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PF: In Myanmar con il Buddha di Michele Martinelli

 
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Autore Messaggio
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Registrato: 22/07/07 07:04
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MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 7:21 am    Oggetto: PF: In Myanmar con il Buddha di Michele Martinelli Rispondi citando

Riceviamo e pubblichiamo questo lavoro di Michele Martinelli


Le parole dell'autore:


In Myanmar con il Buddha:
“EVAM MAYA' SRUTAM “ (cosi ho udito)
Testo e fotografie di Michele Martinelli, Lucca
Il mantra della meditazione…. Poco più che un sussurro, una ipnotica cantalena, una musicalità ritmica che si sprigiona dall’anima e lì si rituffa, come un samsara, eterno ciclo di rinascita e morte. La mente si placa, si risveglia, s’illumina ed emerge quella condizione divina liberata dalle 3 impurità: i sensi, il divenire, l’ignoranza. Una condizione che accompagna alla buddhità.
Li vedì lì, concentrati, talvolta estasiati, talvolta assenti, camminare tra gli stupa all’alba o di fronte ad immagini superbe : sono i monaci, testimoni e prosecutori delle predicazioni di Siddhartha Gautama – il Buddha – un Principe che rinunciò alla propria vita agiata per andare oltre la realtà fenomenica e raggiungere l’Illuminazione, la suprema verità della vita.
L’umanità deve sapere che tutto è impermanente e soggetto al declino e all’estinzione, le manifestazioni della realtà non hanno proprietà intrinseche e sono vuote, la nostra stessa anima è un’illusione. Il Karma dell’uomo, la concatenazione di causa ed effetto, lega l’uomo alla sofferenza e ciò che conta è il distacco e il Risveglio personale.
Il Buddha non è una divinità, è solo Colui che indica la giusta via agli altri: una via che consiste nel vivere in maniera eticamente corretta, nella pratica della meditazione che porta all’Illuminazione e infine al Nirvana, la liberazione dal dolore.
Il Buddha predicò che il divino è all’interno di ogni singolo uomo e il fine ultimo della pratica buddista è il risveglio delle innate capacità interiori di forza, coraggio, saggezza. Questa filosofia porta quindi ad una profonda riflessione su se stessi, ad una responsabilizzazione circa le proprie azioni e all’ottimismo perché tutto può essere cambiato in ogni momento. Tutto è in continuo mutamento, non esiste una condizione di stabilità.
I monaci offrono la loro vita come esempio di forza e pace alla gente comune, che ricorre al Buddha talvolta come ad una vera divinità in grado di risolvere i problemi, tramite offerte. Ogni offerta ha un significato particolare, niente è lasciato al caso: offrire la luce significa voler dissipare il buio della propria ignoranza, offrire incenso voler rinforzare la propria disciplina, migliorare il comportamento, il cibo serve a nutrire la mente. Offrire è comunque considerato un buon metodo per liberarsi da avidità e attaccamento.
Le statue che rappresentano il Buddha sono accattivanti nelle loro gigantesche dimensioni dorate e colorate, i lobi delle orecchie allungati vogliono ricordare la sua grande rinuncia alla vita principesca, quando indossava orecchini pesanti di pietre preziose. Il cerchio in mezzo alle sopracciglia evoca il centro da cui viene liberata l’energia luminosa. La gestualità della mano ha un suo significato, il palmo della mano destra che tocca la terra simboleggia un episodio importantissimo della vita del Buddha, quando egli sedeva sotto un albero in meditazione per raggiungere l’illuminazione e veniva sottoposto a molteplici tentazioni. L’asceta fu irremovibile, con la mano destra toccava la terra per chiedere alla natura di sostenerlo ed aiutarlo a resistere. Fu così che raggiunse l’illuminazione.
Si narra che prima della sua morte il Buddha abbia lasciato l’impronta del suo piede su una pietra come ricordo del suo passaggio sulla Terra, impronta che ritroviamo spesso nelle raffigurazioni, decorata con segni di buon auspicio e Ruote Dharma, che rappresentano la dottrina buddista.
Le persone sono confuse da tanto splendore, ma conoscono la via giusta da seguire. La grande etica di vita del buddista considera l’amore per tutto il genere umano, non si difende dal male ricevuto, non si vendica, non condanna, non uccide alcun essere vivente.
La concentrazione davanti all’immagine del Buddha riporta la mente a quella meditazione salvifica, a quel canto ritmico che stimola il rilascio di endorfine accendendo una sensazione di benessere. La gente si abbandona. Il suono della campana dopo la preghiera vuole richiamare l’attenzione e la condivisione dello stato di grazia con gli altri uomini e vuole simbolicamente allontanare gli spiriti maligni.
E si percepisce l’essenza vera del ciclo vitale, nelle sue più profonde vibrazioni ed energie, nella sua più profonda pace.
“Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. “ Dalai Lama
(L’intero reportage è stato realizzato girovagando per le strade della spiritualità del Myanmar nel Marzo 2014)

