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La foto di Giustino Rotondi:




La recensione di Riccardo Corsini:

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Ci sono fotografie che rimangono per sempre, anche se nel nostro piccolo, rimangono. Ogni fotoamatore ha il suo cavallo di battaglia, a volte sono più d’uno, ma sempre pochi, di fotografie belle, ottime, presentabil ne abbiamo tutti in abbondanza, specialmente quando si ha un po’ di esperienza, difficilmente si fa una ciofeca, ma fare un’immagine che passa oltre il tempo quello è più difficile.
Giustino a mio modo di vedere, ha fatto una grande foto, una di quelle che passano oltre il tempo, sinceramente mi sarebbe piaciuta farla, molto………….
Già dal punto di ripresa è una fotografia diversa, perché il punto di ripresa è insolito, dall’alto senz’altro spettacolare, ma non sempre facile da domare, il rischio di andare fuori giri con queste immagini è alto, Giustino ha controllato molto bene la sua ripresa aerea.
Mi soffermo un attimo sul contenuto di questa immagine, che secondo me è il punto forte, apparentemente è la ripresa di un gioco, semplice, un gioco però che non esiste quasi più, un gioco che facevano quelli della mia generazione, giochi sostituiti dalle varie play station 1, 2, 3, ecc. ecc., dai pc in generale, dai telefonini.
Questa ripresa ha un valore aggiunto, nel suo contenuto, riprendendo una fase del gioco, bella la ragazza/o al centro che sta giocando, con il suo mosso rende la fotografia dinamica, gli altri stanno guardando nella speranza che sbagli, ma quello che mi ha colpito di più è la ragazza a terra, seduta nella classica posizione comoda delle ragazze, quando hanno la gonna, già tranquilla, perché questi giochi ormai antichi, non avevano solo il fine di giocare, era un’insieme di cose, il gioco era solo un pretesto per stare insieme, per conoscersi, guardarsi, raccontarsi, ma il tutto avveniva guardandosi negli occhi, nelle bocche sorridenti e anche negli occhi di fuoco, quando c’era qualche battibecco, ma sicuramente difficilmente c’erano malintesi, non si parlava attraverso una tastiera, cellulare o pc che sia, si parlava a voce, e molte volte si finiva a casa di qualcuno, davanti ad un bel panino alla nutella e un bicchiere di coca cola, a quel tempo non faceva male………………
Ecco quello che mi ricorda questa immagine, non voglio giudicare le nuove generazioni, ognuno ha avuto il suo tempo con le sue innovazioni tecnologiche, certo qualche dubbio mi viene, visto che negli istituti superiori è presente uno psicologo a disposizione dei ragazzi, quando facevo ragioneria nel lontano 1978, questa figura non esisteva, ma esistevano questi giochi, giochi che portavano i ragazzi a riunirsi, a confrontarsi, a parlare, a vincere e perdere, ad imparare a perdere, vincere è facile………..
Incredibile la disposizione dei ragazzi intorno al disegno, di solito si faceva con un sasso rosso, di quelli che si trovano in terra, qui mi pare già sofisticato, fatto con un gesso, comunque fortuna o meno, i ragazzi sono disposti con un equilibrio perfetto, tre da un lato, tre dall’altro e due in testa, ed uno nel mezzo che gioca, sembrano sistemati ad hoc!!!
Bello il W/B croccante e con una spolverata di grana, o rumore che sia, perfetta in questa immagine, chissà, anche una leggera virata, poteva starci, andava vista, non sono particolarmente amante dei viraggi, ma a volte ci sta bene.
Il fatto che questa sia una fotografia digitale, dice che qualcuno, da qualche parte gioca ancora con questi giochi giurassici, ma sono giochi che lasciano qualcosa dentro di noi, magari al momento non sembra ma poi con il tempo, il bagaglio dell’adolescienza viene fuori.
Bella immagine Giustino, può essere che dalle tue parti si giochi ancora così, come te hai ben ripreso, dalle mie parti ormai si è perso nei ricordi dei cinquantenni, insieme ad altri giochini di strada, forse è per questo che mi ha colpito, ma di sicuro, perché è una bella immagine, dinamica, un’immagine di un gruppo di giovani, che stanno pacificamente giocando……………………….
Complimenti

Riccardo Corsini