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Autore Messaggio
Fabrizio Pizzolorusso



Registrato: 12/02/09 19:31
Messaggi: 84
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2011 10:05 am    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Ciao a tutti, sono perfettamente in nlinea con Paola Lirusso e devo dire che MM ha provato ad ascoltare questo tipo di tua richiesta (tramite un mio suggerimento) e credo che faccia parte del suo intento e cioe' quello di dare voce alla FOTOGRAFIA come essenza, come significato, come profondita', ma purtroppo ci si scontra con la natura dei siti nel web.
Sulla tecnica e contenuto ho piu' volte espresso la mia opinione che come essenza rispecchia l'apertura di questo tuo topic, e oggi spesso leggo come fotografi affermati rimangono delusi quando vanno a fare lezione o una serata in qualche circolo poiche' gli argomenti principi rimangono fermi prettamente al mezzo meccanico, alla tecnica (importantissima), mentre la parte del linguaggio, della comunicazione, della profondita' dell'immagine viene sempre meno...e dire che il digitale ha eliminato quella distanza tra tecnica e contenuto dando a quest'ultimo un leggero vantaggio che da' oggi valore all'immagine, quindi mercato anche nell'arte.
Di conseguenza non comprendo cio che dice Nicola quando afferma che non e' una domanda insulsa chiedere che attrezzatura si adopera in tempo di digitale....direi che e' una domanda legittima di contorno che pero' in termini di linguaggio, di comprenderne il messaggio, il concetto all'interno dell'immagine lasci il tempo che trova. Piu' importante per chi e' uno sfegatato di meccanica una volta, di pixel, di elettronica oggi, di tecnica, di perfezione, di superficie.
Poi mi chiedo cosa debba quadrare per capire se uno dice il vero o il falso su cosa? se ha usato una compattina o una reflex? se se cosa e' un diaframma? il risultato e' di dirgli che la tecnica sarebbe da guardarla e assimilarla nella sua parte piu' elementare che gia' puo' essere sufficente a comunicare, ma per il resto non vedo quale scopo possa avere se l'immagine comunque comunica.
Ciao
Fabrizio P.
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Paola Lirusso



Registrato: 18/08/09 12:30
Messaggi: 274

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2011 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

la comunicazione non è così elementare come si pensi, c'è un lavoro potente su di sè, un eliminare "filtri" su "filtri mentali", accedere ad altre stanze, ascoltare altre voci... invece siamo racchiusi nelle nostre scatolette di metallo, protetti più che mai dalla luce e dalle ombre. Guerrieri liberi di combattere solo altre idee La fotografia è visione, è costruzione, è attivazione della fantasia ...ci sono autori fantastici qui, autrici che usano i condizionamenti per decondizionare e quindi liberare. A volte vengo definita poeta, mi si infila un "abito" proprio quando propongo un commento privo di abiti, nudo nel suo modo di vedere. Complicato? No! Libero si...
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Marco Furio Perini
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Registrato: 20/03/08 17:38
Messaggi: 1501
Residenza: Torino

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2011 12:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paola, le tue parole sono musica per le mie orecchie... anche quando in apertura di topic dici che la fantasia non dev'essere solo prerogativa degli autori, ma anche di chi guarda e legge un'immagine. Grazie di cuore per tutto il tempo da preziosa osservatrice che ci dedichi Wink Ciao.
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Stefano Landi



Registrato: 22/05/08 17:33
Messaggi: 453
Residenza: LIGURIA

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2011 4:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paola Lirusso ha scritto:
la comunicazione non è così elementare come si pensi, c'è un lavoro potente su di sè, un eliminare "filtri" su "filtri mentali", accedere ad altre stanze, ascoltare altre voci... invece siamo racchiusi nelle nostre scatolette di metallo, protetti più che mai dalla luce e dalle ombre. Guerrieri liberi di combattere solo altre idee La fotografia è visione, è costruzione, è attivazione della fantasia ...ci sono autori fantastici qui, autrici che usano i condizionamenti per decondizionare e quindi liberare. A volte vengo definita poeta, mi si infila un "abito" proprio quando propongo un commento privo di abiti, nudo nel suo modo di vedere. Complicato? No! Libero si...



