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I confini dell 'etica in Fotografia...

 
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Registrato: 22/07/07 07:04
Messaggi: 6275

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 4:51 am    Oggetto: I confini dell 'etica in Fotografia... Rispondi citando

Considerato quello che e' successo in questi giorni per una Fotografia di Pietro Collini, e considerando che non e' la prima volta, e non sara' nemmeno l'ultima che possono passare determinate Fotografie...

Esiste anche un Regolamento del Sito che inizia cosi':
Ogni utente si assume la piena responsabilità, anche giuridica, di tutto il materiale, fotografico e verbale, pubblicato sul sito...
E continua al passo 4 cosi':
4) Sono vietate Fotografie, video e immagini pornografiche e offensive che in qualche modo ledano i diritti di qualcuno.
E' vietato inserire fotografie di bambini nudi e/o in atteggiamento equivoco, che potrebbero essere usate in seguito a scopo pedopornografico da altra gente esterna al sito.
In quel caso saranno immediatamente rimosse.


Quindi perche' non aprire una sana discussione parlando solo di Fotografia, senza uscire "dai binari" dell' argomento o peggio scendendo sul personale come spesso capita purtroppo, e capire cosa e' per voi l' Etica in Fotografia e quali sono i suoi confini soprattutto in una community virtuale..
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Pietro Collini



Registrato: 30/06/08 05:39
Messaggi: 30

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 6:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Innannzitutto farei un'analisi semantica di queste "regole": "4) Sono vietate Fotografie, video e immagini pornografiche e offensive che in qualche modo ledano i diritti di qualcuno.
E' vietato inserire fotografie di bambini nudi e/o in atteggiamento equivoco, che potrebbero essere usate in seguito a scopo pedopornografico da altra gente esterna al sito."

Credo che sul termine "pornografiche" non ci siano dubbi di sorta, così come sul termine "offensive".

Molto più ambigua la frase : "che in qualche modo ledano i diritti di qualcuno.". Se dobbiamo intenderla come una diretta conseguenza dei termini precedenti, allora non vi sono dubbi, ma se dobbiamo porci in una lettura estensiva del concetto, allora entrano in gioco tutti quei meccanismi farraginosi (e a mio parere imbarazzantemente ridicoli) della normativa sulla privacy. Infatti non potresti nemmeno ritrarre te stesso senza il tuo consenso scritto...
A questo punto mi chiedo come si possa fare del reportage, del fotogiornalismo o anche una "street" senza ledere i diritti di qualcuno (parlo dellla definizione di privacy in senso restrittivo).

Risulta evidente e chiaro a tutti anche il concetto di pedopornografia, ma molto più sottile e fonte di ambiguità il concetto di: "potrebbero essere usate in seguito a scopo pedopornografico da altra gente esterna al sito."
Quale metro di giudizio? Cosa significa? E se l'immagine venisse utilizzata da un pedofilo feticista che si eccita al solo guardare l'immagine di un volto?

Personalmente credo che in tutti noi prevalga il sano buonsenso, che, come dice la parola stessa, deve renderci intelligentemente razionali.
Altrimenti quanti capolavori fotografici sarebbero da buttare? Salgado in testa...
Un grosso ciao a tutti
Pietro Collini
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Salutoni.
Pietro
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giacomo saviozzi