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Marco Furio Perini
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Registrato: 20/03/08 17:38
Messaggi: 1498
Residenza: Torino

MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 8:22 am    Oggetto: Rispondi citando

Non sono viaggi da tutti, ma non sono neanche foto da tutti, un reportage di taglio ed approccio professionale, davvero bello ed interessante da sfogliare, complimenti.
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Antonio Perrone Torkio
STAFF


Registrato: 15/11/06 12:34
Messaggi: 7904
Residenza: Guidonia (RM) - Torchiarolo (BR)

MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 8:29 am    Oggetto: Rispondi citando

un lavoro molto bello e completo di descrizioni, come nel tuo stile

bravo Michele come sempre d'altronde
_________________
Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com
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Valeria Tomaselli
SOCIO SOSTENITORE


Registrato: 15/09/11 09:44
Messaggi: 317

MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 9:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Un bellissimo reportage, fatto di grandi foto e spiegazioni molto esaustive. Bravissimo Michele. Alcune foto sono proprio bellissime, ma mi piace tutto il portfolio nell'insieme. Ciao, Valeria.
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Saro Di Bartolo
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Registrato: 14/12/09 13:50
Messaggi: 1142
Residenza: RIMINI

MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 12:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottimo servizio Michele, da reportage professionale
e ben realizzato il racconto.
Complimentoni!
saro
_________________
Saro Di Bartolo
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Paolo Bini
Ospite





MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 4:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bellissimo reportage Michele, grazie di farci partecipi.

paolo
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gio4peace
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Registrato: 30/03/07 19:04
Messaggi: 1543
Residenza: Treviglio (BG)

MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2014 7:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

un gran bel mix tra parole ed immagini...complimenti!
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Susanna Bertoni



Registrato: 31/01/10 06:51
Messaggi: 2249
Residenza: Livorno

MessaggioInviato: Gio Giu 12, 2014 12:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungimi ai complimenti!

Susanna
_________________
http://susannabertoni.it
http://susannabertoni.blogspot.it (paesaggi)
http://susannaphotographer.blogspot.com/
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Michele Martinelli
SOCIO SOSTENITORE


Registrato: 06/02/10 11:24
Messaggi: 160
Residenza: Lucca

MessaggioInviato: Sab Giu 21, 2014 9:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie dei vostri passaggi... spero di essere riuscito in questo lavoro a comunicare la spiritualità di quei luoghi in modo efficace, serio, non superficiale, anche se il tema è molto ampio, ed è difficile essere esaustivi.
cari saluti.
_________________
"Considero questo mondo come un grande libro pieno zeppo di racconti...
al quale, io, cerco solo di allegare qualche illustrazione"
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Giovanni Pandolfi