.......condivido ed approvo pienamente questo pensiero. Non è così facile " lasciarsi andare " in nessuna circostanza, e la fotografia, che è una forma di linguaggio, offre molte possibilità per esprimersi liberamente, ma allo stesso tempo, se intrappolata entro rigidi canoni, rimane priva della sua natura liberatoria ed ancorata ad una estetica prevedibile, se pur gradevole.
Il bisogno di andare oltre è per per alcuni una necessità, per altri un obiettivo di confronto od addirittura una distorsione di ciò che rappresenta la convenzione.
Ciò che oggi rappresenta un limite tecnico/estetico domani potrebbe essere la normalità : perchè frenare chi è illuminato dalla fantasia e dal desiderio di osare?
Ciò non significa ripudiare tecnica e regole ma addomesticarle alla propria creatività evitando di innalzarle a difesa dei propri limiti.
_________________
A cosa serve la profondità di campo se non c'è altrettanta profondità di emozioni ? ( Eugene Smith )

http://mobyplay60.blogspot.com/
http://www.flickr.com/photos/stefanolandi/
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Stefano Landi



Registrato: 22/05/08 17:33
Messaggi: 453
Residenza: LIGURIA

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2011 4:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

...altra considerazione, se mi permettete.

Non dobbiamo salvare il mondo con la fotografia, non ce l'ha chiesto nessuno.

Il nostro è un hobby-passione-passatempo se non anche lavoro o pseudo tale piacevolissimo, permette di offrire la nostra visione del mondo al mondo intero e di conoscere posti, luoghi, persone, situazioni senza limiti alcuni se nn i propri.

Non si prescinde dalla tecnica, e come diceva un mio vecchio professore : chi sa sa, e chi non sa a suo danno.
Ma valutare un risultato in base a chi o con che cosa è stato ottenuto mi sembra come domandare chi è il cuoco che ha cucinato un arrosto buonissimo. Se è buono è buono. E se mi piace anche la carne sarà stata buona, con il giusto condimento e con la giusta cottura in un adeguato forno. Che poi fosse uno chef rinomato che cucina con attrezzature da migliaia di euro mi interessa relativamente.
Questo per dire che nn condivido alcuni commenti che mi hanno preceduto non tanto perchè non corretti, anzi, ma perchè li trovo eccessivi per il luogo dove ci controntiamo, ad esempio questo spazio web.
Se uno mente sostenendo di avere ottenuto un gradevole risultato estetico senza post-produzione oppure con attrezzature che fanno nutrire dubbi in merito credo che l'unico a farsi del male sia lui stesso.
Qui a mio modesto avviso si viene per rilassarsi e per crescere insieme a tante persone che nutrono la medesima passione : chi viene per fare le sfilate mentendo pure credo che dovrebbe rivedere qualcosa di se, più che delle fotografie che posta.

Un saluto a tutti.
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Paola Lirusso



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Messaggi: 274

MessaggioInviato: Ven Mar 04, 2011 10:28 am    Oggetto: Rispondi citando

"A cosa serve la profondità di campo se non c'è altrettanta profondità di emozioni ? ( Eugene Smith )"


Bellissimo !!
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Fabrizio Pizzolorusso



Registrato: 12/02/09 19:31
Messaggi: 84
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Ven Mar 04, 2011 3:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Sono d'accordissimo con chi e' intervenuto dopo il mio ultimo intervento. e condivido in pieno la frase di SMITH. Riflessioni le vostre che sono anche mie e che ho tradotto in una mostra diversa dal solito insieme a Masullo ,che ci sta dando soddisfazioni e ulteriori riflessioni su come si approccia alla fotografia oggi soprattutto con il digitale.
Grazie
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Luigi



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Messaggi: 51

MessaggioInviato: Ven Set 09, 2011 7:19 am    Oggetto: Rispondi citando

scusate, ma la domanda sul tipo di attrezzatura e' pertinente.
E' evidente che in presenza di una foto bella ma con difetti sia importante capire se il difetto proviene dall'uso di un mezzo tecnico insufficiente o dall'uso errato del mezzo stesso.
Qui,se e' vero che ci si viene per crescere e non per vetrina,non giudichiamo solo le fotografie ma anche soprattutto il fotografo.
Ed il fotografo lo giudichi, oltre da cio' che produce, anche da come lo produce.
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Nicola Lodigiani
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Residenza: Piacenza

MessaggioInviato: Ven Set 09, 2011 7:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Stefano Landi ha scritto:
...Qui a mio modesto avviso si viene per rilassarsi e per crescere insieme a tante persone che nutrono la medesima passione : chi viene per fare le sfilate mentendo pure credo che dovrebbe rivedere qualcosa di se, più che delle fotografie che posta.

Un saluto a tutti.


approfitto della riapertura di questa bellissima discussione per puntualizzare sulla risposta di Stefano Landi che mi era sfuggita in diretta:
non è vero che nuoce solo a se stesso, chi racconta balle nuoce anche e soprattutto a chi da queste pagine cerca di imparare qualcosa, siamo a livello di chi, una volta, non divulgava le proprie alchimie da camera oscura o peggio ancora dava delle informazioni errate anzichè aiutare magari i propri compagni del circolo fotografico.
Cose che non concepisco, quello che so io lo metto a disposizione di tutti, sperando di avere da tutti lo stesso trattamento.

