permetto un grandissimo abbraccio a Franco e un megabacino a... Liberino!

Gianni

ps: Ce lo fatta a farvi superare le 30 righe, wooow!
_________________
http://www.mazzesi.blogspot.com./

[Catalina Filip]

Ommiodio..nel leggerla dopo la prima parte mi sono morta dalle risate...Scusa Gianni,ma proprio non si può altrimenti...questi due insieme fanno pauraaa...


Complimenti per la recensione


Una domanda che mi spesso:la percezione visiva tramite la rappresentazione fotografica....si può chiamare fotografia????????Io la vedo piu come arte visiva...
Magari Gianni mi fai un pò di luce.......... A lucca non ciò capito na mazza di quello che mi hai detto.......Un cosa ti prego,togli le pippe mentali fatte da paroloni..usa parole semplici..so stranieraaaaaaa..sai no?!!
_________________
Non sono gran cosa,
Però sono tutto quello che posso essere...

[Saro Di Bartolo]

Ti seguo caro Gianni, come sempre ti seguo
_________________
Saro Di Bartolo

[Paola Congia]

Complimentoni a Spic & Span…pardon Tic & Tac per queste straordinarie recensioni che più volte mi hanno lasciata di stucco, senza parole . Ho rinunciato a domandarmi chi sia il Tic e chi si nasconda dietro il Tac, sebbene io covi qualche sospetto nel profondo dei miei pensieri e il dubbio popoli le mie notti agitate.
Devo perciò innanzitutto farvi le mie congratulazioni per il vostro straordinario ticchettio, molto ben ritmato ma anche ispirato qua e là da pura vena di genialità (alcune definizioni , quali quella di “cromatismi ora acidi e permalosi, ora caldi e avvolgenti” da voi attribuita al Kleiner toccano abissi di inarrivabile profondità, riemergono, rasentano la poesia ma poi deviano verso la fantasia prendendo una bretella laterale, rischiando seriamente di sorpassarla, per poi imboccare senza intoppi la strada maestra del Sublime).
Ma se negli altri casi presi in esame dal vostro duo metronomico il compito risultava -se non agevole- almeno di percorribile impegno, in questo caso, con Mazzesi, avete dovuto superare voi stessi e l’avete fatto con grande professionalità, ingegno e , spero, successo di pubblico.
Non so se posso azzardare una citazione di Wittgenstein, ma a proposito di Giannetto mi pare cada a fagiolo o come il cacio sui maccheroni ( come dicono gli anglosassoni): “ se un tema, una frase, un’immagine ti dice improvvisamente qualcosa, non è necessario che tu sia in grado di spiegartelo. Semplicemente, tutto d’un tratto, ti è diventato accessibile anche questo gesto”.
Giannetto è un rivoluzionario dell’arte visiva , un visionario , un abitante del futuro. I suoi elementi comunicativi evocano la fotografia ma non sono fotografia. Per quanto ci piacciano o non ci piacciano le sue opere o abbiamo l’impressione, vedendole, di poter penetrarne il significato, dobbiamo ammettere che ci sbagliamo.
Forse si sbaglia lo stesso Giannetto ad interpretare se stesso.
Queste promesse di fotografia, questi suggerimenti di immagine hanno bisogno di noi per essere mantenuti. Noi : i fruitori. In quanto tali ritengo abbiamo diritto ad essere profumatamente pagati per il nostro impegno.
Chiediamoci dunque se tra L’Autore e noi-fruitori l’implicito messaggio appartenga al genere della reciprocità o a quello della polarità ( appena lo capisco lo spiego anche a voi).
Nelle mani del Giannetto, tutto ciò che non è ancora fotografia diverrà fotografia, o lo è appena stata, oppure è uscita un attimo a fare un salto al market per il mazzo di prezzemolo dell’ultim’ora: a noi fruitori spetta l’impegno di organizzare gli elementi descrittivi delle sue visioni, che presuppongono un’azione cosciente da parte nostra, ma anche una smisurata pazienza.
Implica perciò che noi siamo attenti a considerare l’esatta tassonomia del rapporto tra Giannetto e noi in tutti i suoi elementi, senza trascurare l’astronomia, l’ergonomia e la trigonometria.
Il ”discorso”, “l’esibizione”, “il dialogo”, costituiscono un gioco continuo tra materia e retorica in una cooperazione che, forse, sarà il futuro della fotografia .
Spero di essere stata chiara ma sono sicura che Giannetto mi saprà interpretare.

ps: ti seguo Giannetto, anche con la febbre a 39...e immagino si intuisca dal mio scritto

[donato bellomo]

Caro Gianni, i miei limiti rispetto alla tua visione dell'immagine fotografica ho cercato con difficoltà di spiegarteli a voce a lucca. Non riuscendoci.
Ora finalmente ho trovato qualcuno che sappia tradurre il mio pensiero inespresso. Tic é il mio mentore
Lunga vita a Tic!

