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Ma voi, che attrezzatura usate?
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Autore Messaggio
Alberto Pascale
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 7:56 am    Oggetto: Ma voi, che attrezzatura usate? Rispondi citando

Ciao
Ispirato dal post di Nino lo Pinto, mi è venuta la voglia di chiedervi cosa usate voi, e cosa pensate siano i punti di forza e quelli deboli....
E vi faccio anche una domanda: secondo voi, la macchina fotografica / obiettivo che usiamo, condizionano il nostro approccio alla realtà (e quindi il tipo di foto che facciamo) o no?

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Alberto
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Gelinda Vitale
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 10:33 am    Oggetto: Rispondi citando

alberto, rispondo innanzitutto alla tua ultima domanda, dicendo che secondo me, no, l'approccio alla realtà non è condizionato dal tipo di macchina/obiettivo, ma da visioni che restano personali. Tuttavia, la scelta dell'obiettivo può condizionare, ma credo che "condizioni" molto più (e mi riferisco in questo caso in particolar modo alle street e al reportage) i soggetti fotografati e di riflesso il fotografo. L'uso del tele, ad esempio, potrebbe far sentire "spiate" le persone e mette in imbarazzo, oltre a frapporre una "distanza" (questo, naturalmente, è la mia opinione).
Cosa uso? Due corpi macchina: 400D e Mark III cui sono abbinati 17/40 f.4, 70/200 f.2.8 stabilizzato, 85 f.1.8, tutti Canon. Mi trovo bene con tutto.
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Attilia Franchi



Registrato: 20/06/07 13:43
Messaggi: 1290
Residenza: Vigalzoano di Pergine

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 10:50 am    Oggetto: Rispondi citando

Risposta semplice:
Canon 40D, 50mm, 24-70 2.8 serie L, 70-200 2.8 serie L.
Pentax K1000, 50mmm, 28mmm, 135mm, pellicola Ilford HP5 Plus 400 Asa.
Risposta un pò più difficile.
Si credo che la scelta dell'obiettivo, non tanto della macchina, condiziona il nostro approccio alla realtà. Quando fotografo con il tele è come se avessi, passami il termine un paraocchi. Dalla visione d'insieme, vado a cercare il particolare che mi interessa e quindi, vado a ridurre il mio campo visivo, ovviamente il discorso è inverso nel momento in cui lavoro con il grandangolo.
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Giorgio Baruffi



Registrato: 10/11/08 13:50
Messaggi: 44
Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

D300, 16-85Vr e 100 Macro Tokina...

a seconda del tipo di fotografia che si vuole praticare si può essere condizionati dall'attrezzatura... ti porto ad esempio il mio caso, amo le fotografie ai volatili, ma senza un bel tele lungo e luminoso non posso farne (perlomeno come intendo io)... solo in questo senso la mia risposta al tuo quesito è affermativa.
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Francesco Truono
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 11:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Personalmente uso, in questo momento, due Nikon D300.
Ho trovato in esse non un compromesso ma due macchine che effettivamente rispondono perfettamente alle mie esigenze.
Corredate con l' impugnatura e le batterie delle D 2 sono fantastiche.
Penso che tra pochi giorni di prenderne una terza.
Come ottiche ho ridotto il parco al minimo indispensabile.
E cioè, dopo un' analisi di quello che effettivamente uso, un 14-24 2,8, un 70-200 afs vr 2,8, un 300 afs vr, tutto rigorosamente Nikon.
Non sono attratto dal 24 x 36 e per questo non ho preso in considerazione ne le D3 ne le D 700.
Ma questo per delle mie considerazioni personali.
Non uso altro anche se penso che a breve ricomprerò il 10,5 mm, è lì unica cosa della quale sento la mancanza.
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giacomo saviozzi



Registrato: 02/02/08 11:54
Messaggi: 390
Residenza: volterra

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi ci metto pure io!!!

