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[Antonio Perrone Torkio]

ne è uscita una interessante discussione ... ne sono veramente contento... spero che anche qualcun altro possa avere il tempo per poter dire la sua


grazie a tutti coloro che son intervenuti
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Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com

[nino lo pinto]

in sintesi grande tecnica, grande impato emotivo ed originalità.
più sono presenti questi elementi più la foto è grande...se poi è pure grande il formato si ha una grande foto grande
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http://www.flickr.com/photos/ninolo/

[Fabrizio Pizzolorusso]

Io credo che ognuno abbia detto delle cose giuste e quindi prevale il senso di SOGGETTIVITA' nel fare grande un'immagine.
Per esempio io sto attraversando un periodo fotografico dove la mia ricerca filosofica e concettuale mi ha portato a tralasciare (non del tutto) la tecnica,l'immagine nitidissima,l'immagine che colpisce per soggetto e per bellezza visiva, per evidenziare meglio il pensiero che vi e' dietro,sfociando anche in brevi istallazioni fotografiche e devo dire che il messaggio arriva.
Poi il digitale ha portato finalmente a considerare l'immagine come espressione artistica e non piu' bellitaria e con priorita' di tecnica ,riscoprendo la fantasia,creativita',ma soprattutto il pensiero,la riflessione.Tutti ,nessuno escluso,oggi con il digitale possono fare foto da mozzafiato,ma pochi possono dargli il contenuto profondo.
Grazie
Fabrizio P.

[Paola Camiciottoli]

Sto provando a dare vita ad alcune riflessioni intorno a questa tematica che mi affascina da tempo e per la quale non ho risposta.
Fortunamente, credo.

Mi sono interrogata molto sull'aura di autenticità che la fotografia può avere e quanto essa sia difficilmente valutabile se non strettamente da un punto di vista tecnico o puramente emotivo del fruitore.
Come può essere letta una fotografia?
Con quale linguaggio accompagnarne una sua valutazione?
Cos'é che fa bella una fotografia?
E quando i criteri essenzialmente tecnici (luce, messa a fuoco, composizione, ecc.) possono essere superati?

La soggettività, che è stata sottolineata in alcuni post e nella quale anche io credo fermamente, non può essere scissa nè durante uno scatto, nè nella fruizione di altre e ulteriori immagini.
Tra il mondo e la macchina ci sta sempre l'IO, ogni immagine è veicolata dallo sguardo interiore. Potrei definirlo da quel lato oscuro che spesso non conosciamo.
Ciò, secondo me, non ha valore per il bello o non bello, ma per la permanenza che questa immagine ha nel mio pensiero.
Forse tutto questo indistinto che ruota intorno alla fotografia ne fa il suo fascino. E perché no, il suo mistero.
Tutto sembra falsamente dichiararsi in fotografia. Tutto, in realtà, rimane sospeso, impreciso, mosso, indeterminato, sfuocato ... alla ricerca di una identità definibile. Ma intorno alla quale è bellissimo parlare, provare, sperimentare, interpretare e anche innovare.
Provocatoriamente potrei dire che il bello della fotografia abita in quell'essere visibile che diventa non essere visibile o essenza invisibile.
Affettuosamente
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Se nel nostro universo esiste la possibilità di diventare quello che ancora non siamo, saprò coglierla e trasformare la mia vita in un giardino diverso da quello dei miei padri?

http://www.paolacamiciottoli.blogspot.com/

[Maurizio Di Maria]

Innanzitutto bisogna vedere di che tipo di foto stiamo discutendo,
cè un genere di foto che necessita principalmente di tecnica per essere una grande foto,
in un altro genere invece si può chiudere un occhio sulla tecnica perchè molto più importante il messaggio,
poi se in una foto vi è:tecnica forma è contenuto,be allora è il massimo,
questo è come la penso io