[giannimazzesi]

Ciao a tutti,

Non so se ancora se chiederò la recensione della mia prima personale (quando qualcuno si degnerà di farmela fare e colui deve essere o un pazzo o un visionario, per come immagino di installare le foto...) a Tic e Tac o alla Congia...
Il dubbio resta o forse una all'inizio e l'altra alla fine del percorso.
Comunque si attendono altri candidati
Grazie ancora a tutti, mi state facendo morire dalla risate ma anche pensare molto, e ciò è davvero una gioia!
Donato e Cate, tenterò di spiegarmi meglio.
Saro... Grazie...

Gianni
_________________
http://www.mazzesi.blogspot.com./

[Marco Furio Perini]

Mi sto divertendo un mondo a leggere questo topic, dall'apertura dei due ineffabili Tic and Tac, alle risposte di Gianni, fino all'intervento impagabile di Paola... Bravi tutti davvero!

[Carlo Longarini]

Per quel poco che possa valere dico che questa volta la critica è stata gestita con molto tatto ed in maniera simpatica. Ovviamente è solo un parere. Faccio i miei complimenti a Tic e Tac ma soprattutto a Gianni. Prima della mostra mi sarei aspettato una persona completamente diversa Bye

[pulvirenti lucia]

Faccio subito una premessa: io a gianni voglio un bene immenso... L'ho conosciuto anni fa attraverso le sue visioni e le sue parole poi l'anno scorso ho avuto l'immenso piacere di conoscerlo personalmente a lucca...I suoi occhi sono veramente lo specchio della sua anima, profondi, buoni, puliti... Un uomo d'altri tempi.... E posso dirlo senza nemmeno pensarci: e' stato un dono conoscerlo!
Ok ora torniamo alle sue immagini... A volte incomprensibili, a volte chiare e dirette, a volte contorte a volte semplici ma di sicuro sempre di grande spessore, parlano dei suoi stati d'animo e non lasciano mai indifferenti!
Tic e tac sono stati fantastici ad interpretarlo... Complimentiiii!!!!
_________________
pulvirenti lucia

[Susanna Bertoni]

Gianni... come potrei non commentarlo! Bellissimo l'intervento di Lucia che condivido in pieno. Gianni, un uomo che esprime stati d'animo ma anche artisticamente e creativamente un passo avanti (perché indietro, sicuramente, sono io rispetto a lui). Gianni, che predilige percorsi fotografici alle singole foto. Gianni poeta per parole e per immagini...Gianni che spesso spiazza e sorprende ma che viene seguito proprio per questo (diciamolo chiaramente).
Gianni, persona colta, non solo in campo fotografico...
Gianni, una persona che stimo e anche di più, se possibile, per le sue visioni artistiche che difficilmente molti si ostinerebbero a portare avanti appiattendosi su immagini/percorsi più semplici e fruibili che maggiormente attirerebbero consensi e che con maggior frequenza finirebbero in Cover.
Gianni Mazzesi, unico...e questo è un pregio...il suo distinguersi con orgoglio.
Gianni, spesso attaccato ma che con i suoi modi educati e forbiti riconduce tutto nel binario dello scambio di idee, difendendo e spiegando il proprio punto di vista.

Sulla recensione sono d'accordo solo sulla prima parte. Bello il duetto telefonico che, però, personalmente, non avrei inserito in recensione ma su un post a parte, aperto subito sotto (una recensione parte1 e parte 2, insomma)... così come non avrei riportato i commenti degli utenti/colleghi/amici che, estrapolati in questo modo casuale, isolati dal contesto delle foto cui si riferiscono, possono anche fare incazzare chi li ha scritti perché, quasi sicuramente, sentiti col cuore e con la mente.

Se si leggono i post sotto alle foto di molti utenti, allora ci sono altri commenti che sono incomprensibili o che hanno chiari riferimenti sessuali pur senza volerlo (del tipo"la tua immagine mi è entrata dentro..."ecc...ecc..!). Quindi un giochino un po' cattivello!

Tutti bravi ma questa volta Gianni di più.

Non me ne volete ma questo è come la penso, detto con parole semplici e chiare.

Susanna
_________________
http://susannabertoni.it
http://susannabertoni.blogspot.it (paesaggi)
http://susannaphotographer.blogspot.com/

[Matteo Turina]

bella simpatica e meritata recensione di un grande di MicroMosso è stato un piacere conoscerlo di persona anch'io mi immaginavo una persona totalmente diversa ,e invece sono piacevolmente colpito dalla sua semplice giovialità!
bravo Gianni i complimenti li meriti tutti!!
e bravi Tic & Tac ! recensione con humor il che non guasta anzi!!

[Paolo Bini]

Gianni, mi rammarico di non essere riuscito a conoscerti meglio, anche se non commentavo ho sempre seguito i tuoi lavori con molta curiosità, comunque gli scanzonati Tic & Tac sono riusciti a dare di te l'immagine di una persona molto alla mano e seguendo i commenti con una grande intelligenza.

Non vedo l'ora che capiti una nuova occasione per poter rimediare.

Paolo

[donato bellomo]

[Carlo Longarini]