Registrato: 02/02/08 11:54
Messaggi: 390
Residenza: volterra

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 8:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Personalmente credo non ci siano limiti quando la fotografia è documento, e per documento intendo raccontare con onestà e quando possibile oggettività i fatti. Lo si faccia con una foto o con un video. Come dice Collini seguire la legge sulla privacy c'è il "rischio" di non poter più fotografare, ma credo ancora nel buon senso del fotografo e del legislatore. Personalmente ho sempre evitato di far foto in stazione, porti etc. Non tanto per il divieto ma per una sorta di rispetto. Il partire o il tornare da un luogo, l'incontrarsi o il lasciarsi rientrano secondo me nella sfera del privato. Io non vorrei essere ritratto, ammesso che lo facessi, alla stazione di Firenze mentre scendo dal treno e in banchina con la mia amante che mi aspetta e mi bacia trepidante. ( non accade, non perché sia persona onesta ma è già un miracolo ne abbia una figuriamoci anche l'amante...non ce ne sono al mondo due in grado di sopportarmi Smile ) . Non credo poi nelle foto ai barboni o come preferisco chiamarli clochard fatte con il 200mm dall'altro bordo della strada. Non ci credo perché rientrano nella categoria "mancanza di rispetto" e perché credo sia sciacallaggio fotografico per farsi applaudire in un forum. Triste cosa. Come non credo nelle foto "dei bamnini con le caccoline al naso" fatte durante l'ultima vacanza esotica. Se poi si parla di porno il confine è labile, ho visto gente considerare porno foto di donne con puppe, culo, come la chiamate voi quella ferita verticale tra le cosce? Con intorno a volte del pelo? Patatina? boh!? Senza dubbio non sono foto porno ma sicuramente brutte e poco rispettose della donna, quelle però dalla legge non vengono vietate. Dal tronde si sa la donna anche per il legislatore, forse più per lui, non è altro che un oggetto.
Quindi credo che il confine tra ciò che è possibile pubblicare e ciò che non lo è sia tutto sommato labile. Credo che foto "forti" di forte impatto emotivo, come quella di cui abbiamo "discusso" in questi giorni vadano a toccare corde emotive personali ed è ovvio che ogni persona reagisca secondo cultura, sensibilità etc. Credo che una foto del genere: una persona morente, sofferente, in stato di difficoltà, un malato di mente, sia sempre difficile da guardare, ma ancor di più da fare, bisogna prima ancora di scattare chiedersi: "perché sto scattando? Per quale motivo, cosa voglio comunicare?" Se riusciamo a darci risposte coerenti, a cui crediamo scattiamo altrimenti ci conviene far solo foto di fiorellini e paesaggi e gattini. Far foto a gli uomini, alla loro gioia, al loro dolore, significa parteciparvi. Farsi coinvolgere e farsi medium.
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Franca Centonze



Registrato: 18/03/08 20:03
Messaggi: 132
Residenza: Via Montevideo,7 - Genova

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 8:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Sono rientrata da poco e, quindi ho letto solo oggi tutto ciò che è stato scritto in merito alla foto di Pietro. Mi piacerebbe prendere lo spunto da questa mia lettura per tentare di esprimere un'opinione sulla questione proposta dallo staff.
Leggendo di seguito tutti gli interventi sulla foto "incriminata", non ho potuto fare a meno di altalenare nel dare il mio consenso ora all'uno, ora all'altro dei partecipanti alla discussione, in quanto nessuno di loro ha detto delle cose insensate, nemmeno quelli che, per carattere, sono un po' impulsivi e vivaci....Wink .
Ed è anche istruttivo analizzare alcuni cambiamenti di tono successivi all'intervento di Pietro. Riassumo tutto ciò nell'intento di esprimere un concetto vecchio come il mondo e cioè che tutto è relativo.
Per esempio: per me che fotografo per "svago" tendenzialmente solo quello che mi piace o che ritengo "bello", o addirittura divertente, l'utilizzo del mezzo fotografico per trasmettere messaggi tristi o brutture contemporanee è quasi fastidioso, per altri, invece, una foto che non trasmetta un profondo messaggio è assolutamente inutile.....abbiamo ragione tutti.
Questo non vuol certo dire che io sia una frivola,superficiale,insensibile o cretina che non vuole vedere la realtà, vuol dire semplicemente che in questo ambito cerco un relax e un'evasione dai tanti problemi quotidiani e rifuggo quello che altri cercano. Che ci azzecca con l'etica? nulla volevo solo fare un esempio di come tutto sia relativo.