Registrato: 09/10/10 07:54
Messaggi: 200
Residenza: Ercolano

MessaggioInviato: Lun Giu 23, 2014 4:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Michele, prima di visionare il tuo lavoro ho letto con attenzione quello che hai scritto in suo accompagnamento, anzi ho fatto anche qualche piccolo approfondimento per creare in me, una giusta predisposizione, così da essere facilitato quando cercherò di tirar fuori la spiritualità dalle tue immagini. Quindi cercherò di capire cosa emerge dalle tue immagini, nello spirito della piccola inizializzazione Buddista che mi hai dato. Penso che una serie di immagini proiettate in sequenza debbano avere anche un filo, debbano creare un racconto, quando l’argomento trattato è così complesso.
Pertanto commenterò questo tuo lavoro come un portfolio soffermandomi anche su quelle immagini che più mi colpiranno e/o più trasmettono lo spirito dell’impatto emotivo di un europeo al cospetto di una religione così diversa. Tu le hai considerate serie di foto a tema, forse non ti sei voluto assumere la responsabilità del portfolio, lavoro più complesso della semplice sequenza, con un filo conduttore nel racconto grafico.
Ho spesso sognato un viaggio in terre lontane (anche in Birmania), ma ormai il tempo dei sogni è passato, i sogni restano sogni, accontentarsi di viaggiare attraverso le foto è più facile e più semplice da realizzare, la rete aiuta. Pertanto affronto questa visione anche come un viaggio nel mondo birmano del buddismo.
Prima impressione.
La prima visione è piacevole, interessante le note in calce alle immagini. Sinceramente mi aspettavo qualche cosa di diverso, vista la presentazione scritta. Probabile che sia stata frutto di una mia aspettativa, che mi ha portato ad approfondire, anche se superficialmente, il buddismo. Quindi l’impressione generale che ho avuto è quella di un viaggio in Birmania (Myanmar) attraverso gli occhi di Michele. Una sorta di reportage di come vive il buddismo quel popolo. Quindi ricerca della spiritualità, spiritualità che non necessariamente deve emergere dall’immagine, ma che certamente l’immagine la documenta. Quindi raccontare con delle immagini gli atti di devozione al Budda da parte del popolo tutto, monaci o semplici credenti.
Cosa manca.
Michele certamente è stato affascinato ed ha ben documentato quello che ha visto, a parer mio, è mancata l’entrata dentro la scena, è mancata la condivisione di quella spiritualità, è restato fuori, spettatore documentarista quasi estraneo alle scene ritratte. Con delle eccezioni per la 7, la 10 e la 13.

Per queste tre foto il racconto, del documentarista coglie attimi molto significativi della spiritualità, esse trasmettono un’ottima emotività.
Considerazioni sul portfolio.
Correttamente Michele lo definisce raccolta di foto a tema, infatti il racconto filologico che avrebbe potuto legare le immagini manca, o almeno non è espresso chiaramente. Comunque non era nelle intenzioni dell’autore, forse una occasione persa, certamente un’idea per il futuro; Michele avrà centinaio di foto e forse potrà trovare quelle giuste per costruire un bel portfolio.
A questo punto resto un pochino disorientato, m’ero preparato per una cosa ed invece devo parlare d’altro. Mi trovo come uno scolaro che deve svolgere un tema che non s’aspettava.
L’immagine più suggestiva.
L’ultima foto, la 18, è certamente la foto che preferisco, è certamente la foto che da sola mi trasmettere molta emotività. Quella emotività che è spigionata dell’immagine a prescindere se il contesto è buddista, cristiano o mussulmano. La penombra, il vedi non vedi, è tipico dei luoghi di grande raccoglimento, la preghiera non ha bisogno di gran luce, una debole e fioca basta a creare l’atmosfera di raccoglimento giusta.

L’immagine concettualmente forte.
Certamente la 2, è per me una foto dove l’autore ha messo la sua personale arte fotografica, dentro il fotogramma. Ottimo punto di ripresa, perfetto l’orario scelto per la posa (luce giusta e suggestiva), composizione appropriata. Questa foto con tutte le guglie convergenti (deformazione del grandangolo) e la presenza del Sole e del “lens flare” rende questa foto bella e significativa. Non è solo un documento d’architettura, ma qualche cosa di più, avvalorato anche dal contesto in cui è inserita la foto (sequenza a tema).

