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Recensione di Riccardo Corsini su foto di Anna Frosio

 
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MessaggioInviato: Dom Mag 03, 2009 5:19 am    Oggetto: Recensione di Riccardo Corsini su foto di Anna Frosio Rispondi citando

La Foto di Anna Frosio



La recensione di Riccardo Corsini

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Interessante, la costruzione di questa immagine, fatta di coni e triangoli.
Dal lato sinistro, la parte giusta per una corretta e scivolosa lettura, si aprano a forbice, 2 triangoli neri, uno finisce subito, verso il lato basso, l’altro , molto più bello, e con un nero più intenso, si allunga fino al vertice destro in alto.
All’interno di questi triangoli c’è la scena fotografica, formata a sua volta da 2 triangoli, o meglio 2 coni, come quelli di carta che fanno i venditori di caldearrosto, perché non sono coni perfettamente geometrici, ma l’idea la danno lo stesso, e molto chiara.
Nel primo cono, destra sinistra, contro tendenza alla lettura dei 2 triangoli neri, e questa è una situazione cromatica, compositiva, che mi ha colpito molto, sembra quasi un’incastro, molto bello da vedere, c’è un colonnato, che racchiude una parte dei soggetti, nel secondo cono, l’ombra del colonnato, il selciato, e l’ombra dei soggetti.
Il cono delle colonne, ha i grande pregio di essere quasi perfetto, a parte il cielo, purtroppo le condizioni meteo erano quelle, delle belle nuvolette sarebbero state più gradite, ma tutto sommato, non ha grande influenza sull’immagine, molto intrigante non vedere dove finisce il colonnato, lascia alla nostra fantasia immaginare cosa c’è oltre, e soprattutto da’ questo forte sensazione di infinito, che a noi mortali piace tanto.
I due ciclisti sono in contro luce, veramente un peccato, che una testa, è finita su una colonna, ma siamo di fronte ad un’istantanea, e la perfezione non è di questo tipo di immagini, che devono immortalare un momento di vita, quotidiana o meno che sia, in un’attimo, poi vedremo, che la testa finita sulla colonna, è tutto sommato un compromesso, ed un vizio prospettico, difficilmente evitabile.
Il secondo cono, non è da meno interessante e complementare del primo, qui abbiamo le ombre delle colonne, le ombre dei ciclisti, e questa volta, le ombre sono ben collocate all’interno delle colonne, dando una bella sensazione.
Come spesso accade nella vita, anche in fotografia bisogna fare dei compromessi, delle scelte, se la testa del ciclista, fosse stata fuori dalla colonna, nel cono superiore, non avremmo avuto l’ombra ben incastonata tra le due ombre delle colonne, la prospettiva due terzi, circa, scelta da Anna, è bella, per dare profondità alla fotografia, la uso spesso anch’io, ma ha bisogno di compromessi, specialmente in un situazione del genere.
Anche nel cono inferiore, la strada non finisce, anche se è meno bello come chiusura di quello superiore, ma, mantiene, il solito senso di infinito, supportando il suo fratello più bello.
Personalmente avrei preferito delle ombre più dure, specialmente nel triangolo inferiore, e nelle ombre dei ciclisti, probabilmente il sole non aveva più molta forza, potevi aiutarti con le palette scherma/brucia di ps, senza commettere nessuna infrazione artistica, perché venivano usate quotidianamente da chi stampava il bianco e nero, in camera oscura le palette fatte con tondini di cartone, attaccati ad un filo di ferro, e cartoncini, con buchi, erano usati su il 90% delle immagini stampate.
Con questo strumento, potevi portare le ombre ad essere più incisive, nette, belle, ma è un piccolo dettaglio.
Le street, od istantanee di strada, o sono amate, o quasi odiate, rimangono, a prescindere dal pensiero personale, uno spaccato di vita quotidiana, un documento, che rimarrà, per tutta la vita, ho delle foto della mia città, di vie, piazze, che a distanza di anni, sono cambiate, e a volte riguardare quei vecchi scatti, mi emoziona vedere com’era prima……….
Questa street di Anna, è una fotografia semplice, mai dimenticarsi che la semplicità in fotografia paga sempre, fatta bene, molto tranquilla, con un’incastro geometrico molto bello, una prospettiva accattivante, e dona pace a chi la guarda, viene voglia di montare in bici, e fare un bel giro in mezzo a quelle colonne…………
Complimenti Anna, una ragazza giovane, che ha abbracciato la strada, come suo palcoscenico, per farci conoscere il suo modo di vedere il mondo…………..

Riccardo Corsini
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