Altro esempio: un po' di tempo fa, verso le prime ore del mattino, ho inserito un commento ad una fotografia di preteso glamour, cercando di spiegare all'autore la differenza tra una foto di nudo artistico e una foto dedicata ad uno sparuto gruppo di maschi dediti all'autoerotismo...commento letto da pochissime persone, sicuramente, perchè al mattino la foto era sparita e con essa il commento....non so ad opera di chi. Che cosa aveva tanto urtato la mia sensibilità femminile è difficile dirlo e codificarlo...forse l'atteggiamento della modella.....non sono sicuramente una moralista, ma quello scatto mi aveva disturbata perchè incarnava una visione della "donna oggetto" per me molto offensiva. Ma questa era una mia opinione, ovviamente, come si fa a farla diventare una regola, se non si riesce a codificare il confine ?....buon senso? sensibilità? è difficile, ognuno ha la sua. E' sempre stato il problema della censura....qual'è il "comune senso del pudore"?...credo che negli anni si sia evoluto in maniera esponenziale.

Non resta, quindi, a mio avviso,nel caso della community,(ferme restando le regole statutarie) che lasciar fare ai commenti e al buon senso individuale, ed anche, perchè no, all'amicizia .....prima di postare pensare un attimo che cosa si sta facendo e , soprattutto, quali sensibilità si possono colpire....porsi il problema di capire il confine tra un messaggio e un pugno nello stomaco.....non sono assolutamente d'accordo sul concetto di pugno nello stomaco, ne prendo già anche troppi per i fatti miei.
Penso quindi, per concludere, che chi intende trasmettere messaggi forti che diano dei pugni nello stomaco, abbia la possibilità di fare un discorso organico e sicuramente più comprensibile utilizzando lo spazio dedicato ai PF, in modo che tale messaggio possa essere visionato e apprezzato da chi è interessato a farsi rilasciare pugni nello stomaco.
In tal modo a nessuno verrebbe in mente di accusare chicchessia di "sciacallaggio"..... non una "fotina", ma un reportage che ha sicuramente in valore d'informazione ben più rilevante. Per quel che mi riguarda, tanto per spiegare a fondo il mio punto di vista, a Lucca mi sono rifiutata di andare a visitare la mostra delle foto di guerra.
Voleva essere un commento organico e invece è venuto un casino, ma mi è venuto così. Ah dimenticavo, a mio avviso le linee guida riportate da Alessandro (Willard) nel suo commento, sono condivisibili e utili per capire quali foto è il caso di postare in galleria. Scusate il disturbo e la prolissità. Franca
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la bellezza salverà il mondo
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Fabrizio Pizzolorusso