Allora..

il mio corredo non è di tutto rispetto ma gli voglio cmq molto bene, ogni oggetto rappresenta un passaggio fotografico e di crescita.

Andiamo per ordine di apparizione

1) Ho una zenith ( la mia prima macchina) con il 50mm un 200 e un bellissimo 1000 Mto. Peccato il passo a vite e la zenith che è un catorcio.

2) Due corpi Minolta 303 srt A e B che uso tutt'ora, due macchine del '70, le prime che mi hanno permesso di eprimermi. Comprensive di ottiche Minolta: 28mm 35mm 45mm f1:2 50mm f1:4 28/70 apo Tamron f.2 (quando la Tamron li sapeva fare gli obiettivi)

3) Yashica MAT B (Biottica 6x6)

4) Pentax k 1000 con 50mm 1,4

5) Pentax s50 con 50mm

6) Minox ( un catorcetto ma simpatico)

7) Voiglander ( non mi ricordo come si scrive)

Cool Sony dsc 707 che io ho usato come una 6x6 perchè il corpo basculante mi permetteva di usare il visore mentre la macchina la tenevo al collo e non davo nell'occhio.

9) Canon 350d con 70/200 f.4 che è un gioiellino ma è dal riparatore che non fa in tempo a sistemarlo a breve.
Ho anche il suo barilotto ma è un cesso.

svariti filtri della serie Cokin, due ingranditori, LUpo e Drust, e oggettini vari...

Per quanto riguarda la domanda di Alberto non posso che quotare "Attila"
Condiziona e come l'obbiettivo. Io scelgo ancor prima di iniziare a scattare con cosa farlo e mi porto a seconda di ciò che realizzo un solo obbiettivo e la relativa macchina.
_________________
http://giacomosaviozzi.blogspot.com

http://andy-capp.blogspot.com
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aldo feroce



Registrato: 20/12/07 07:30
Messaggi: 792
Residenza: ROMA

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

interessante post.....che non si intende di quale status fotografico appartieni.
mi trovo in sintonia con le parole di uuuuu e vorrei portare ad esempio alcune considerazioni.
Non mi manca nulla dal punto di vista dell'attrezzatura , è vero essa serve eccome.
il miglior risultato che si puo' ottenere in campo fotografico è quello di usare quasi sempre una focale oggi forse si potrebbe dire uno zoom.
questo perche' ti abitua a vedere e trasferire in fotografia quello che vuoi ottenere,
perche' certi reportage sono belli ? perche' se arrivi a pochi cm dal soggetto significa che tu stai vivendo la situazione e non sei nascosto.
insomma io vedo che quando si vede e si osserva con un solo"occhio" le performances sono migliori....l'idea di cambiare ottica a volte ti fa vivere ai margini regalando una foto "poco emozionante"
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Francesco Truono
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Negli utlimi mesi una scelta, ero e sono stanco di usare ottiche lunghe.
Ho cominciato a sentire l' esigenza di " entrare " all' interno dell' immagine.
Di diventare parte integrante della stessa.
Certo che la scelta non poteva non essere estrema, come tutte le mie cose, ed allora ecco l' acquisto del 14-24.
Estremizzare sulle lunghe focali, estremizzare sulle corte.
E devo dire la verità il 14-24 è un' ottica che mi sta dando enormi soddisfazione anche se ancora non ho imparato ad usarlo come si deve.
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aldo feroce



Registrato: 20/12/07 07:30
Messaggi: 792
Residenza: ROMA

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Francesco quando capirai(lo sai gia' !!!) che è l'esatto opposto di quello che finora usi allora capirai!!!
con il 300 entri nel corpo del musicista ne capti le senzazioni ma è lui staccato da te.
ne godi le sue vibrazioni come facessero parte di te ma non è così.
con un ottica corta sei in gioco anche tu,lui e te nessuno si nasconde piu'
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Willard



