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La foto di Wendigo



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La recensione di Riccardo Corsini:

Ci avviciniamo a grandi passi alla mostra di novembre, una manifestazione che è stata curata nei minimi particolari, il lavoro è stato tanto, molto di più di quello che si potrebbe pensare stando dalla parte opposta della barricata, ma ormai siamo in dirittura di arrivo, praticamente siamo a posto, siamo in stampa, ecc. ecc. e forse, dopo tutto questo, l’occhio non poteva non cadermi su un’immagine rilassante, bella, interessante.
La fotografia naturalistica è senz’altro interessante, un bravo e paziente fotografo, ci può far vedere cose che normalmente non siamo abituati, vediamo volare gli uccelli ma non certo offrire la colazione alla compagna, come in questa bellissima immagine.
Una delle doti necessaria, indispensabile, che un fotografo naturalista deve avere è la pazienza, senza quella meglio dedicarsi a qualcos’altro, altra dote, più che dote, conoscenza della materia che si va a fotografare, se non si ha un po’ di cultura difficilmente sapremo dove andare, quando andare, e come muoverci, per non spaventare la preda, conoscere gli animali, o gli insetti, le loro abitudini, dove vivono, come vivono, è fondamentale per fare questo genere di fotografia.
Ricordo il famoso pipistrello del prof. Galvani, chi ha visto la fotografia, senza sapere i retroscena, non si può rendere conto delle difficoltà, a parte l’attrezzatura, fondamentale anche quella, il Galvani dormì in grotta con i pipistrelli, per carpire tutte le loro abitudini, e poter fare quel capolavoro di fotografia, con l’ausilio di fotocellule, ma senza la conoscenza delle loro abitudini, sarebbe stato impossibile farla.
Credo che anche Silvio abbia dovuto mettere in campo un bel po’ di pazienza, per fare questa fotografia, e leggo, che è molto informato sul genere, non sapevo di questa usanza di offrire la “colazione” per consumare, sono molto più modesti di noi, ma questo dimostra che Silvio, conoscendo le abitudini dei volatili, con il supporto della pazienza, aspettava il momento buono, se ci fossi stato io al suo posto, probabilmente, avrei fotografato i due pennuti, e avrei proseguito per la mia strada, non avendo cultura in merito…………………………
Gran bella foto, e bellissima scritta sotto, anche questa è fotografia, se posso fare un piccolo appunto, ma proprio piccolo, e anche personale, questa immagine, vista la sua struttura compositiva, l’avrei fatta quadrata, formato tra l’altro molto elegante, che ben si sposava con la composizione e con quello che rappresenta questa fotografia, già, perché si può rappresentare l’amore, anche con due semplici pennuti, che probabilmente, si vogliono molto più bene di tanti bipedi!
Non posso fare a meno di farti i miei complimenti, è un genere che mi affascina, mi ci sono affacciato tanti anni fa, poi mi resi conto, che erano altri generi fotografici, quelli che facevano per me, mi è rimasto un bel ricordo, però, belle passeggiate all’interno della tenuta di S.Rossore, alla ricerca di picchi, daini e cinghiali, coni cuccioli, ma la pazienza non è mai stata una mia dote!
Riccardo Corsini