Registrato: 12/02/09 19:31
Messaggi: 84
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 11:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Ciao Francacento,
ho letto il tuo solo commento, non conosco la foto incriminata ma posso immaginare conoscendo bene le foto di Pietro.
Il tuo commento e' giusto poiche' soggettivo come anche ,da te sottolineato, gli altri commenti. Questo porta a dire che tutto e' SOGGETTIVO. Ma questo ,come facevi notare tu ,non dev portare a inserire ogni tipo di immagine che possa risultare per qualcuno poco consono a se stesso , al forum.Mi spiego meglio : ognuno puo' mettere ogni tipo di immagine (le immagini parlano di noi che la creiamo,ci fanno "essere" ,quindi l'autore ne ha la responsabilita' anche su se stesso) ma questa ,secondo me, se particolarmente "cruda" o che nella sensibilita' dell'autore possa pensare che vada a toccare certe sensibilita',deve essere supportata (e qui son ulteriormente d'accordo con te) da un breve commento che possa spiegare i motivi o meglio ancora il lavoro e il pensiero che c'e' dietro.
Anch'io voglio portare un esempio credo molto eloquente che riguarda anche il difficile lavoro di chi gestisce un forum di questo tipo :
in un'altro forum fu postata una foto che riprendeva un bambino di colore in uno stato fisico che portava inevitabilmente ad una fortissima emotivita'.L'autore ebbe l'intelligenza di introdurla con un commento e quindi la conseguenza fu di commenti a favore con molte descrizioni di emozioni ricevute da quella immagine.
Un po' dopo qualcuno inseri una immagine di un bambino affetto dalla sindrome di Down con i pantaloni slacciati e scesi sul ginocchio,in piedi su una banchina del porto,e la madre davanti a lui che con il sorriso sulle labbra gli aggiustava i pantaloni. In primo piano ,sulla destra, il passaggio di una persona che si percepiva stesse, nel frattempo che passava guardando la scena. Bene questa immagineha subito di tutto quello che puo' essere negativo ,compreso l'autore, con parole allucinanti , brutali soprattutto dai moderatori di quel forum. Una specie di allucinazione collettiva che ha trascinato dentro anche chi dovrebbe avere "l'intelligenza , la cultura" necessaria per gestire un forum di immagini. Questo, per la cronaca, ha portato all'eliminazione dell'autore e di conseguenza si sono allontanati tutte quelle persone (che io definisco intelligenti) che hanno tentato invano di spiegare ,soprattuto ai moderatori, il perche' e il come. Tutto questo io l'ho vissuto dopo ma credo che sia emblematico come alla fine chi gestisce un forum di questo tipo crea inevitabilmente delle regole per portare il forum ad un livello che desidera.
Tutto questo mi ha portato a riflettere su questo nuovo tipo di "CIRCOLO FOTOGRAFICO" e devo dire che ho fatto le mie dovute considerazioni che per ora mi tengo per me.
Dico solo che un "circolo" (in questo caso virtuale) ha la sua tipologia e il suo metodo ,quindi bisogna solo capire se ci sta bene oppure no ed eventualmente andare altrove come succedeva e succede quando si vuole far parte di un qualsiasi circolo del proprio paese.
Grazie del confronto
Fabrizio P.
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Attilia Franchi



Registrato: 20/06/07 13:43
Messaggi: 1290
Residenza: Vigalzoano di Pergine

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 11:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Anni fa ho trascorso un mese in una favelas del nord est del Brasile inserita come volontaria in progetto di cooperazione. Con me naturalmente avevo la macchina fotografica. Ad un certo punto altri volontari si uniscono a noi. Fra di loro c'era un ragazzo con mega macchina fotografica. Fotografa qualsiasi cosa, dai teschi e le ossa che emergono dai cimiteri, agli anziani. Al che mi permetto di dirgli che forse il suo modo di approcciarsi con l'obiettivo non è dei migliori, è poco rispettoso. L'apice si tocca quando all'esterno di una casa inizia a fotografare un bambino evidentemente impaurito. Il piccolo piangendo disperatamente corre a rifugiarsi in casa e lui dietro con la macchina fotografica. A questo punto l'ho atterrato tipo placcaggio e gli ho fatto mangiare un pò di polvere. Vi ho raccontato questo episodio per dire quello che per me non è etica. E' il fotografare senza porsi la domanda del perchè fotografo. Questa domanda credo che dobbiamo porcela in qualsiasi genere fotografico. Perchè, cosa voglio trasmettere attraverso un paesaggio, una macro, una street e via dicendo. Se non mi pongo questa domanda sto solo facendo un esercizio tecnico. Se me la pongo entro a far parte del fotogramma con il mio perchè, i miei sentimenti il mio tentativo di comunicare.
Credo molto nella forza delle immagini ed in particolare della fotografia. Personalmente prediligo le street o, passatemi il termine, le foto di denuncia, di reportage. Penso alle foto di Salgado, o più recente, Michael Carroll.
Condivido in pieno il pensiero di Giacomo Saviozzi sulle fotografie scattate con i 200mm ai clochard, questo non è etica. Se non ho il coraggio di avvicinarmi a queste persone non ho nessun diritto di fotografarli. Ecco perchè apprezzo le foto di Marco Pavani e i suoi scatti dall'Africa, Patrizio Battaglia, Mario Gabbarini e i suoi scatti degli anziani nelle case di riposo e molti altri, perchè sono persone che queste persone le incontrano prima di fotografarle. Questa è etica nel fotografare, soprattutto se entriamo in determinate realtà. Se penso alla foto di Pietro, che tanto ci ha fatto discutere e aprire questo topic interessantissimo, forse quello che può essere il pugno nello stomaco è averla vista postata insieme ad altre foto dalle maschere di carnevale, alle foto di paesaggi. Forse quello che possiamo fare è, come dice Fabrizio, accompagnare le nostre foto, sapendo che sono forti e che possono toccare la sensibilità degli altri utenti, da una spiegazione o, se fanno parte di un progetto fotografico compiuto, proporle nel forum in fotografie a tema, ricordandoci di accampagnarle da una presentazione e perchè no, anticipando che alcune foto possono essere forti o cruenti.
Sperando che altri partecipino a questa interessantissima discussione, vi saluto. Ciao
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"Conservate sempre un vetro rotto nel vostro mondo ben protetto, così da poter sentire i lamenti che vengono dal di fuori."
Abbè Pierre.
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Il mio nuovo sito www.attiliafranchi.eu
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Fabrizio Pizzolorusso