Registrato: 04/02/07 11:51
Messaggi: 245

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alla prima domanda è facile rispondere. Ma, per quel poco di esperienza che ho, quello che oggi per me è al vertice tecnologico ( macchina e/o ottiche ) fra non molto verrà superato. Tutto si affina e raffina. Tecnologia e cultura.
Oggi ciò che è considerato punto di forza ieri poteva essere per niente sentito e domani potrebbe benissimo diventare debole o comunque un accessorio di corredo. ( ad esempio , basti ricordare il costosissimo accessorio degli anni 60 ( accendisigari ) nelle autovetture di allora, ditemi oggi come lo vedete e considerate… ).
Direi che il mezzo meccanico ( ininfluente a mio parere marca e modello ) rispecchia un vecchio slogan pubblicitario . “ …più di ieri e meno di domani…” Ed è ininfluente, a mio parere, marca ed ottiche. Dipende da che tipo di fotografia siamo “ dipendenti ”.

Sulla seconda domanda rispondo affermativamente.
Spesso paragono il fotografo come un pittore. Spesso l’arte dell’uno coincide con quello dell’altro. Quasi stessi schemi di lettura e di scrittura. Certo i supporti sono diversi ( e con essi la tecnica ), ma ciò che l’uno o l’altro vuole dire, rappresentare, raccontare in sostanza sono abbastanza uguali.
Attenzione però che anche la tecnica cambia a seconda degli strumenti usati.
Un quadro ad olio richiede una tecnica ( e conoscenza ) diversa di un quadro dipinto a china, piuttosto che un acquarello, tempera etc. etc..
Così una fotografia industriale o di architettura richiede conoscenze, abilità e strumentazioni completamente diverse da una fotografia sportiva ( una fotografia di architettura, sportiva etc. etc. ( di qualità neh! ) non si improvvisa ) piuttosto che da una qualsiasi altra branca fotografica.
Quando vediamo la realtà attraverso un tubo di vetro specializzato, siamo indotti e condizionati dalla realtà percepita. Un paio di occhiali con lenti progressive, un binocolo, sono già strumenti semplici alla portata di tutti che permettono di “vedere” una realtà da un punto di vista diverso. Punto di vista che, se enfatizzato, può indurci e/o indurre altri ad un diverso approccio.

Wink
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Mimmo Greco
SOCIO SOSTENITORE


Registrato: 16/05/07 10:13
Messaggi: 417
Residenza: Calabria

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

In un mondo di Canonisti e Nìkonisti , faccio la parte della pecora nera con una Minolta 7D con PowerPack.
Le mie ottiche:
Minolta 50 f 1.7
28-70 F2.8 Sigma EX DG
Minolta 80 -200 F 2.8 APO G Lens HS
Tamron SP 90 mm F 2.8 Macro
spero di riuscire a prendere un grandangolo spinto per provare l'emozione di essere vicinisimo a cio che scatto.
Non ho un genere ben definito che prediligo , spazio dalla macro al ritratto al reportage cercando di interpretare l'essenza di cio che vedo.
La macchina credo sia un attrezzo importante ma molto piu' importante credo sia l'ottica , la cui qualità consente di riprodurre al meglio cio che si guarda, come dire è vero che la foto la fa il fotografo , ma senza un buon attrezzo non si fanno miracoli.
_________________
Le ore danzano con il loro tempo , le inseguiamo aggrappati alla speranza di fermarle ..ma volteggiano impalpabili ed eteree e restiamo solo con la polvere della loro scia nelle mani ...
( by Mimmo Greco )
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Alberto Pascale
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MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 12:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie a tutti delle risposte.
Intanto complimenti ai più per l'attrezzatura che possedete.
Io penso che in larga misura, il mezzo influisca, pure pesantemente sul nostro modo di vedere la realtà e su come riusciamo a realizzare la foto che abbiamo "visto".
Non so se avete mai provato ad usare macchine diverse dalle reflex; ho visto che qualcuno ha una 6X6. ecco, secondo me quello potrebbe essere un buon esempio di come la macchina condiziona le scelte compositive.... mi è capitato di fare lavori in digitale e a pellicola, e anche lì ho sentito la differenza, pensate, quest'estate sono partito per le vacanze con la sola MP e il sacchetto dei rullini a colori (per me fare a colori è abbastanza inusuale) beh, ci credete che il fatto di sapere di avere un rullo a colori mi faceva sentire a disagio? (sono un patacca, lo so).
Idem, l'approccio che si ha con le macchine a telemetro dove tutto è diverso. Dove l'aspetto quasi contemplativo del soggetto prevale, dove la distanza minima di messa a fuoco si impone, dove il rigore delle ottiche fisse ti fa fare scelte precise, dove la resa dei grandangolari è praticamente priva di linee cadenti (molto minore dei 12mm sulle digitali) anche perchè l'obiettivo più corto che si può montare è un 21mm ( per andare più sotto occorre un visore a parte.)....
Sarà che sono pazzo io, ma il minimalismo che permettono certe macchine manuali, è imbattibile, si vive un contatto maggiore con la foto e con l'ambiente che ci circonda, pensate che da un pò di tempo a questa parte guardo il 50mm considerandolo quasi un medio tele...