Nicola
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Nicola

Dopo tutto oggi è il domani che ci preoccupava ieri.
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Franchetti
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MessaggioInviato: Ven Set 09, 2011 8:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nicola Lodigiani ha detto:
Ci sono invece generi che invece non necessitano praticamente di niente, per fare qualche scatto di paesaggio o di reportage basta una fotocamera con un'ottica grandangolare o un normale, la D70 e il 28f2,8 Nikon per una spesa di 300-350 euro, ma anche molto meno.

Caro Nicola, concordo con te per la foto naturalistica ma non per questo passaggio sopra e te lo dico per esperienza: anche nel reportage (non sono un paesaggista ma penso che uno ti farebbe la stessa obiezione, specialmente se magari usa un medio formato, e la differenza si vede eccome) puoi usare gli stessi criteri come nella foto naturalistica: a parte l'abc della fotografia anche l'attrezzatura fa la differenza, eccome, specialmente se vuoi fermare l'immagine (vedo troppe figure mosse su fondo fermo... fatemi vedere il contrario magari Smile o scattare di notte scene con movimento (e penso che con la bestia che ti ritrovi tra le mani dovresti renderti conto della differenza).
Poi al giorno d'oggi hai le aps per l'Iphone che fanno carina una foto magari anonima, ma per fare una street (o reportage) cosi` come e` la scena con colori giusti, meno mosso possibile, sarebbe bello poter spendere i pochi soldini che dici.

Riguardo all'uso smodato del BN, magari puo` anche essere che uno scatto cosi` cosi` resusciti, il dubbio viene se vedo una galleria solo con scatti trattati a questo modo... tipo aggiungere lo zucchero al vino...
_________________
david
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Franchetti
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MessaggioInviato: Ven Set 09, 2011 8:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ostia come procede spedita la discussione... bello

Dunque, sono anch'io d'accordo che poi il linguaggio fotografico sia molto piu` complesso e ha diversi modi di essere interpretato... essendo un'arte o forma d'espressione, l'interpretazione e` molto personale e puo` suscitare emozioni diverse, in chi "produce" e cosi` anche nelle persone che leggono l'immagine.
Alcuni vogliono passare un messaggio ben preciso, altri lasciano piu` spazio alla libera interpretazione.
L'importante e` che tutto cio` sia scambio d'idee e fatto con la piu` assoluta sincerita` intellettuale.

Buoni scatti a tutti!
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david
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giannimazzesi



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Residenza: Ravenna

MessaggioInviato: Ven Set 09, 2011 9:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una discussione che mi "prende" sempre...
Una volta, non ricordo quale fotografo disse che chiedere con quale macchina avesse scattato, sarebbe come chiedere con quale macchina da scrivere avesso battuto un capolavoro librario, uno scrittore.
Mi trova molto d'accordo.
Capisco anch'io che per certe foto, es. naturalistiche ci vogliono certe attrezzature mentre per altri generi si può spendere leggermente di meno ma, qui ci sono i soliti distinguo, ovvero:
Cos'è la fotografia?
Cos'è l'arte?
Cos'è la fotografia artistica?
Tutta la fotografia è natura?
Tutta la fotografia è arte?
Cosa interessa a me e solo a me?
Cosa mi interessa della fotografia?
Cosa mi interessa presentare al mondo?
Qual'è la fotografia che mi rappresenta?
Qual'è la fotografia che vorrei uscisse dal mio occhio/cuore?
Ci posso riuscire?

Quando ognuno di noi si sarà risposto, allora saprà quanto e come investire denaro e tempo. Il resto mi pare tempo quasi perso.

Ciao,
Gianni Laughing
_________________
http://www.mazzesi.blogspot.com./


L'ultima modifica di giannimazzesi il Sab Set 10, 2011 6:47 am, modificato 1 volta
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Franco Bertagna
Ospite





MessaggioInviato: Sab Set 10, 2011 3:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Da quando faccio fotografia, l'unico mezzo che mi ha veramente aiutato è stato usare la testa, poi , vengono le ottiche, i corpi macchina, i flash ... e via di seguito.

".. siamo al circolo, uno dei soci sbandiera la totalità del possesso obbiettivi e ultima bestia , bla, bla, bla ... poi vengono mostrate le foto su mega schermo, mi sono messo le mani fra i capelli dalla banalità che trasudavano, un'altro socio parlava dell'uso di una vecchia ottica, affermano io faccio il fotografo, non il collezionista, ... e si vedeva. "
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giannimazzesi



Registrato: 10/03/09 08:36
Messaggi: 909
Residenza: Ravenna

MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 10:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Mi sento fuori luogo... mah...

http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?album=lastupby&cat=0&pos=0&uid=2118

Ciao!
Gianni Laughing
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