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Messaggi: 84
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 12:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Riporto una frase di Attilia : "....E' il fotografare senza porsi la domanda del perchè fotografo. Questa domanda credo che dobbiamo porcela in qualsiasi genere fotografico. Perchè, cosa voglio trasmettere attraverso un paesaggio, una macro, una street e via dicendo. Se non mi pongo questa domanda sto solo facendo un esercizio tecnico. Se me la pongo entro a far parte del fotogramma con il mio perchè, i miei sentimenti il mio tentativo di comunicare...."
Credo che questo dica molto di piu' di cio' che ho espresso, e per me questo e' cio' che reputo fotografia
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Silvio Renesto



Registrato: 24/05/08 17:55
Messaggi: 235
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 2:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio Pizzolorusso ha scritto:
Very Happy Riporto una frase di Attilia : "....E' il fotografare senza porsi la domanda del perchè fotografo. Questa domanda credo che dobbiamo porcela in qualsiasi genere fotografico. Perchè, cosa voglio trasmettere attraverso un paesaggio, una macro, una street e via dicendo. Se non mi pongo questa domanda sto solo facendo un esercizio tecnico. Se me la pongo entro a far parte del fotogramma con il mio perchè, i miei sentimenti il mio tentativo di comunicare...."
Credo che questo dica molto di piu' di cio' che ho espresso, e per me questo e' cio' che reputo fotografia

Concordo pienamente con Attilia e Fabrizio. Inoltre Fabrizio allarga il discorso a qaulsiasi genere fotografico va oltre il discorso etico e comprende il senso stesso di fare una fotografia. Se non sto lavorando ad un catalogo su commissione per cui ha un senso (diverso, di sussistenza) fotografare pavimenti di linoleum o bottiglie di detersivo, ci si dovrebbe sempre porre la domanda che avete suggerito, pena il rischio di una foto senz'anima.
Ciao,

Silvio
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Wendigo
Naturalista, fotografo dilettante.
qualche mia foto qua: http:\\wendigo.vecchiaforesta.it
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Luca Dessena



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Messaggi: 432

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 2:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bella frase Attilia... concordo Wink
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Marco Furio Perini
SOCIO SOSTENITORE


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Residenza: Torino

MessaggioInviato: Dom Mar 01, 2009 8:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Attilia ha sintetizzato egregiamente l'argomento ed ha espresso concetti che condivido in tutto. Ciao
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