Smile
Alberto.
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Francesco Truono
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 1:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aldo è vero.
Ho trascurato per troppo tempo i grandangolari.
Per quello che faccio le ottiche fondamentali sono il 70-200 ed il 300.
Anche perchè durante i concerti non puoi stare addosso ai musicisti con un 1424 è raro tranne qualche volta nei jazzclub.
Esso viene utilizzato solo durante i sound check assiene al 70-200.
E' ora di usarlo in maniera diversa.
Solo che devo imparare.
E' un modo completamente diverso.
Anche se conosco tutti e non ho problemi per fare foto cerco di mantenere sempre quel poco di distanza da non essere invadente.
Ho un profondo rispetto per i musicisti e non dimentico che loro stanno lvorando.
Ho ancora delle barriere da superare.
Piano piano ci riuscirò.
A presto
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nino lo pinto



Registrato: 26/02/08 19:48
Messaggi: 326

MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

la mia era una domanda esclusivamente tecnica poichè "in un mondo di canonisti e nikonisti" un pentaxiano nell'era digitale sembra essere una rarità e cercavo persone con cui scambiare impressioni sulle pentax digitali...delle pentax anlogiche nessuno puo parlarne male Very Happy ....
La piega presa in questo post è comunque interessante.
Io credo che l'attrezzatura sia uno strumento nelle mani del fotografo, strumento che deve SEGURE il fotografo nei suoi intenti, nella sua volontà narrativa, il discorso fatto da Aldo è in larga misura condivisibile, come diceva R.Capa "se le vostre foto non sono abbastanza belle è perchè non siete andati abbastanza vicino alla gente"...ma aggiungeva anche"....avvicinate la gente amatela e fateglielo capire"...e questa seconda parte non può realizzarla neppure il più grande dei grandangolari Wink
_________________
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Francesco Truono
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 12, 2008 2:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Pentax, bellissime macchine.
Come dimenticare la serie di ottiche siglate " star".
erano bellissime.
Poi il mercato ha decretato sempre più due marchi che ormai, secondo me, monopolizzano il mercato.
Canon e Nikon.
La forza in particolare di Nikon che grazie ad un enorme mercato fotoamatoriale ha reso disponibile un mercato parallelo di usato dal quale si può attingere con grossi risparmi.
Ho provato ultimamente l' ammiraglia digitale della Pentax e sono rimasto favorevolmente colpito.
Una splendida reflex che ha una caratteristica che Nikon non ha e che per me sarebbe fondamentale.
E' silenziosa, molto rispetto a Nikon.
E per me che faccio spesso musica classica e teatro sarebbe come il cacio sui maccheroni.
Bella reflex, veramente bella.
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