Anche la 17 poteva risultare come la 2, anzi anche qualche cosa in più, ma alcune presenze disturbano la pulizia dell’immagine rovinando l’impatto emotivo.

L’immagine singolare.
La foto 9 documenta un significativo momento, certamente una caratteristica a dir poco singolare di questo popolo. Testimonianza di fatiche per raggiungere il luogo di culto, e giunti stremati un riposo consolatore è necessario.

L’immagine spettacolare.
Penso che la 14 sia l’immagine che più documenta la spettacolarità relativa uomo divinità. L’uomo piccolo ed insignificante al cospetto del grandioso. Un modo semplice per un concetto che anche le persone più umili comprendono. Michele, con questa foto, ha espresso magnificamente bene un concetto dove la relatività, uomo statua, è chiara e lampante.

L’immagine delle bellezze da visionare.
La foto 11 documenta magnificamente bene le opere d’arte che il turista potrebbe visionare. La foto non documenta opere specifiche ma il luogo dove esse si possono ammirare, se ne assapora le maestosità. La foto risulta particolarmente ben riuscita, le linee convergenti verso un rettangolo luminoso in cui sono poste due figure ben definite illuminate lateralmente; la foto è proprio di un bell’impatto visivo.

L’immagine che mi convince poco.
La foto 6 documenta certamente l’atmosfera di un luogo di culto buddista, ma a parer mio il soggetto a fuoco è eccessivo rispetto ai fedeli sfocati ma leggibili. Penso che è perfetto sotto il profilo focale, ma invertendo le proporzioni la foto avrebbe acquistato più forza espressiva (più fedeli in preghiera).

Anche le rimanenti sono belle immagini, ho menzionato quelle che più mi hanno colpito.
Giudizio finale.
Forse rimarrai deluso Michele, ma non lo esprimo il giudizio finale. Non lo esprimo per una considerazione semplice, semplice; non sono un giudice. Mi hai chiesto di leggere questo tuo lavoro, l’ho fatto e commentato.
Congratulazioni.
Mi complimento con te Michele, per il bel viaggio fatto, per lo spirito con cui l’hai intrapreso, per la sensibilità che dimostri verso questo popolo e la sua religione. Ti ringrazio del viaggio virtuale che mi hai fatto fare questa sera. Mi congratulo con te per le belle foto che mi hai fatto vedere.
Giovanni.
PS
Compito a casa.
Non sono un maestro, ma voglio assegnarti un compito per le imminenti vacanza estive. Prepara un portfolio sul buddismo di questa gente. Penso che tu abbia il materiale necessario; taglia, fondi, usa effetti, ecc, ecc. Un titolo “Viaggio attraverso lo spirito buddista del popolo birmano”.
Suggerimento.
Poni l’uomo (la gente) come protagonista del racconto, cerca di scartare le foto dal sapore “turistico”, anche se molto belle.
Ercolano li 22 giugno 2014 ore 22,00
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Michele Martinelli
SOCIO SOSTENITORE


Registrato: 06/02/10 11:24
Messaggi: 160
Residenza: Lucca

MessaggioInviato: Mar Giu 24, 2014 7:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Giovanni per la tua approfondita lettura e delle tue sincere opinioni su questo mio reportage. L'unico punto che tengo a precisare è che questo mio lavoro l'ho affrontato con tutto l'intento di renderlo un vero e proprio reportage, il fatto che si trovi in fotografie a tema è solo perchè il forum ha questo spazio per proporre lavori contenenti più immagini. Ancora grazie e cari e sereni saluti, Michele.
_________________
"Considero questo mondo come un grande libro pieno zeppo di racconti...
al quale, io, cerco solo di allegare qualche illustrazione"
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