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[angelo trapani]

Di Palermo, dei suoi figli e del suo mare



Tra antichi fasti e moderne decadenze, piccoli appunti fotografici per raccontare di una città ricca di storia, tradizioni ma soprattutto contraddizioni. Una passeggiata tra alcuni angoli, un po nascosti, lontani dalle eleganti vie del centro ma tanto cari al Guttuso che ne seppe immortalare l'anima. Angoli dove si respira ancora l'atmosfera del suk arabo... vecchia linfa vitale di una città purtroppo ormai tradita e violentata dai suoi stessi figli ma che a guardar bene ho scoperto riesce ancora a raccontarsi quasi spogliandosi davanti all'obiettivo del fotografo. Una città che tanto ha dato anche a chi non ne è figlio ma... una città che non ha ricevuto niente in cambio se non indifferenza, degrado e irriverenza.
Sono palermitano, appassionato di fotografia. Oggi è toccato a me parlare della mia Palermo ma spero che in futuro qualcun altro continui a trovare in questa affascinante e controversa città qualcosa della sua vecchia essenza che mi auguro resista al tempo e valga la pena di venire raccontata ancora.


P.S.: la qualità video non è proprio eccelsa ma subito dopo il play cliccate sul pulsante HQ per una migliore visione

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La strada è quel teatro naturale dove ogni giorno va in scena la vita; palcoscenico di quella commedia dove tutti noi diventiamo attori... a volte protagonisti

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[Paola Congia]

Mi piace molto questo sguardo affettuoso,malinconico e struggente su una Palermo in cui risalta più la decadenza che lo splendore di un tempo.
Complimenti!

[Paola Camiciottoli]

immagini di una Palermo vera che, attraverso queste elaborazioni HDR, enfatizzano una realtà profondamente resistente e granitica quanto fragile e acquerellata ... mi piace molto anche il brano che hai scelto per accompagnarle ...
complimenti
Paola
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Se nel nostro universo esiste la possibilità di diventare quello che ancora non siamo, saprò coglierla e trasformare la mia vita in un giardino diverso da quello dei miei padri?

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[angelo trapani]

... si... è una scelta che ho fatto a monte. Ho scelto di mostrare proprio quello che gli altri nascondono o peggio, non se ne curano affatto. Questo era il mio intento: mostrarvi la Palermo che i palermitani vedono ogni giorno, appena dietro casa

Penso che non avrebbe avuto senso realizzare un video con ancora le solite foto dei bei posti e dei soliti soggetti scontati: il monumento importante, la bella strada elegante... le vetrine... gente allegra... il bel paesaggio piuttosto che il mare pulito e verdeazzurro della spiaggia di Mondello... cioè la "facciata" il "salotto buono", le classiche immagini che potrete vedere dappertutto e che di solito si danno in pasto ai turisti di passaggio.
Per me sarebbe stato come continuare a tradire e ancora una volta fare un torto a quella Palermo che riesce a sopravvivere tra i vicoli in mezzo a mille difficoltà. Quel pezzo di città che ha subìto e che ha pagato a caro prezzo la sua vicinanza col porto e di questo ancora ne porta i segni profondi, i bombardamenti dell'ultima guerra... ebbene si... quei palazzi, quelle case stanno ancora la... o almeno ciò che ne resta e... ancora qualcuno li abita. Ho voluto dar spazio ad una Palermo vera... disagiata, quella dei quartieri popolari del centro o dei sobborghi marinari dell'immediata periferia.

Esiste una Palermo dell'anima ed è la Palermo degli "ultimi", quella che soffre e che ho voluto ricordare e, a mio modo, omaggiare con le mie modeste fotografie... quella città dimenticata dai più, vittima del degrado e della trascuratezza che ancora sopravvive nascosta dietro ai bei palazzi eleganti del centro ma che in realtà porta dentro di se ciò che resta di millenni di storia e di antichissime tradizioni ormai destinate a scomparire in nome del cosiddetto "progresso".
Il mio vuole essere un piccolo omaggio a quella vecchia Palermo ormai contaminata e quasi inghiottita dall'altra città... quella nuova, annegata nel traffico e appestata di smog... quella che molti definiscono elegante... protesa verso il futuro... l'Europa... la globalizzazione, il consumismo e quant'altro l'uomo si è inventato per soffocare la storia e le radici di un popolo.

Un caloroso grazie a tutti per l'attenzione che mi avete dedicato e che spero continuerete a dedicarmi

Angelo
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