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[aldo feroce]

ecco ci siamo
...per me fotografare per strada ha un suo significato,un conto è riprendere le architetture
un conto le persone
io seguo le seconde mi piace di piu'
Nel farlo seguo i loro movimenti
senza essere impaziente di fotografare.
aspetto di entrare in sintonia con loro.
questo naturalmente quando è possibile.diversamente non mi appassiona.
odio fotografare da dietro le colonne e le mie foto sono sempre con ottiche molto corte
dal 20mm al 70mm
questo mi permette di potermi relazionare meglio
diversamente non saprei!

[Antonio Perrone Torkio]

voglio dare anche io un contributo a questa discussione..

per me la street è in sintesi "istinto" vedere in una frazione di secondo quello che ti succede intorno e alzare la fotocamera e cliccare... senza tentennamenti e diavolerie nel settare la macchina altrimenti si perde l'attimo. Attimo che inesorabilmente non torna più... un leggero crop però in fase di post processing me lo concedo, magari per eliminare qualcosina che reca disturbo...

Alcuni "grandi maestri" dicevano e dicono ancora... più tagli meglio è ... beh io mi posiziono nel mezzo ...
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Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com

[Marco Furio Perini]

Due modi diversi di intendere lo scatto di strada. Aldo ritrae i suoi soggetti solo dopo essere entrato in contatto con loro, Antonio preferisce coglierli magari senza essere visto, due tecniche che producono ovviamente risultati diversi. Io le apprezzo entrambe, anche se in pratica preferisco la tecnica di Antonio. Sempre cercando di rispettare al massimo la dignità delle persone riprese, spesso anche la loro identità cercando di non renderle riconoscibili. Non mi nascondo mai quando scatto, lo faccio, sperando di non irritare i soggetti. Quel che mi interessa è soprattutto cogliere una relazione tra persone riprese ed ambiente, una relazione che possa in qualche modo dar forma ad un "discorso", concettuale se possibile, o almeno visivo, estetico. Un discorso il più possibile leggibile da tutti. Quando ci riesco ovviamente, il che non sempre è facile...

[Antonio Perrone Torkio]

Marco ha detto una cosa importante e che io mi son diimenticato di menzionare...

"sempre nel massimo rispetto della dignità della persona ripresa"
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Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com

[alberto castro]

...interessante, mi è capitato di fotografare in ambedue le situazioni, ammetto che entrare in relazione con il soggetto, consente di creare una forma particolarissima di empatia, che magari finisce per regalarti, espressioni che altrimenti difficilmente si riescono a cogliere.... Allo stesso tempo mi rendo conto che l'attimo, l'istante di una precisa storia, di un'azione può essere colto spesso solo al volo... Sono d'accordo con Marco, ambedue approci validi e rispettabili... Personalmente (che sono introverso) anch'io mi muovo meglio, cercando l'attimo ... anche se recentemente tento di sforzarmi di più e trovare un contatto con il soggetto prima di riprendere!

Aldo parlava di foto sporca... Immaggino si riferisse ad una "purezza" compositiva, che mi pare di capire (per street) per lui non sia necessaria... sbaglio?

[giannimazzesi]

Ciao a tutti,
confronto interessante...
Io fotografo al 99% in strada ciò che trovo e che ricerco.
Scatto soprattutto alle architetture, oggetti, cartelli, scritte ecc. ecc. pochissimo alle persone, sempre da lontano e quasi mai ritratti, se non li conosco intimamente, anche per quello che dice Marco sopra.
Ho un interesse per l'opera e i vuoti lasciati dall'uomo, perchè trovo che la società mediatica sia oramai satura d'immagini di volti in primo piano.
Mi emoziona l'artefatto umano, quello che rappresenta e quello che dovrebbe rappresentarlo.
Non sposto mai nulla di quello che il mio occhi intravede e uso sempre un 28-80 o un 24 al massimo, ma mai uno zoom e il flash che che trovo ostili alla mia fotografia.
Comunque il "famoso" 50mm., che ormai non danno più in dotazione, sarebbe ancora il massimo per me.

Ciao,
Gianni
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http://www.mazzesi.blogspot.com./

[Luca Dessena]

Anche io come Aldo preferisco creare un minimo di empatia col soggetto... poi dipende, la street, nel senso stretto del termine presuporrebbe nessun contatto col soggetto... ma alla fine stiamo solo categorizzando all'eccesso, una fotografia è semrpe una fotografia. A volte è necessario non essere visti, a volte è necessario e utile farsi vedere, a volte è giusto parlare...
Io "lavoro" con ottiche che vanno dai 10 ai 50mm... quando sono in strada, e i 50mm li uso meno, quindi va da se che mi avvicino al soggetto in modo forte, ma come avete gia detto, in modo rispettoso. Ogni fotografia ha una sua sotria, un suo aproccio, il bello è capire quale usare a seconda di quello che vogliamo. Sempre che la strada interessi. Se il dialogo è reale, sincero e spontaneo... il tutto nasce da se... a volte nel contesto di strada mi capita anche di usare il flash...